14 Luglio 2007 – Orbetello (Gr). Con Goran Bregovic, Francesco De Gregori, Joaquin Cortès, Momix, Lina Wertmüller, Simone Cristicchi, Lucio Dalla, Antonella Ruggiero, Mario Venuti, Funk Off, Boris Petrushansky e la Trilogia di Verdi: Rigoletto, La Traviata, Il Trovatore

Il pop dei più amati cantautori e interpreti italiani, la danza internazionale, la grande opera lirica e qualche sorpresa rendono ancora più prestigioso quest’anno il cartellone del Festival dei Presìdi, la storica manifestazione che anima le serate estive di Orbetello, in programma da metà luglio a metà agosto.

Si parte con un’anteprima a inviti, il 13 luglio, al Relais Country La Mortella con Goran Bregovic. Lo stesso artista, originario di Sarajevo, terrà un concerto al Parco dell’Idroscalo il 14 luglio, serata inaugurale del Festival dei Presìdi. L’apertura della rassegna sarà festeggiata da alcuni ospiti d’eccezione: una formazione di idrovolanti il 14 luglio ammarerà nelle acque della laguna della nota località dell’Argentario per ricordare la prima trasvolata oceanica guidata dall’avventuroso comandante Italo Balbo, che nel 1930 partì proprio da Orbetello con 14 idrovolanti S. 55 alla volta di Rio de Janeiro. In occasione dell’apertura del Festival, il 14 luglio, sarà possibile provare l’emozione di un decollo e di un ammaraggio sull’acqua della laguna: gli idrovolanti saranno infatti a disposizione del pubblico per un volo panoramico sull’Argentario.

La serata conclusiva del Festival, martedì 14 agosto, sarà una grande festa a ingresso gratuito con protagonisti i Funk off, che ospiteranno sul palco due band locali: gli Oversense, emergente gruppo pop rock di Porto Santo Stefano, e i Km 146, di Orbetello, che faranno un omaggio allo swing italiano. Orbetello, con la sua straordinaria cornice naturale, si prepara dunque a trasformarsi nella cittadella della musica e del divertimento, punto di incontro per gli abitanti e i turisti dell’Argentario, con un cartellone ricco e variegato, adatto a tutti i gusti musicali e a tutte le età. La qualità sarà protagonista quest’anno al Festival dei Presidi, oltre alla grande musica classica e operistica, il calendario vanta la presenza del più prestigioso pop d’autore: dagli storici Francesco de Gregori e Lucio Dalla ai più giovani e promettenti, Mario Venuti e Simone Cristicchi.

La kermesse potrà contare inoltre su una grande esclusiva: Lina Wertmüller, il 2 agosto apparirà nelle inedite vesti di cantante, in uno spettacolo di racconti e aneddoti sulla storia del cinema. Nella stessa serata verrà assegnato per la prima volta il premio “ IL MULINO “, assegnato ad una personalità che si sia distinta nel campo dell’arte. Accanto all’area concerti, collegata da un ponticello, sarà aperta per tutto il mese di luglio e agosto “l’Isola”, luogo di ritrovo per artisti e pubblico, con ristorazione, musica e discoteca. L’isola, in un momento in cui è sempre più difficile trovare spazio dove esibirsi, con la direzione artistica di Enrico Giaretta e Olen Cesari (violinista di fama internazionale), darà anche l’opportunità ad alcuni artisti locali e non di misurarsi con un pubblico attento ed esigente, di ogni età.

La direzione artistica del Festival dei Presìdi è di Enrico Stinchelli, con la collaborazione di Enrico Giaretta che ha curato, in particolare, la parte pop. Pianista e cantautore raffinato, Giaretta sta per pubblicare il suo primo album “Sulle ali della musica”, titolo che coniuga la sua passione per la musica con quella per il volo. Diplomato in Pianoforte a pieni voti Enrico ha accompagnato per anni i più grandi cantautori italiani coltivando parallelamente la sua vena artistica attraverso la composizione delle sue canzoni. Enrico Stinchelli, romano, è autore e conduttore dall´88 della Barcaccia su Radiotre un programma “cult” di riferimento per ogni appassionato d’opera. Svolge un´intensa attività anche come tenore e regista, in molte produzioni italiane e all´estero come le regie di Tosca, Fedora, Barbiere di Siviglia, Aida e Carmen, il Galà a Montecarlo Pavarotti canta Verdi, numerosi concerti ed opere, tra cui Elisir d´amore, Traviata, Falstaff, Turandot, Carmen, a fianco di illustri artisti come Giuseppe Taddei, Katia Ricciarelli, Fiorenza Cossotto, Piero Cappuccilli, Giorgio Merighi, Bonaldo Giaiotti, Janet Perry, Franco Bonisolli, Alessandro Safina, Leo Nucci ed altri. E´ stato consulente musicale di Luigi Comencini per la Bohème cinematografica con Carreras e Barbara Hendryks. È anche autore di vari libri di argomento musicale.

