Firenze – Un pomeriggio al museo per guardare l’arte con gli occhi dei bambini. E ascoltarla dalla voce di un celebre autore di libri per l’infanzia. In premio un viaggio a Parigi con papà e mamma. Da segnare sul calendario, la Domenica delle famiglie con Roberto Piumini in programma il 23 novembre a Palazzo Strozzi tra le iniziative collaterali della mostra Caterina e Maria de’ Medici: donne al potere: ore 16 -17, Sala Ferri, ingresso gratuito, ma su prenotazione (Sigma CSC, tel. 055.2469600).

Già autore di programmi Rai per ragazzi e collaboratore, dal 1978, di ben 65 editori, Piumini coinvolgerà i bambini in un gioco basato su testi da lui scritti. Si tratta di filastrocche e dialoghi teatrali raccolti nel libro L’occhio indovino. Caterina e Maria de’ Medici: le trame del potere (edizioni Mandragora, pagine 96, € 8 al bookshop, € 10 in libreria), disponibile anche in inglese per la traduzione di Konrad Eisenbichler dell’Università di Toronto.

I testi di Piumini sono in realtà la base di tutte le iniziative che la mostra rivolge ai bambini, a cominciare dalle didascalie dei famosi arazzi di Artemisia. “La scelta di fondo”, spiega, “è stata di considerare ciascun arazzo come un’avventura visiva a sé, indipendentemente dalla vicenda cui la serie si riferisce. Per meglio attrarre l’attenzione dei piccoli visitatori ho poi ideato una serie di indovinelli capaci non solo di condurre a una soluzione nascosta nell’arazzo, ma anche di seminare brevi notazioni di cultura umanistica”. Indovinelli in rima, secondo la tradizione, che accompagnano le didascalie. Eccone alcuni.
Per l’arazzo L’equitazione: “…Campioni di virtù, sicuri in sella, arditi:/ e altri, bianchi e blu, nella pietra scolpiti. / Uno, però, ahimé, sulla terra ha battuto: / sai dirmi tu, dov’è il povero caduto?”.
E per Artemisia al consiglio: “…Nessuno sa che, a notte, quattro spettri, / teste soltanto, andranno, senza piedi, / per i saloni scuri, cupi e tetri: / ma adesso, dove sono? Tu li vedi?”.

Per individuarli occorre appunto aguzzare la vista e decifrare le figure dell’arazzo. E’ un gioco al quale possono partecipare tutti, mamme e papà compresi. Con una opportunità ulteriore. Al termine del percorso bambini e adulti possono divertirsi a ideare a loro volta un testo in rima sulla mostra e partecipare così al concorso Il Filo di Artemisia. Il vincitore riceverà appunto in premio un viaggio per tre persone a Parigi, con visita alle celebri manifatture Gobelins e Savonnerie dove gli arazzi di Artemisia furono tessuti all’inizio del Seicento. Per inviare il testo c’è tempo fino al 31 gennaio (Fondazione Palazzo Strozzi, Piazza Strozzi, 50123 Firenze; info www.palazzostrozzi.org).

Nei dialoghi teatrali, invece, Piumini indica le battute che alcuni personaggi ben identificabili dell’arazzo si scambiano. Questi sketch si trovano nella Valigia della Regina (da prenotare alla biglietteria, tel. 055.2645155), uno speciale kit che la mostra mette gratuitamente a disposizione del pubblico per la durata della visita. Nella valigia anche vari altri oggetti (corone, elmi, scudi), costumi di scena utili per calarsi meglio nella parte. Non manca neppure un set teatrale tutto da sfruttare.

Nella stessa giornata del 23 (ore 10 – 12 e 15 – 17) i bimbi possono partecipare a un laboratorio per imparare a tessere gli arazzi. Inoltre, nel pomeriggio a partire dalle 15,30, cinque turni di visite alla mostra con guide speciali: gli studenti del liceo artistico Leon Battista Alberti e un gruppo di attori che reciterà le didascalie in rima di Piumini (. I laboratori della mattina sono gratuiti grazie al sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, dunque inclusi nel biglietto di ingresso alla mostra (€ 4 per bambino – gratuito fino a 6 anni -, € 8 per ogni adulto accompagnatori. Quelli pomeridiani si svolgono nel cortile e sono a ingresso gratuito senza visita alla mostra. Golosità da bere offerte da Mukki.