La Festa del Vin da Stup e dei Fiori è un movimento spontaneo di persone che intendono accogliere, festosamente un lieto momento dell´anno, agghindare la Piazza Don Ramazzina di Caraglio, la centrale via Roma e trasformarle per l´occasione in un ciarliero salotto dove la gente possa sciamare allegramente da un espositore all´altro, da un assaggio di specialità alimentari ad una degustazione di vino locale, da un banco di formaggi dell´alpe all´acquisto di tappi di sughero per l´imbottigliamento del vino nuovo.

Questa festa caragliese è quest´anno alla sua settima edizione e fino ad oggi ha conosciuto una costante crescita di interesse, solleticando un argomento come il vino che, senza nessun bisogno di giustificazioni, è sicuramente nel corredo genetico dei piemontesi e trova espressioni di altissimo livello proprio in provincia di Cuneo.

Una festa senza pretese particolari, se non quella di rendere omaggio ad un prodotto nella sua forma più vicina alla gente, nella sua veste forse più normale di “vino quotidiano” senza i fasti ed i blasoni dei grandi vini, nel momento in cui le attese del cantiniere diventano certezze, nell´epoca dell´imbottigliamento. Il vino, la bevanda che nella nostra provincia significa tradizione, cultura, contadina e gastronomica, consuetudine, ospitalità, piacere nell´offrire e nel ricevere, ricordo e “speranza”, attesa, che al di là di moderne alchimie, dalla spremitura delle uve all´assaggio del prodotto finito richiede dei tempi ben definiti ed immutabili. Alla Festa del Vin da Stup si trovano questi vini, freschi, da consumare giovani e poco importa se nello stesso periodo si svolgano altre e ben più importanti manifestazioni a sfondo enologico ed enoico, senza voler fare irriverenti ed inopportuni riferimenti, si ritiene che la buona bottiglia di vino sincero, onesto “da tutti i giorni”, sempre con un´attenzione alla qualità , possa benissimo essere festeggiata anche qui.

I volontari dell´associazione Culturale Insieme per Caraglio, propongono l´assaggio di un vino locale “casalingo” che si procurano presso conterranei che vinificano le uve da loro stessi prodotte in piccole vigne, che si trovano nel circondario di Caraglio, nella assolata e calda piana di Merola, racchiusa tra le colline a monte del capoluogo e sulle stesse alture. In questi piccoli vigneti, per passione, i vignaioli producono con cure amorevoli e replicando gesti antichi, uve da una moltitudine di vitigni che in ragione della posizione, della terra, del clima, forniscono un vino particolare, curioso, con una vena acidula che lo caratterizza e nel tempo lo ha relegato un po´ ad un ruolo di secondo piano, ma che nelle recenti annate, analogamente a tutti gli altri vini ha fruito di maturazioni più complete, in ragione degli andamenti climatici ed ha, se così si può dire, risollevato la testa.

L´assaggio dei vini del caragliese, forniti di anno in anno dai “produttori”, con il giusto e medesimo orgoglio con cui lo offrono a casa loro agli ospiti è, diventato un momento importante della Festa ed ha visto avvicendarsi i vini dei signori: Torino Silvio, Marchiò Mario, Brondello Lorenzo, Parola Ivano, Rosso Arturo e ne vedrà nel prosieguo avvicendarsi altri, per la proposta di un qualcosa che ha saputo resistere, caparbiamente alle mode, ha saputo e voluto restare ciò che è, molto cuneesemente, se esiste questa parola, con i piedi per terra e non ha ceduto alle facili lusinghe delle chimere di un gusto forzatamente elaborato e raffinato, poi, per carità ognuno ha i suoi gusti!

L´ Associazione Insieme per Caraglio da´ l´appuntamento a tutti a Caraglio in provincia di Cuneo, il 19 aprile, dalle ore 09.00 alle 19.00, in Piazza don Ramazzina per festeggiare insieme l´arrivo della primavera, i suoi fiori ed il “vino quotidiano”, quello buono, sano, senza pretese, retaggio di una tradizione tutta nostra, di questo angolo di Piemonte.

Info per i visitatori : Ass. Insieme per Caraglio – tel 0171619816 – www.insiemepercaraglio.it