Firenze Torna e si rilancia il Festival della Creatività. Per la prima volta la kermesse esce dalla consueta cornice della Fortezza da Basso e si apre alla città di Firenze e all’intero territorio della Toscana in un percorso che si inaugura il 7-8 ottobre con l’anteprima di Pisa per poi sfociare nel lungo week-end di Firenze, dal 21 al 24 ottobre. Il festival mette al centro di questa quinta edizione tutte quelle idee, progetti, studi, che stanno cambiando e cambieranno il mondo e che quindi costituiscono il primo antidoto alla crisi che stiamo vivendo, e anche la bussola per capire qual e sono le direzioni verso cui si dirige il futuro. Il tutto con una centralità per i giovani talenti, per le realtà di ricerca e di innovazione, per le eccellenze toscane nell’ambito della ricerca, dell’alta tecnologia, dell’imprenditoria. La manifestazione, ideata e promossa dalla Regione Tosc ana, e realizzata dalla Fondazione sistema Toscana, è stata presentata oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della giunta regionale, dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, dal vice sindaco di Firenze Dario Nardella e dall’assessore del Comune di Pisa Marilù Chiofalo, oltreché dal direttore artistico del Festival Daniele Lauria.

Il festival 2010 esordirà ufficialmente il 7 e 8 ottobre a Pisa con una anteprima dedicata interamente al web, alle iniziative più innovative che si stanno sviluppando in questo ambito in Toscana, ai cambiamenti socio-culturali legati al pianeta Internet. Una anteprima, quella pisana, con un valore simbolico: Internet è candidato al premio Nobel per la pace che sarà assegnato ad Oslo proprio l’8 ottobre. La manifestazione pisana sarà avamposto di un allargamento degli spazi del festival a tutto il territorio toscano: in varie città della Toscana, una settimana pr ima dell’inizio della mani! festazio ne, saranno messi in mostra innovativi progetti locali lega legati all’arte, alla cultura, all’alta tecnologia e alla sostenibilità che poi verranno riproposti a Firenze. Ed è qui che, dal 21 al 24 il festival vivrà la sua fase culminante ma con un’accezione completamente nuova: non più raccolto alla Fortezza, ma diffuso in tutta la città per consentire un rapporto più diretto, ravvicinato e immediato con chi lavora, studia, progetta, ricerca, innova.

La creatività e la genialità del passato di una città unica al mondo si incontrerà, si lascerà contaminare, diventerà talvolta sfondo talvolta spunto, per la creatività che spinge verso il futuro. Da Piazza Duomo a Piazza Santissima Annunziata, dalle Murate sino a Piazza Ognissanti tutto il centro storico si lascerà attraversare da questo fiume di idee trasportate soprattutto da giovani: il festi val metterà al centro soprattutto quella generazione di giovani talenti tra i 15 e i 25 anni, “nativi digitali” capaci di cogliere con intuito e genialità le potenzialità delle nuove piattaforme tecnologiche. Il fil rouge delle idee che cambiano la vita permetterà a ciascun visitatore di proiettarsi concretamente nelle dimensioni di un futuro possibile, anzi auspicabile soprattutto sotto il profilo della sostenibilità, della qualità della vita: per esempio una attenzione speciale sarà riservata agli ambiti della mobilità alternativa.

Come nelle altre edizioni il festival avrà una proiezione internazionale: non solo per la presenza di una rete di centri di ricerca, innovazione e produzione provenienti da tutto il mondo, ma anche per la presenza di un Paese quale ospite d’onore (sarà la Francia) e per la pos! sibilit& agrave; offerta in anteprima di visitare alcune città del mondo, att raverso i progetti urbanistici del futuro: sarà possibile vedere le novità architettoniche di Londra per le Olimpiadi del 2012, ma anche le nuove frontiere architettoniche verso cui si spingeranno città come Barcellona, Tokyo, New York.

Sarà un festival proiettato in avanti ma con i piedi ben piantati in terra: i quattro giorni di iniziative sono infatti espressione di un cantiere che resta aperto tutto l’anno, animato da una fitta rete di relazioni con enti culturali, associazioni, scuole, aziende, centri di ricerca, musei. Il festival è quindi lo snodo conclusivo di un percorso che coinvolge, stimola i giovani, che dà uno spazio visibile e condiviso alle loro idee. In una fase complessiva dominata dall’incertezza economica, il festival vuol dunque sempre di più rappresentare un punto di riferimento e di stimolo per alimentare la fiducia in ciò che può migliorare, che può cambiare, che può crescere.

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