Ci sono tanti “buoni” motivi per visitare la Valle Susa, soprattutto nei prossimi mesi, quando le comunità locali renderanno omaggio ai propri prodotti con appuntamenti culinari, sagre e mostre mercato, offrendovi l’occasione oltre che per gustare alcune di queste specialità, per scoprire le piccole grandi bellezze di questa terra incastonata tra le montagne a pochi chilometri da Torino, che saprà non solo soddisfare i vostri palati, ma anche appagare la vista con le sue bellezze artistiche e naturali.

La tradizione culinaria della Valle di Susa è inevitabilmente legata alla posizione geografica e alla storia del territorio oltre che alle varie contaminazioni dei popoli che quel territorio l’hanno conquistato o attraversato. L’enogastronomia è quindi un aspetto originale attraverso cui scoprire questi luoghi ricchi di fascino, che silenti aspettano turisti curiosi di scoprire quali bellezze l’uomo e la natura abbiano lasciato loro in eredità: un immenso patrimonio di natura, arte e tradizioni gastronomiche.

È infatti ai Romani che si deve la sistematica coltivazione della vite sui ripidi pendii valsusini, terreno ideale per la produzione di vini eccellenti quali l’Avanà, il Becquet e Carcairon, oltre che dei vitigni classici del Piemonte come il Dolcetto e il Barbera. La diffusione in tutte la valle della coltivazione di varie tipologie di vitigno ha portato alla produzione di un vino che oggi è regolamentato da uno stretto disciplinare: il Valsusa D.O.C. .
Dal 1999 il Consorzio di Tutela Vini DOC Valsusa promuove e tutela la produzione vitivinicola valsusina.

Altro caposaldo della cucina montana è notoriamente la produzione casearia. Il plaisentif, il formaggio dalla crosta rossa,il reblochon, il murianen, la toma del lait brusc sono alcuni degli ottimi formaggi che la Valle Susa annovera tra le sue fila, ognuno con caratteristiche e origini differenti. La storia più curiosa è sicuramente quella del formaggio dalla crosta rossa, un formaggio a pasta dolce, che secondo la tradizione era prodotto con il latte munto illecitamente dai pastori una volta che il proprietario delle mucche se ne era andato.

Ma la Valle Susa è anche molto conosciuta per le sue castagne, la varietà locale è sicuramente una delle più pregiate presenti sul mercato, adatta al consumo fresco e alla produzione di marrons glacés, è stata riconosciuta come “Marrone della Valle Susa”, di cui si distinguono tre tipi: Marrone di S. Giorio, Marrone di Bruzolo e la tardiva di Meana.

I salumi rappresentano un altro importante settore della gastronomia valsusina: l’originalità dei prodotti sta nella loro preparazione, che differisce di luogo in luogo. Accanto al più noto Prosciutto Crudo della Valle Susa, l’unico prosciutto crudo stagionato del Piemonte, si possono assaggiare la Bondiola, il Salame di Mica, la Mocetta, il Viurun di Bardonecchia e la Salsiccia di Cavolo.

Agli amanti dei dolci possiamo assicurare che la produzione dolciaria della Valle Susa sarà sicuramente capace di soddisfare i palati più esigenti. Da provare la famosa focaccia di Susa, preparata con uova, zucchero, farina e burro, si presenta come una grossa forma di pane, ma con una deliziosa caratteristica: la superficie è ricoperta di zucchero caramellato.
Affondano le loro origini in tempi lontani i canestrelli di Vaie, risalenti al tardo Medioevo, si pensa che l’inventore abbia voluto realizzare una variante ‘zuccherata’ delle ostie della Santa Messa. Più sottili e con la pasta di cacao sono i canestrelli di San Giorio, mentre tra i prodotti da forno a Rubiana si possono gustare le tegole e i Rubianesi. A Sant’Ambrogio e Chiusa san Michele è la farina di meliga l’ingrediente principale di fragranti biscotti e torte.
Altri celeberrimi dolci del territorio sono i Gofri, che si possono farcire sia con prodotti dolci che salati, le Lose Golose, paste secche così chiamate perché somiglianti alle pietre angolari poste sui tetti delle baite. Il Pan della Marchesa, torta ottenuta con nocciole, mandorle, rum e gocce di cioccolato, fece la sua comparsa per la prima volta durante il Torneo storico dei Borghi di Susa del 1987. Il suo nome è un omaggio ad una delle protagoniste delle storia valsusina, Adelaide di Susa, vissuta nell’anno 1000.

