Il Palio della Balestra è la festa per eccellenza di Sansepolcro, che può a pieno titolo chiamarsi ” città della balestra.

La storia

Il palio trae origine dalle esercitazioni militari con le quali il Comune teneva in esercizio le milizie cittadine, all’epoca in cui la balestra era quella ” mortiferam artem ” che Papa Innocenzo II proibì, peraltro inutilmente, almeno nelle dispute e guerre tra cristiani.
Infatti la balestra utilizzata nella difesa della città di Sansepolcro e giunta sino ai giorni nostri, non è l’arma leggera da spalla, più adatta all’attacco o alla caccia, ma il grosso balestrone da posta dalla potenza micidiale.

Le esigenze della difesa erano particolarmente sentite in una terra di confine come quella di Sansepolcro, continuamente contesa dai Signori vicini. Da qui la necessità di armare i cittadini e di addestrarli costantemente, attraverso esercitazioni che assumevano spesso il carattere di gare e sfide.
Così la balestra , ancor prima di essere soppiantata nella difesa della città dalle armi da fuoco, è anche arma da torneo per una sfida – ” un esercitamento utile e bono “- che i cittadini del Borgo, valenti balestrieri, inseriscono nella festa principale della città, quella del 1 settembre dedicata ai Santi Fondatori Arcano ed Egidio…….etc.

“Che si balestri il palio ” è dunque una sorta di filo rosso nella storia di Sansepolcro.

tratto dal sito del Comune di Sansepolcro
www.comune.sansepolcro.arezzo.it