Atmosfere intrise di intenso misticismo, profonda spiritualità e solenne contemplazione. Suggestioni che si vivranno durante i riti della Settimana santa, dal 17 al 24 aprile, nei 41 centri sardi coinvolti dal brand ‘Scintille di fede’, dove nel corso di celebrazioni e liturgie si condenseranno luci e colori, abiti tradizionali e preziosi oggetti sacri, tessuti ricercati e splendidi ricami, e gli immancabili e struggenti ‘gosos’, i canti liturgici di accompagnamento dei riti sacri.

‘Sa Chida Santa’ si aprirà con ‘Sas Pramas’ (17 aprile), la processione della domenica delle Palme e culminerà nel giorno di Pasqua (24 aprile), in un incalzante susseguirsi di rappresentazioni della ‘Passione di Cristo’ secondo antiche tradizioni filtrate dalla cultura spagnola. “L’assessorato regionale del Turismo e Sardegna Promozione – ha spiegato l’assessore Crisponi – hanno censito i comuni che conservano intatto nel tempo il rito sacro. La cabina di regia regionale ha coordinato quest’operazione di ricerca in stretto contatto con le amministrazioni locali e con le confraternite (‘sos coffarjos’) per far riscoprire e raccontare un patrimonio identitario custodito nel cuore della popolazione”. “Dal censimento di questo patrimonio – ha proseguito l’esponente della Giunta regionale – sono risultati 41 comuni in totale, divisi in 16 che da più tempo e con più forza custodiscono i loro riti e altri 25 che ora danno un valore ufficiale alla riscoperta delle loro tradizioni. Ogni città e paese le racconta in maniera diversa con le proprie vocazioni e dà visibilità a veri e propri tesori della storia sacra. Lo studio di questo patrimonio non si ferma qui, ma è fonte di ulteriore sviluppo, approfondimento e valorizzazione. L’obiettivo finale è la creazione di un ‘club di prodotto’, già in realizzazione per ‘su Carrasecare’, è ora allo studio anche per ‘sa Chida Santa’”.

‘Scintille di fede’ è la fase conclusiva del progetto ‘Un’isola che danza’, attivato dall’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in collaborazione con l’Agenzia regionale Sardegna Promozione e con le amministrazioni locali, per valorizzare al meglio le potenzialità dell’ ‘altra stagione’. L’evento, il quarto della campagna istituzionale coordinata dalla Regione, chiude il ciclo di appuntamenti, che ha già visto susseguirsi, nell’ordine, i festeggiamenti per Capodanno, i Fuochi di Sant’antonio (‘Scintille dal cuore’) e i Carnevali sardi (‘Carrasegare’), tutti appuntamenti capaci di rianimare un periodo dell’anno ancora poco promozionato, ma comunque in grado di creare interesse e flussi turistici interni, dalla penisola e dall’estero, facendo registrare numeri mai visti prima della creazione del ‘brand’ istituzionale.

I 41 comuni dove saranno celebrati i riti de ‘sa Chida’ sono: Aggius, Aidomaggiore, Alghero, Barisardo, Bonarcado, Bonnannaro, Bortigali, Bosa, Cagliari, Castelsardo, Cuglieri, Desulo, Domusnovas, Fonni, Galtellì, Ghilarza, Iglesias, Irgoli, Lanusei, Milis, Narbolia, Nulvi, Nuoro, Oliena, Onifai, Orgosolo, Oristano, Orosei, Paulilatino, Pozzomaggiore, Riola Sardo, Samugheo, San Vero Milis, Santu Lussurgiu, Sarule, Sassari, Scano di Montiferro, Seneghe, Villacidro, Villanova Monteleone e Zeddiani. L’investimento è di 150mila euro per i centri coinvolti (da 2 a 5 mila a ciascuno) e di 150mila euro per la campagna di comunicazione. Totale 300 mila euro. “Ai momenti di fede – ha concluso l’assessore del Turismo – sono associati quella della comunicazione, che coinvolge quotidiani regionali e nazionali, radio e televisioni regionali e nazionali, portali web, agenzie di viaggi e tour operator della Sardegna. Si tratta della più poderosa campagna di comunicazione mai fatta nel periodo di ‘bassa stagione’. Per capire la portata del successo fornisco un dato: è stato superato il milione di click sul link ‘Un’isola che danza’ all’interno del sito istituzionale ‘Sardegna Turismo’. Si tratta di una base di partenza solida e molto incoraggiante per la campagna comunicativa estiva con il brand ‘Sardegna Cuore d’acqua’”