26 e 27 aprile e dell’inaugurazione del V alimentare di Porta Palazzo (26 aprile)

MERCATO V ALIMENTARE DI PORTA PALAZZO
PIAZZA DELLA REPUBBLICA N. 26

Già dal settecento la zona della Contrada di Porta Palazzo, con la sistemazione della porta settentrionale, è oggetto di importanti interventi di riallineamento degli edifici su progetto di Filippo Juvarra (1729), oltre alla riqualificazione urbanistica, architettonica e funzionale del quartiere; la proposta rientra nel quadro più complesso del programma politico e della volontà di ribadire, per Torino, il nuovo ruolo di capitale del Regno.
L’ingresso a nord della Città, nodo di collegamento con la direttrice extraurbana con Vercelli/Milano, viene risolto da Juvarra progettando una piazza d’armi delimitata dagli isolati di Sant’Ignazio e Santa Croce. La nuova piazza d’armi è delineata da due edifici con numerose botteghe a conferma della destinazione commerciale del sito, ancora oggi ribadita dalla presenza del più importante mercato cittadino.
La piazza ottagonale, oggi detta della Repubblica, secondo un piano avviato nei primi anni della Restaurazione, ha trovato il suo compimento con la realizzazione del progetto delle “ALLE O TETTOIE O TRABACCHE” di Porta Palazzo, che risale al 1836 su disegno dell’ing. Giuseppe Barone. L’intervento proponeva di realizzare due edifici simmetrici rispetto all’asse di Via Milano, di cui uno è attualmente il mercato del pesce e l’altro il mercato V Alimentare.
La sistemazione della piazza sarà completata con la successiva tettoia metallica, nel 1916, per il mercato coperto cosiddetto “dell’Orologio”.
I suddetti edifici simmetrici, previsti dal progetto ottocentesco, coprivano, ciascuno, una superficie di circa 1800 metri quadri, oltre a 550 metri quadri di cortili: tali dimensioni sono rimaste sostanzialmente le stesse.
Era invece diverso il numero delle botteghe; infatti, in ogni fabbricato destinato a mercato, erano previsti centoquarantotto banchi di vendita e quarantotto botteghe esterne. Si può immaginare quale fosse l’affollamento di allora; tenuto conto della sensazione “congestionata” di oggi che vede la sistemazione di “soli” quarantadue stands di vendita interni e sei botteghe esterne nel padiglione destinato al “V mercato coperto alimentare”.
Porta Palazzo è, oggi, il più grande mercato europeo nel suo insieme di area mercatale scoperta e coperta, in una tradizione commerciale che già era in grado di esaurire le esigenze di carattere alimentare dei 121.000 abitanti della città di allora.

L’edificio, definito come “tettoia” nei vecchi documenti, è oggi classificabile come “edificio di valore documentario ed ambientale ” tipico e significativo esempio di costruzione per servizi della prima metà dell’ottocento, nonché documento rilevante dell’architettura mercatale piemontese.
La tettoia o “ala” è stata realizzata in due fasi successive: la prima consiste nella costruzione del piano terreno e interrato delle ali del mercato e della manica addossata delle botteghe, risale al 1836-37 ed è coeva alla formazione, dopo la demolizione delle mura, della piazza Emanuele Filiberto; la seconda, realizzata negli anni 1896-98, consiste nella sopraelevazione delle ali e delle testate d’ingresso aperte sulla piazza.
Il primo fabbricato era costituito da un edificio di impianto neoclassico di cultura accademica, congruente con la produzione edilizia torinese dell’inizio dell’ottocento che riprende, anche se in chiave minore, la tipologia delle “ali” del mercato documentate nei modelli aulici europei. Interessante notare la disposizione planimetrica coerente con l’impianto ottagonale della costruenda piazza e l’architettura dalle fronti neoclassiche che caratterizzava le testate d’ingresso, raccordate tra di loro dal “diaframma” trasparente delle cancellate, sugli affacci verso la piazza. La sopraelevazione della fine dell’ottocento progettata in forme eclettiche, anche se realizzata per migliorare la funzionalità del fabbricato, altera in parte l’originale coerenza formale dell’impianto neoclassico. Infatti nel 1896-97 la copertura era già compromessa a causa dell’umidità di condensa e, pertanto, venne decisa la sua sostituzione e la sopraelevazione dei muri perimetrali con l’inserimento delle aperture vetrate, che consentirono un miglior ricambio dell’aria e una adeguata illuminazione naturale; il risultato fu straordinario, perché il nuovo spazio acquistò qualità ambientali ed architettoniche di grande respiro, molto apprezzate e condivise dai fruitori del tempo e dall’Amministrazione comunale.
Da allora fino all’attuale ristrutturazione non furono più fatti interventi sostanziali, se si escludono quelli di manutenzione e piccoli adattamenti.
Il degrado molto avanzato della fabbrica, dovuto al trascorrere del tempo e alla fruizione intensa dei locali, in alcuni casi condotta in forme esasperate e le esigenze di adeguamento alle vigenti norme di sicurezza e di igiene, hanno evidenziato la necessità di interventi di restauro e di rifunzionalizzazione globale dell’edificio.

