Luogo: Carbonia, Museo dei Paleoambienti Sulcitani “E.A. Martel”, Grande Miniera di Serbariu
Titolo: “Rembrandt. La luce incisa”
Durata: dal 18 marzo al 5 giugno 2011
Apertura: dal martedì alla domenica 9.00 – 17.00 / Lunedì chiuso
Info e prenotazioni: tel. 0781 64040 (dal lunedì al venerdì); 333 8136436 (sabato, domenica e festivi); e-mail: [email protected]
VERNISSAGE: sabato 26 marzo 2011, ore 18.00

Dopo il successo di pubblico registrato con la mostra dedicata a Joan Miró, il Museo dei Paleoambienti Sulcitani di Carbonia è pronto per ospitare una nuova affascinante esposizione in onore del celebre pittore e incisore seicentesco Rembrandt Harmensz van Rijn.
Il Comune di Carbonia, la cooperativa Mediterranea e la società Sistema Museo, con il patrocinio della Regione Sardegna e della Provincia di Carbonia Iglesias, presentano l’attesa retrospettiva “Rembrandt. La luce incisa” visitabile dal 27 marzo al 5 giugno 2011 presso la sezione del museo dedicata alle mostre temporanee.

La mostra, a cura di Alice Devecchi, espone 68 acqueforti originali di Rembrandt (Leida 1606-Amsterdam 1669), il celebre pittore e incisore che, per capacità tecniche, cultura figurativa e penetrazione psicologica, è diventato uno dei maggiori artisti del suo tempo, nella stagione più fiorente dell’arte olandese. In Rembrandt protagonista indiscussa è la luce, determina la dinamica della costruzione dell’opera, penetra nei ritratti rivelandone l’interiorità. Nella sua vastissima produzione hanno un ruolo di primo piano le acqueforti, che Rembrandt produce a partire dal 1626. Le acqueforti dell’artista olandese sono rappresentative dei temi frequentati anche nei celebri dipinti: ritratti e autoritratti prima di tutto, ma anche soggetti religiosi, mitologici, scene di genere e paesaggi, testimonianza dell’influenza che Rembrandt ebbe sull’arte europea e in particolare dell’Italia del nord.

“Le incisioni di Rembrandt tracciano storie di buio e di luce. Storie in cui la trama dell’ombra ordisce silenziosamente il suo tessuto di segni, di solchi più o meno profondi sulla lastra incisa che si riempiono di inchiostro nero. La carta raccoglie l’inchiostro, lo assorbe finchè il suo luminoso biancore si intride dell’oscurità di ogni segno. La carta vergine è luce, l’inchiostro plumbeo è buio, ombra oscura. La qualità della luce di Rembrandt non è mai scontata. Ogni incontro con la sua luce incisa richiede una nuova interpretazione. Raggi di luce, luce tagliente, luce incandescente, luce evanescente, luce vibrante, luce domestica, luce lunare, luce diurna, luce fioca, luce abbagliante, luce diffusa, luce divina.
Allo stesso modo l’ombra, che è buio, oscurità o notte. Ombra vana, ombra netta, penombra, ombra sfumata, ombra notturna. Non c’è una regola, se non quella di caricare di senso il chiaro e lo scuro”.
Alice Devecchi, dall’introduzione del catalogo di mostra

Proposte didattiche della mostra
Durante il periodo della mostra sono attivi laboratori creativi, attività e percorsi su misura realizzati dalla società Sistema Museo e rivolti alle scuole di ogni ordine e grado e gruppi famiglia organizzati. L’obiettivo è strutturare itinerari di visita che assumano per i partecipanti i connotati di un’esplorazione attraverso differenti approcci metodologici, per un dialogo con il patrimonio storico-artistico che vada oltre la classica visita guidata e far conoscere divertendosi il linguaggio espressivo di Rembrandt.

a) Visita guidata
La visita, della durata di 45 minuti circa, è strutturata su opere selezionate che evidenziano i contenuti generali di mostra adeguandoli alla fascia di età dei partecipanti.

b) Laboratorio didattico “Disegno, incido e stampo”
Destinatari: Scuola primaria e scuola secondaria di primo grado
Durata: 2 ore e 30 minuti
Il percorso ha l’obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi alla tecnica dell’incisione attraverso la sperimentazione diretta in laboratorio. Partendo dall’esperienza pratica i partecipanti disegnano, incidono e stampano un proprio soggetto su una lastra di adigraf. Successivamente una breve visita guidata in mostra permette loro di osservare con maggiore consapevolezza e partecipazione le opere esposte. L’elaborato resta ai ragazzi.
L’esperienza di laboratorio può effettuarsi anche per gruppi famiglia organizzati.

ULTERIORI IMMAGINI E INFORMAZIONI: www.sistemamuseo.it