Cagliari 16-17 maggio 2014

Terzo incontro nazionale della rete che raccoglie le più importanti esperienze
di promozione della cultura del libro in Italia: modelli, innovazione e prospettive
di un nuovo modo di fare network.

Si svolgerà a Cagliari dal 16 al 17 maggio 2014 il terzo incontro nazionale delle Città del Libro. Dopo gli appuntamenti di Torino (aprile 2013) e Roma (gennaio 2014), sarà dunque la Sardegna a ospitare quello che sta diventando uno dei principali momenti di riflessione sullo stato del libro, dei festival e della cultura letteraria nel nostro paese.

Promosso dal Centro per il Libro e la Lettura e dalla Fondazione per il Salone del Libro, la Musica e la Cultura in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, voluto e organizzato dal festival Leggendo Metropolitano di Cagliari con il sostegno della Fondazione Banco di Sardegna, l’evento fornirà occasione di incontro e confronto ai rappresentanti delle decine di manifestazioni riunite nel network Le Città del Libro. Saranno affrontati aspetti di natura economica, sociale e culturale, soffermandosi con particolare attenzione sulle possibilità e le sfide avanzate da una realtà sempre più intrecciata con la tecnologia: anche le città del libro si stanno trasformando in smart cities, iperconnesse, intelligenti, alimentate da una rete digitale che collega autori, editori, operatori culturali e lettori.

IL PROGRAMMA

Il convegno si apre alle ore 18 di venerdì 16 maggio presso l’Auditorium Comunale di Piazza Dettori, con i saluti di Massimo Zedda (Sindaco della Città di Cagliari), Claudia Firino (Assessore della Regione Autonoma della Sardegna alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), Antonello Cabras (Presidente Fondazione Banco di Sardegna) e gli interventi di Romano Montroni (Presidente del Centro per il Libro e la Lettura) e Rolando Picchioni (Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura), moderati da Gian Arturo Ferrari. Segue alle ore 19.30 l’incontro Europa, cultura, nuove generazioni. Riflessioni di uno psicanalista, con Luigi Zoja.

Sabato 17 maggio, la location scelta per gli eventi è la Sala Conferenze della Fondazione Banco di Sardegna. Il primo appuntamento è alle 10 con il delegato alla cultura dell’ANCI Maurizio Braccialarghe che incontra i Sindaci delle Città del Libro. A seguire, Marino Niola propone un approfondimento su Digito ergo sum. La trasmissione della cultura tra Rete e social media (ore 11.30), mentre Oliviero Ponte di Pino (Bookcity), Matteo Salvi (Bergamo Scienze) e Gianmario Villalta (Pordenonelegge) condividono Alcune esperienze nelle Città del Libro (ore 12, moderati da Stefano Salis).

Il web torna protagonista con il Portale delle Città del Libro, il progetto di piattaforma comune realizzata per mettere a confronto esperienze e modelli organizzativi dei diversi eventi culturali, presentato da Flavia Cristiano, Direttrice del Centro per il Libro e la Lettura, con la partecipazione di Luca Fornara e Claudio Giustini dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (ore 15.30). Chiudono il convegno gli interventi di Rossana Rummo (Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore, ore 16.30) e dell’Onorevole Francesca Barracciu (Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ore 17).

La giornata sarà interamente trasmessa in diretta streaming sul sito

www.leggendometropolitano.it

LA STORIA DELLE CITTÀ DEL LIBRO

Riunitosi per la prima volta ad aprile 2013, il network delle Città del Libro coinvolge decine di realtà operanti nel campo della promozione del libro e della lettura in sessanta città italiane: dalla Torino storica sede del Salone Internazionale del Libro alla Roma di Più libri più liberi e FestivalLetterature, dalla Milano di BookCity alla Cagliari di Leggendo Metropolitano e TutteStorie, proseguendo con Mantova, Pordenone, Modena, Bologna, Genova, L’Aquila, Palermo, e ancora Courmayeur, Cortona, Sarzana, Gavoi, Lamezia Terme; città grandi e piccole, distribuite sull’intero territorio nazionale, che hanno saputo creare iniziative di grande valore, con ricadute positive sia sull’economia locale che nella promozione di un’idea forte di libro e lettura.

Il principio fondante delle Città del Libro è quello di valorizzare la straordinaria diversità (per natura, storia, collocazione) delle manifestazioni culturali in Italia; tra i suoi obiettivi, c’è l’analisi dei diversi modelli gestionali e culturali degli eventi e la valutazione della loro efficacia sia dal punto di vista singolo che da quello complessivo e nazionale, in modo da offrire spunti, riferimenti e suggerimenti alle realtà locali che intendono assumere nuove iniziative proprie. Per favorire sia il rafforzamento del network che la tutela e lo sviluppo della ricchezza, della vivacità e della diversità culturale caratteristiche del nostro paese.

I periodici incontri e convegni organizzati dal coordinamento delle Città del Libro costituiscono un importante momento di confronto e riflessione, nel quale i rappresentanti delle città italiane e dei relativi festival e saloni letterari possono condividere le rispettive esperienze, individuare forme di collaborazione, sviluppare progetti innovativi e progettare un nuovo modo di “fare sistema” (non solo limitato al panorama nazionale, ma anche aperto all’intreccio e alla contaminazione con realtà europee). A Torino (5-6 aprile 2013, presso la Sala Agorà di Unicredit) e Roma (9 gennaio 2014, Teatro dei Dioscuri), grazie anche agli interventi e al contributo di numerose personalità del mondo istituzionale, culturale e imprenditoriale, sono state tracciate le prime coordinate di un network ancora giovane ma dagli obiettivi ambiziosi.

La consapevolezza è quella di trovarsi in un momento molto complesso della storia del Paese, dove convivono numerose criticità e altrettanti potenziali percorsi di sviluppo e innovazione. I problemi sono legati tanto alla difficile situazione economica (che si riverbera nei tagli ai fondi pubblici per la cultura e nei segni negativi dei principali indicatori del mercato editoriale) quanto alla stagnazione culturale del paese (con metà della popolazione che non legge nemmeno un libro all’anno). Le nuove prospettive sono invece aperte dagli strumenti introdotti dalla tecnologia, sia nel campo della lettura individuale che in quello della connessione sociale e della possibilità di sviluppare innovative forme di promozione basate sul network, sulla condivisione di conoscenze, sulla collaborazione. Percorsi, incognite e temi che saranno affrontati nel convegno di Cagliari e nei successivi appuntamenti delle Città del Libro, nell’ottica di rafforzare l’idea di un paese illuminato dalla vivacità, dalla ricchezza, dalla diversità e dall’energia di sempre più numerose Città del Libro, della Lettura, della Cultura.