Organizzato a Cecina un ricco programma di eventi tra conferenze, rievocazioni e una mostra dal 5 febbraio al 27 marzo 2011 nella sala delle esposizioni. Una grande mostra sul Risorgimento, conferenze, presentazione libri, rievocazioni storiche incontri con storici e ricercatore e un finale in musica.

Sono ben nove gli appuntamenti organizzati a Cecina (Livorno) dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger per le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia che si svolgeranno dal 5 febbraio al 27 marzo curate da Alessandro Schiavetti con il Patrocinio della Presidenza della Repubblica per le Celebrazioni dei 150 anni, Regione Toscana, Comune di Cecina, Domus Mazziniana di Pisa e la collaborazione del Circolo Filatelico di Cecina e l’associazione Miles.

Si comincia sabato 5 febbraio alle ore 16 nella sala delle Esposizioni in Corso Matteotti 47, con inaugurazione della mostra “1861. L’anno che fu l’Italia”. Saranno allestiti cimeli del periodo Risorgimentale: divise, armi, cimeli storici, giornali e riviste dell’epoca, documenti di rilevante importanza, e molte altre sorprese. La mostra sarà aperta dalla Fanfara dei Bersaglieri dell’associazione Nazionale Bersaglieri che eseguirà brani musicali risorgimentali intervallati da una rievocazione storica a cura dell’Associazione Napoleonica d’Italia con soldati in uniforme austriaca, volontari toscani, soldati piemontesi e francesi del 1848 e 1859. All’interno dello spazio espositivo sarà presentato il periodo storico che va dal 1833 al 1870, periodo che abbraccia tutto il processo risorgimentale , passando dall’anno 1861 nel quale appunto si è costituita l’Italia stessa, fino all’annessione di Roma. Una prima sezione riguarda le battaglie di Curtatone e Montanara, San Martino e Solferino, e Bezzecca; con l’esposizione di cimeli provenienti direttamente dalle battaglie, e da coloro che vi parteciparono. Poi ci sarà una sezione dedicata ai “Padri della Patria”: da Garibaldi a Mazzini, Vittorio Emanuele Ii e Camillo Benso di Cavour, con particolare attenzione a immagini e documenti sul loro operato

Un´altra sezione riguarda la Toscana nel Risorgimento, con due episodi chiave che furono la battaglia di Curtatone e Montanara nella quale parteciparono numerosi volontari toscani, specialmente studenti dell’Università di Pisa, e le famose due giornate di Livorno, nelle quali i cittadini scesero in piazza per opporsi agli oppressori stranieri; qui si misero in mostra personaggi importanti come Jacopo e Andrea Sgarallino. Poi spazio alle arti risorgimentali come la musica e la pittura, dalla nascita dell’Inno nazionale alla storia del tricolore ed è previsto anche un annullo da parte delle Poste Italiane a cura del Circolo Filatelico di Cecina. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta fino al 27 marzo dal martedì alla domenica dalle 16 alle 20. Nella Sala delle Esposizioni ci sarà anche un ampio spazio dedicato agli incontri e ai dibattiti. Si comincia sabato 12 febbraio ore 17 con la conferenza “Giuseppe Mazzini e l’Unità d’Italia attraverso le collezioni della Domus Mazziniana di Pisa e Genova. Intervengono Raffaella Ponte direttrice del Museo del Risorgimento Mazziniano di Genova, Piero Finelli direttore della Domus Mazziniana di Pisa. Venerdì 18 febbraio alle ore 17 conferenza dal titolo “Cecina e il granducato di Toscana fra Risorgimento e Unità d’Italia”.

Tra gli interventi sono previsti quelli di Stefano Benedetti sindaco di Cecina, Vinicio Giannotti e il prof. Zeffiro Ciuffoletti. Sabato 26 febbraio alle ore 17 presentazione del libro di Paolo Ciampi “Miss Uragano – la donna che fece l’Italia”. Venerdì 4 marzo alle ore 17 si parla di “Risorgimento tra passato e presente” e “Cecina centro urbano dell’Unità d’Italia”. Tra i relatori Giuseppe Costantino, Antonio Garigali, il prof. Giovanni Parenti, prof. Gabriele Paolini e il prof. Ilio Nencini. Sabato 5 marzo ore 17 conferenza sui “Moti rivoluzionari in Toscana. 10 e 11 maggio. Le due giornate di Livorno”. Presenti il prof. Fabio Bertini presidente del Comitato Livornese per la promozione dei valori risorgimentali e il giornalista di “Microstoria” Damiano Leonetti. Sabato 11 marzo alle ore 17 incontro su “Intellettuali e letterati nel processo unitario della nuova nazione”. Tra i partecipanti il regista Massimo Smuraglia, il prof. Federico Rovini e il prof. Carlo Rotelli. Sabato 26 marzo ore 17 conferenza dal titolo” La macchina della censura: controllo delle stampe e circolazione delle idee nel Granducato di Toscana durante il Risorgimento. Interviene il prof. Domenico Maria Bruni ricercatore dell’Università Luiss di Roma. Infine domenica 27 marzo alle ore 18 in occasione della chiusura della mostra, ancora spazio alla musica con il concerto “Da Mameli a Verdi. I canti e la musica del Risorgimento”. Introduce e dirige la scuola di Musica di Cecina il maestro Federico Rovini mentre i canti risorgimentali saranno eseguiti dal Coro Amichorum. Diretto da Rosaria Benucci. “Per un mese e mezzo – ha spiegato il presidente della Fondazione Geiger Giovanni Servi – piomberemo in una atmosfera risorgimentale nell’arco temporale che va dal 1833 al 1870. Il messaggio che vogliamo dare è quello di sottolineare l’importanza dell’Unità d’Italia che non è letta solo attraverso le gesta dei padri della patria ma anche da tutte quelle persone umili, i volontari e gli studenti che credevano in quegli ideali sacrificando anche la loro vita”.

Per informazioni: Fondazione Culturale Hermann Geiger, tel. 0586 – 635011, sito web: www.Fondazionegeiger.it