In tempi in cui gli ingredienti erano poveri o scarseggiavano, veniva in soccorso la fantasia delle donne valsusine che, abituate a non sprecar nulla, riuscivano a valorizzar anche i piatti più semplici.
Prendiamo ad esempio la Supa Grassa, una ricetta tradizionale che risale all’epoca in cui il pane utilizzato era di segale e veniva cotto nel forno del paese solo una volta al mese. Talvolta era così duro che era praticamente immangiabile, fu così che lo utilizzarono grattugiato per arricchire il brodo, insieme ad alcuni pezzetti di formaggio e un soffritto di cipolla e burro.
Si completava il tutto con un’aggiunta di ginepro, noce moscata e pepe, che si sapeva essere un ottimo tonico per fisici debilitati e stimolante per la digestione. Una ricetta ideale per i climi freddi.

Una visita in Valle Susa è un’esperienza unica ed originale per per immergersi nella storia, nell’arte e soprattutto nel gusto e nelle tradizioni di una terra millenaria.

WEEKEND ENOGASTRONOMICI e CULTURALI IN VALLE DI SUSA

CONDOVE (frazione Mocchie),
“Sagra della Patata”
11ª edizione 21 – 22 agosto 2010
Nei dintorni: campanile cimiteriale e parrocchiale di Mocchie, ecomuseo Gente Antica di Mocchie, cappella del Laietto, parrocchiale di Frassinere, castello del Conte Verde di Condove.

RUBIANA
“‘D Gili e d’Rübianin a-n’ä sämpa gioj” Biscotti e lamponi d’alta quota,
5ª edizione, 28-29 agosto 2010
Nei dintorni: Ecomuseo della resistenza del Colle del Lis, Madonna della Bassa, cripta di Celle, ricetto di San Mauro ad Almese, centro storico medioevale di Avigliana.

CHIANOCCO
“Pane e…”,
6ª edizione, 11-12 settembre 2010
Nei dintorni: cappella cimiteriale di Sant’Ippolito, cappella del Conte a San Giorio di Susa.

SAUZE D’OULX
“Sagra della patata di montagna”
19 settembre 2010
Nei dintorni: cappella di Jovencaux, parrocchiale di Savoulx.

CHIUSA SAN MICHELE
“Gusto di meliga”
5ª edizione, 19 settembre 2010
Nei dintorni: planetario, parrocchiale di Sant’Ambrogio, castello abbaziale a Sant’Ambrogio, Museo Archeologico Sperimentale di Vaie.

BRUZOLO
“Tuttomiele”, mostra-mercato
26 settembre 2010
Nei dintorni: cappella del Conte a San Giorio di Susa.

SANT’AMBROGIO DI TORINO
“Meliga -Day”,
3ª edizione 23-26 settembre 2010
Nei dintorni: parrocchiale di Sant’Ambrogio, castello abbaziale a Sant’Ambrogio, planetario di Chiusa San Michele, centro storico medioevale di Avigliana.

ALMESE (frazione Rivera),
“Arte, Artigianato, Musica e Siöle pien-e”,
13ª edizione 30 settembre-3 ottobre 2010
Nei dintorni: parrocchiale di Celle con cripta, ricetto di San Mauro ad Almese, centro storico medioevale di Avigliana.

OULX
“Fiera Franca-Fiera del Grand Escarton”
2-3 ottobre 2010
Nei dintorni: centro storico di Oulx, cappella di Jovencaux, parrocchiale di Savoulx.

BUSSOLENO
“Antichi sapori-Polenta e dintorni”
3 ottobre 2010
Nei dintorni: cappella Santa Maria delle Grazie di Foresto, cappella del Conte a San Giorio di Susa.

AVIGLIANA
“Avigliana mangia bio”
9-10 ottobre 2010
Nei dintorni: centro storico medioevale di Avigliana, Dinamitificio Nobel.

CONDOVE
“Fiera della Toma”, 21ª edizione
sabato 9 e domenica 10 ottobre 2010
Nei dintorni: castello del Conte Verde a Condove, campanile cimiteriale e parrocchiale di Mocchie, ecomuseo Gente Antica di Mocchie, cappella del Laietto.

VILLAR FOCCHIARDO
“Sagra Valsusina del Marrone”
49ª edizione 16-17 ottobre 2010
Nei dintorni: parrocchiale Santi Cosma e Damiano, Certosa di Montebendetto, cappella del Conte a San Giorio.

SAN GIORIO DI SUSA
“Festa del Marrone”
22ª edizione, dal 21 al 24 ottobre 2010
Nei dintorni: cappella del Conte, certosa di Montebendetto.

CAPRIE
“La Mela e dintorni”
9ª edizione, 14 novembre 2010
Nei dintorni: castello del Conte verde a Condove, cripta di Celle.

AVIGLIANA
“Dolce & Charme” nel borgo medievale
14 novembre 2010
Nei dintorni: centro storico medioevale di Avigliana, Dinamitificio Nobel.

Per saperne di più www.vallesusa-tesori.it