Alla luce di quanto sopra, nell’anno 2003 è stato approvato il progetto preliminare per la ristrutturazione dell’edificio ed è stata bandita, stante la complessità delle opere da eseguire, una gara di progettazione per l’affidamento dell’incarico di progettazione e di direzione dei lavori; successivamente si è proceduto con la gara di affidamento delle opere che sono state appaltate nel 2005, ma a seguito dei lavori relativi alla riqualificazione dell’area mercatale di Porta Palazzo, ovvero della Piazza della Repubblica e della concomitanza delle Olimpiadi, si è potuto dar corso ai lavori solo a partire dai primi di marzo 2006.
I lavori sono stati ultimati nel mese di dicembre 2007.

Il progetto ha previsto non solo il restauro del manufatto in quanto tale ma, soprattutto, la sua messa a norma in base alla normativa vigente relativa alla vendita di prodotti alimentari, nonché alla sicurezza delle aree commerciali.

A seguito dello “svuotamento” del piano terreno per liberare le volte del fabbricato originario e della stessa lavorazione al piano interrato e dello scavo dei cortili per consentire la realizzazione di tutti locali tecnici e di servizio necessari, è stato effettuato il consolidamento dell’intero edificio, indispensabile a causa delle condizioni statiche assai compromesse. Si è proceduto con il rifacimento dei tetti, conservando la struttura originale della copertura costituita da una sorte di sottili capriate metalliche che, lasciate a vista, sono state “rinforzate” da specifiche catene al fine di garantire le attuali esigenze strutturali previste dalla normativa vigente.
È stata realizzata una passerella di servizio intorno al perimetro interno dell’edificio, alla quota di m. 6,50, che oltre ad avere una valenza architettonica, è indispensabile per la manutenzione delle finestre e a contenere, nel suo impalcato, parte della distribuzione della rete degli impianti elettrici.
A completamento dell’intervento di ristrutturazione si è proceduto con la realizzazione delle nuove pavimentazioni, degli intonaci, dei serramenti dell’edificio oltre alla messa in opera, a norma di legge, degli impianti elettrici, di ventilazione ed idraulici. Inoltre è stata realizzato un impianto di riscaldamento a pannelli radianti a pavimento collocati nei percorsi per il pubblico, nell’intento di assicurare una sensazione di benessere agli utenti del mercato e agli operatori presenti, nell’arco della giornata, per l’attività di vendita, mentre nelle botteghe è stato realizzato un impianto tradizionale con termosifoni.
L’intervento di ristrutturazione è stato completato dal rinnovo delle strutture destinare alla vendita (stands) che, pur collocate con lo stesso disegno originario, si presentano con una immagine rinnovata e più operativa per accogliere l’attività di vendita secondo le caratteristiche igienico-sanitarie attuali.
Al piano interrato sono stati collocati i locali di servizio degli impianti (locale contatore, locale quadri elettrici, locale impianti idraulici) e i locali di servizio per la vendita. Sono state realizzate ventotto celle frigorifere destinate ai venditori di carni con i relativi servizi igienici e spogliatoi specifici. Al fine di garantire il buon funzionamento delle celle, si è reso indispensabile realizzare un doppio “corridoio” di ventilazione e di accesso ai motori e ai ventilatori sul perimetro esterno delle stesse. Tale canalizzazione di raffreddamento ha determinato la costruzione dei camini di aspirazione che caratterizzano, con la loro presenza tecnologica, il salone di vendita del piano terra e l’immagine esterna del fabbricato.
Al piano interrato si trovano, inoltre, i ventuno depositi assegnati ai commercianti di salumi, formaggi e ai panettieri e i relativi spogliatoi collettivi con servizi igienici divisi per sesso.

Le sei botteghe esterne, poste sul perimetro del fabbricato, sono state completamente ristrutturate dotate di servizi igienici e magazzini interrati collegati con scale interne.
L’intervento di rinnovamento e rifunzionalizzazione dell’edificio è completato dalla realizzazione delle necessarie batterie di servizi igienici pubblici (sia per il mercato coperto, sia per l’area mercatale esterna), comprendenti anche i servizi per i portatori di handicap.

Come già accennato, il piano terreno è stato attrezzato con quarantadue stands realizzati con struttura metallica in acciaio, copertura piana, completata da un coronamento “a falda” realizzata in pannelli colorati che accoglie l’impianto di illuminazione a faretti che, nel susseguirsi degli stands, caratterizza e segnala il percorso di vendita. Ogni stand, dotato di allacciamento elettrico e idraulico, può essere chiuso, su tutti i lati, tramite le serrande elettrificate che oltre a delimitare lo spazio commerciale, garantiscono la sicurezza contro eventuali furti o atti vandalici allo stand stesso e all’arredo, la cui realizzazione è stata curata direttamente dagli operatori commerciali.

Complessivamente l’edificio misura mq. 1.330 al piano terreno destinati alla vendita, mq. 1.900 al piano interrato necessari per la funzionalità del complesso, oltre a mq. 300 complessivi di botteghe esterne.
Il costo dell’intervento è stato di circa Euro 7.955.000,00 (IVA compresa ).

L’intervento di restauro dell’edificio ha pertanto permesso di rivalutare e confermare, in accordo con le Soprintendenze, la sua valenza storico-ambientale urbana, senza rinunciare al necessario “ammodernamento” della struttura per adeguarla alle necessarie e indispensabili caratteristiche igienico-sanitarie richieste dagli uffici preposti.

Il percorso di restauro, non facile ma stimolante, che ha coniugato questi due aspetti, ha restituito alla Città un fabbricato che, da sempre, ha rappresentato un antico (ma sempre moderno) “cuore commerciale”, caro ai torinesi e ormai riferimento anche per la popolazione multietnica presente ed accolta a Torino.