La storica cornice di Monteriggioni, in provincia di Siena, ospiterà da venerdì 15 a domenica 17 giugno la prima edizione del Festival della Viandanza. Una festa aperta a tutti lungo il principale itinerario di viandanza italiano: la Via Francigena. Tre giorni dedicati ai cammini, al viaggiare lento e consapevole, tre giorni di eventi gratuiti da prendere… con calma.

Tre giorni di eventi gratuiti da prendere con calma, fitti di camminate per tutti i gusti e tutti i piedi: da quelle meditative, da fare all’alba, a quelle per i bambini e le famiglie, guidati da un asinaro, da attori, musicisti, e poi le camminate terapeutiche, dedicate a chi ha paura di partire o ha paura di tornare, o ancora le camminate civili e della memoria. “Il Festival della Viandanza è il primo evento culturale sul viaggiare lenti. Ed è naturale farlo sul principale itinerario di viandanza italiano, la Via Francigena, sempre più effettivo fattore di sviluppo turistico per il territorio – ha affermato l’assessore Scaletti -. La Regione, grazie a questo festival di successo, ha anticipato una tendenza che si sta affermando sempre di più: la vacanza a piedi, che registra ogni anno una crescita del 15 per cento. Esempio calzante di un turismo fatto di emozioni personali, la cui motivazione non è l’arrivo, ma il viaggio stesso. Fare questo festival a Monteriggioni conferma il primato che la Regione Toscana ha raggiunto e mantiene in questo settore. E il prossimo 23 giugno inaugureremo la tappa iniziale del percorso toscano della via Francigena, al passo della Cisa”.

Non mancheranno incontri come quello a cui parteciperà Sébastien de Fooz, viandante belga che dopo aver compiuto un viaggio a piedi dalle Fiandre a Gerusalemme e averlo raccontato in un libro di successo, è diventato una vera star del mondo della lentezza E poi quello con Erri De Luca, scrittore, ma anche esperto alpinista e camminatore. Sul fronte degli spettacoli, Ambrogio Sparagna, fondatore dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, ci farà rivivere con la sua orchestra il mitico viaggio di Giuseppantonio e dei suoi compagni musici, partito nei primi del ‘900 a piedi da Napoli per giungere a Marsiglia. Un’altra sorpresa la riserverà Paolo Rumiz, uno dei più noti giornalisti e scrittori di viaggio italiani, autore di reportage memorabili e grande camminatore, che ha confezionato assieme al compositore e musicista Alfredo Lacosegliaz – autore di musiche, tra gli altri, per Mario Monicelli e Moni Ovadia – uno spettacolo per la Festa della Viandanza. In anteprima nazionale. Ma non può esistere, come si è detto all’inizio, pellegrino, viandante, camminatore, viaggiatore lento senza qualcuno disposto ad accoglierlo. Per questo motivo il festival ha deciso di dare spazio al Primo Raduno Nazionale degli Ospitalieri Volontari, un gruppo di decine di donne e uomini che nel proprio tempo libero si adoperano per assistere chi cammina lungo il Cammino di Santiago e la Via Francigena. Sarà l’occasione per presentare al pubblico il loro servizio, per parlare del boom di Santiago, delle potenzialità della nostra Francigena e, soprattutto, in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo, per discutere del tema dell’accoglienza, fuori da ogni logica di parte