La battaglia delle arance rende il Carnevale di Ivrea, una cittadina vicino a Torino, un evento unico e conosciuto anche al di fuori dei confini italiani. Il carnevale di Ivrea non è fatto soltanto di arance, anche se questa battaglia costituisce il momento più importante, previsto quest’anno il 3, 4 e 5 marzo. La tradizione fa discendere il “getto” delle arance da quello dei fagioli che era tradizione medievale: nel giorno dell’Assunta il feudatario concedeva al popolo l’uso gratis del forno, regalando anche alle famiglie una pentola piena di fagioli. Un regalo che non bastava per far dimenticare il suo brutto governo per il resto dell’anno.

Così una volta i popolani gettarono i fagioli per le vie in segno di protesta: Il gesto divenne un’usanza carnevalesca, dapprima coi fagioli, poi con le arance. I tiratori, chiamati arancieri, vanno a piedi oppure su carri tirati da due o quattro cavalli. Altri arancieri sono sui balconi e combattono a viso scoperto, mentre quelli sui carri indossano una maschera. Gli arancieri sui carri e sui balconi rappresentano le guardie dei signori del medioevo, mentre quelli che vanno a piedi rappresentano la gente che protesta.