“A grande richiesta”, ed è veramente il caso di utilizzare questa espressione, la spettacolare mostra dedicata a Fabrizio de André allestita al MAN di Nuoro è stata prorogata sino al 10 gennaio 2010.

L’evento, già presentato con enorme successo al Palazzo Ducale di Genova, in Sardegna è ospitato ed organizzato dal MAN_Museo d’Arte della Provincia di Nuoro in collaborazione con la Regione Sardegna, il Palazzo Ducale e la Fondazione Fabrizio De André. Inaugurata il 16 luglio scorso, la mostra sarà ora visitabile sino al 10 gennaio 2010 consentendo anche al pubblico sardo e agli ospiti dell’isola di assistere così ad un rinnovato, splendido omaggio alla figura e all’opera di De André. È un racconto intenso e insieme leggero, proposto per suoni ed immagini, della vita, della musica, delle esperienze e passioni che hanno reso Faber unico e universale, interprete e in alcuni casi anticipatore dei mutamenti, delle pulsioni e delle trasformazioni della contemporaneità.

“Stregato dalla Sardegna, Fabrizio De André l’ha scelta come luogo per vivere” ricorda Cristiana Collu, direttore del MAN. “È approdato all’Agnata, e lì, dopo quello che ha definito, citando Albert Camus, un incidente della felicità, vi ha fatto ritorno. La fascinazione iniziale per questa terra e per la sua gente mette radici, diviene qualcosa di più solido, suggellato anche da ciò che non sarebbe dovuto accadere. I sardi con lui stringeranno un patto concorde, come se firmassero, ora sempre, le 11 lettere di scuse dei suoi sequestratori.
Nuoro gli rende e renderà un omaggio infinito, riconoscente del suo primo sguardo innamorato che ha vinto tutte le ragioni dell’addio, per ricostruire proprio qui in Sardegna quel pezzetto di mondo, di natura, di paesaggio che ha smesso di assomigliare solo a se stesso e finito per appartenergli. È parso infine che De André sia stato il più sardo di tutti e che quel tatuaggio indelebile sia il segno dell’enorme rispetto che come artista e come uomo gli si debba, perché si trae monito dalle esperienze della vita e dalle persone per quello che dicono, nonostante le loro umane e inammissibili contraddizioni”.
Cosi come sottolinea l’Assessore Regionale alla cultura Maria Lucia Baire “De André ha sentito l’anima genuina della Sardegna, e dei Sardi, e l’ha fatta propria, con una scelta di vita che, tra passato, presente e futuro, fa dell’artista genovese un sardo d’adozione, un sardo illustre”.

“La mostra restituisce quasi tutto questo. Trasversale, autobiografica, sembra concedersi e invece no, rimane ancora qualcosa, un segreto che non può essere svelato e che ciascuno desidera custodire” conclude Cristiana Collu.

L’evento occupa tutti gli spazi del MAN. L’allestimento, multimediale e interattivo, progettato e allestito da Studio Azzurro, uno dei più importanti gruppi internazionali di videoarte, conduce il visitatore a vivere un’esperienza emozionale, sorprendente e originale con e dentro la creatività e la personalità di uno dei più grandi artisti del secolo appena concluso.
La Regione Sardegna e la Provincia di Nuoro, dalla quale il MAN dipende, hanno deciso che questo omaggio a De André sia offerto a tutti i sardi e agli ospiti della Sardegna. Di qui la scelta di aprire gratuitamente la mostra, che sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 20:30.

Dalle ore 10:00 alle 12:00 e dalle 16:30 alle 19:30, chi lo vorrà potrà usufruire delle visite guidate alla mostra, anch’esse gratuite.

Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.

Per prenotazioni: Museo MAN tel. e fax +390784252110, oppure [email protected]