“Un Festival di Teatro unico nel Mezzogiorno, che arriva alla sua tredicesima edizione e sfida le crisi epocali dei mondi a cui si richiama, rappresenta per noi tutti una ragione di orgoglio profondo e una domanda di ancora più intenso impegno culturale, sociale e politico” Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle attività culturali Silvia Godelli intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della 13ma edizione del Festival Castel dei Mondi.
L´edizione 2009, dal titolo “Bonus Track, per un pubblico resistente”, partirà il 27 agosto con 39 spettacoli, 7 prime nazionali, 8 compagnie straniere e una sezione in esclusiva dedicata a Teatri Abitati. Un appuntamento di fine estate ormai consolidato per la città di Andria e per i molti spettatori che vi partecipano. Un appuntamento sempre nuovo che anche quest’anno apre le piazze e il centro storico della città a compagnie nazionali e internazionali, a artisti già riconosciuti e emergenti, e quest’anno per la prima volta porta una nuova scommessa: la vetrina integrale del progetto regionale Teatri Abitati con tutte le produzioni di teatro per adulti e per ragazzi realizzate in questo felice esperimento. “Guardare oltre – ha proseguito la Godelli – spostare gli orizzonti delle discipline artistiche, usare la materialità del teatro, dei luoghi, dei corpi per fabbricare nuovi universi simbolici: queste sono le sigle interpretative del festival che anima mille mondi, possibili e impossibili, nelle storiche cornici dei Palazzi di Andria e sullo sfondo mitico del grande Castello di Federico”.
Secondo la Godelli “non si tratta solo di suggestioni elitarie: la carnalità dell’azione scenica e la rottura delle tradizioni teatrali più ripetitive e inaridite ci consente qui di chiamare alla funzione e alla partecipazione emotiva e intellettuale fasce di pubblico di tipo nuovo, proiettando il Festival nell’agone internazionale del rinnovamento culturale e avanzando alle generazioni più giovani inedite e coinvolgenti proposte”. In questi anni il Festival è cresciuto sempre di più, si è moltiplicata l’offerta perché si è moltiplicata la domanda, fino ad arrivare al tutto esaurito della scorsa edizione. L’investimento in cultura ha dimostrato quanto sia vivo e fertile di professionalità e di produttività il territorio quando venga amato e curato. Così Bonus Track è un omaggio affettuoso a chi ha permesso tutto questo, primi fra tutti gli spettatori. Una sorta di edizione straordinaria più intensa e più ricca in cui si affiancano i grandi maestri della scena contemporanea alle compagnie un po’ più giovani che il festival sostiene e co-produce. Un’edizione che ancora una volta crede nella crescita comune e senza steccati di genere, per una festa collettiva, colta e popolare.
Il Festival parte il 27 agosto alle 21. 30 e vedrà succedersi nella serata, in più luoghi (Palazzo Ducale, Piazza Catuma, Castel del Monte, Seminario vescovile, Chiostro di San Francesco, Corner bar, Lorusso Art) tre performance da Roberto Corradino /Reggimento Carri “Le muse orfane di Michel Marc Bouchard, a Girodibanda, a “Etiquette”, del gruppo angloitaliano Rotozaza.
Da segnalare la presenza del teatro dei Fratelli Forman, previsti dal 2 al 6 settembre in Piazza Catuma, con allestimento di chapiteau, un bellissimo affresco sul teatro circense, poetico e magico degli anni ’20. Sandro Lombardi con “Il riformatore del mondo” di Thomas Bernhard, previsto venerdì 28 e sabato 29 agosto, Mario Perrotta con “Il Misantropo”, il 6 settembre, Filippo Timi / Santo Rocco Garrincha con “Il popolo non ha il pane? Diamogli le brioche”, la vetrina di Teatri Abitati con i 10 lavori alcuni in prima nazionale prodotti dalle compagnie del progetto Residenze teatrali in Puglia, finanziato attraverso l´Accordo di Programma Quadro “Sensi Contemporanei” avviato da Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Puglia – Assessorato al Mediterraneo.
Tra gli spettacoli in cartellone anche il Premio Eolo 2009 “Paladini di Francia” dei Cantieri Koreja con la regia di Enzo Toma. “Il teatro – ha concluso la Godelli – è vita e visione di futuro: nelle nostre terre non più marginali, tra i nostri organizzatori di cultura non più residuali e vassalli, il Festival Castel dei Mondi diventa testimonianza di un cambiamento possibile, voluto e condiviso dalle Amministrazioni pubbliche che lo sostengono e lo realizzano, cimento di artisti e di pubblico che alimentano nuove visioni e palpabile progresso culturale e civile”.