RIGOLETTO, TRAVIATA, TROVATORE: TRIS D’ASSI VERDIANO – Le tre opere-capolavoro di Giuseppe Verdi, tra le più amate e conosciute di tutto il repertorio operistico, fanno parte di quella che viene chiamata la Trilogìa popolare. In effetti, il successo ottenuto da questi tre titoli, soprattutto dopo la burrascosa genesi del Rigoletto e il fiasco della prima di Traviata, si può considerare un autentico successo “di popolo”. Chi non è in grado di fischiettare il tema de “La donna è mobile”? L’Opera, per essere amata e riconosciuta, va raccontata. Se nessuno si assume l’onere di prendere per mano il pubblico e portarlo all’interno del racconto melodrammatico, se ogni drammaturgìa resta per lo più oscura (anche per colpa di allestimenti e di regìe sempre più autolesioniste, criptiche, per non dire sconclusionate), bisogna che si imposti nuovamente un discorso divulgativo semplice e diretto, che centri il cuore del problema. L’Opera esprime un linguaggio ostico, per la maggioranza dei fruitori, anche se appassionati e magari pure esperti. Il linguaggio dei libretti è antico (per non dire antiquato), la trama delle opere è oggi quanto mai assurda, trattando di amori, tragedie, passioni, vicende che pur essendo eterne di per sé, subiscono con il passare dei decenni delle profonde mutazioni nei modi e negli stilemi umani.

L’Opera, insomma, corre il serio rischio di trasformarsi (e ciò è già avvenuto, per molti detrattori di questo genere) in un oggetto museale, vagamente ammuffito, destinato a una cerchia di fanatici, pronti a seguire il loro “vascello fantasma” in ogni dove, fino alla perdizione (se necessario). Per questo la trilogìa verdiana che verrà proposta al Festival dei Presìdi di Orbetello obbedirà al concetto di “Raccontare l’Opera”, più volte sperimentato e con grande successo in quel cenacolo d’altri tempi che è il Salotto di Casa Bassi a Roma. Il sistema è in fondo semplice. Non più il distacco tra palcoscenico e pubblico, bensì la presenza di attori e narratori che prima di ogni atto presentino il racconto, arricchendo la storia di aneddoti, di notizie utili, di curiosità. Un ringraziamento all’Opera di Roma, nella persona del suo Sovrintendente, Francesco Ernani, per la concessione dei meravigliosi costumi, che fanno parte di un patrimonio artistico e affettivo. La presenza di parte del Corpo di Ballo dello stesso teatro, assicura la professionalità impeccabile e la resa essenziale per i ballabili, e non solo, delle feste presenti in Rigoletto e Traviata o delle danze zingaresche del Trovatore.

La presenza di uno scenografo e costumista, nonché uomo di teatro a 360 gradi quale Salvatore Russo, allievo di Lila de Nobili, rimanda a quel concetto di alta tradizione da preservare, come bene prezioso. Inoltre va segnalata la presenza dello straordinario gruppo Ensemble Ottocento, capitanato dal maestro Paolo Marcarini, che ha fatto conoscere in Italia e al mondo il valore dei suoi strumentisti e degli incredibili arrangiamenti musicali, capaci di rievocare le sonorità e i colori di una grande orchestra.

Il Festival dei Presìdi è organizzato dall’ideatore Massimo Bassi e da Eleonora Prestifilippo, con la direzione tecnica di Giovanni Santolamazza, con il contributo del Comune di Orbetello.

Per informazioni e prevendite: tel. 0564/868131 www.festivalpresidi.com