GIGLIO CHIAMA GIGLIO:
Bagnone (Ms), la “capitale europea della fortuna”, ospite di Calenzano (Fi), per uno scambio culturale di simboli “gemelli”

Il centro fiorentino, punto di riferimento dell’olio extravergine d’oliva per la bellezza con i suoi Cosméoli ®, accoglie, il 28 e 29 novembre, il paese della Lunigiana, noto nel mondo per la vincita stellare al Superenalotto. Complice la tradizionale Fiera dell’Olio e degli Oleocosmetici (21-29 novembre) e il progetto non-profit Identità Immutate®, l’incontro tra le due affinità elettive verrà suggellato dal reciproco dono di “gigli”: quello fiorentino di Calenzano e il “talismano” in pietra arenaria, emblema di Bagnone .

Appuntamento a Calenzano (Firenze), sabato 28 novembre 2009, presso il CENTRO ESPOSITIVO ST. ART EVENTI, in via Garibaldi 7: durante la consueta Fiera dell’Olio e dei Cosméoli®, alle ore 16, andrà in scena un gemellaggio culturale tra il paese “padrone di casa” e quello ospite, Bagnone (Massa-Carrara).
Le due località toscane hanno in comune non solo l’appartenenza a Identità Immutate®, associazione non profit per la tutela dei territori custodi della produzione eno-gastronomica della tradizione, ma anche un cimelio storico: il “giglio”, autenticamente fiorentino, in un caso, e quello esclusivo “portafortuna”, nell’altro. Nell’occasione, saranno i due sindaci, il dottor Alessio Biagioli, per Calenzano, e l’architetto Gianfranco Lazzeroni, per Bagnone, a scambiarsi, in nome delle rispettive comunità, i propri simboli: un’immagine del classico giglio, riconducibile alla Firenze di Lorenzo il Magnifico, e una scultura che riproduce quello bagnonese di foggia arcaica, scolpito nel ‘400 nella pietra arenaria dei portici medievali e oggetto di un rito propiziatorio (per cui basta sfiorarlo per tre volte con la mano per assicurarsi la benevolenza della Dea bendata).

A Bagnone, il fiore, di cui oggi si è riscoperta la funzione di “portafortuna”, storicamente va connesso alla dominazione fiorentina, subentrata nel borgo dopo il feudatario Cristiano Malaspina, e, in senso leggendario, può essere ricondotto alle predizioni di un Nostradamus locale. Infatti, già 600 anni fa, Giovanni Antonio da Faie aveva pronosticato nelle sue Cronache della Lunigiana “l’arrivo a Bagnone di una grande fortuna nei secoli futuri” (ovvero l’evento milionario al Superenalotto, che è possibile associare al “giglio-talismano”).

Visto il legame con Bagnone, Calenzano ha pensato di celebrare con il “gemellaggio”, inserito nell’annuale Fiera dell’Olio, il magico fascino del giglio che è l’equivalente simbolico e benaugurale della Cornucopia ed è stato scelto per forgiare il fiorino, moneta pregiata della florida repubblica dei Medici.

Dopo la cerimonia dei gigli, il connubio proseguirà con un momento di “degustazione e confronto enogastronomico” tra la dolce cipolla di Treschietto, altra gloria di Bagnone, e i prodotti tipici di Calenzano. Ai presenti, verranno servite specialità come cipolle al forno condite con olio extravergine Toscano Igp o abbinate al pâté di fegatini (lo stesso dei crostini alla toscana) oppure pecorino locale con confettura di cipolle.
“Madama la cipolla di Treschietto” sarà accompagnata a Calenzano dal neosposo “Messer vino Toscana Rosato IGT di San Gimignano” che l’ha impalmata lo scorso 10 maggio, dopo un referendum popolare e un’amorosa tenzone con numerosi altri vini aspiranti alla mano del roseo bulbo.

Per conoscere da vicino Bagnone e le sue particolarità, il pubblico avrà a disposizione non solo tutta la giornata di sabato, fino alle ore 22, ma anche domenica 29 novembre, dalle ore 10 alle 22. Lo stand della “capitale europea della Fortuna” affiancherà gli altri degli espositori di olio di Calenzano e delle piccole realtà di Identità Immutate®.

Ma gli organizzatori invitano a visitare la “mostra-mercato” anche negli altri giorni che offrono un calendario “nutrito” e “goloso”.

14ª Fiera dell’Olio Nuovo e dei Cosméoli® a Calenzano, dal 21 al 29 novembre 2009

Nella struttura fieristica di via Garibaldi 7, la Città dell’Olio rinnoverà ancora una volta la millenaria tradizione locale in uso presso gli Etruschi, antichi abitanti del territorio e “inventori” della cosmesi a base di olio d’oliva: da qualche anno, il paese è diventato imprenditore di se stesso, creando i Cosméoli ®, una linea di bellezza formata da quattro oloecosmetici (sapone, shampoo, latte per il corpo e sali da bagno) a marchio ATC (Associazione Turistica di Calenzano) e prodotti con l”oro verde” delle sette fattorie storiche della zona. Nel novembre del 2007 i Cosméoli ® sono stati tenuti a battesimo dalla showgirl Barbara Chiappini, di fronte a una folla entusiasta e numerosi media. Gli “oleoliti” di antica memoria ma di moderna fattura trasmettono al corpo la fragranza e i benefici dell’extravergine d’oliva, proclamato da specialisti di medicina estetica e nutrizionisti un elisir per beauty e wellness grazie alle proprietà antiaging, rivitalizzanti, emollienti e protettive. Per permettere al pubblico di sperimentarli, sarà allestito un corner in Fiera dove graziose testimonial presenteranno i cosmetici in due momenti dedicati (sabato 21 novembre, alle ore 16, e domenica 29 novembre, alle ore 17).

La partecipazione dei produttori di Identità Immutate ® all’evento di Calenzano quest’anno sarà molto significativa e caratteristica:
• dall’Abruzzo, il Consorzio Ater-Produce di Anversa dell’Aquila, che unisce pastori e casari artigianali, porterà, oltre ai famosi formaggi pecorini e di capra, un’assoluta novità il Muffato, prodotto che ha coniugato i sapori e i saperi Mediterranei con quelli centroasiatici. Questo formaggio nasce dalla missione in Afghanistan di Nunzio Marcelli, responsabile del gruppo, per il progetto di cooperazione con i pastori Kuchi. Nel corso del suo viaggio Marcelli ha avuto modo di conoscere le tecniche di lavorazione centroasiatiche, insegnando da parte sua ai pastori afgani le modalità di caseificazione tipiche degli Appennini. Tornato in Abruzzo, l’esperto ha voluto rendere concreta questa “contaminazione” di culture e il risultato è il Muffato, un formaggio morbido dal sapore delicato, che pur avendo iniziato la produzione da pochi mesi sta già incontrando un grande interesse.
• dalla Valfurva, una rappresentanza di artigiani virtuosi, in costume tipico, darà dimostrazione diretta di come si impastano i “pizzoccheri”, sorta di tagliatelle di grano saraceno da condire con burro, formaggio “taleggio”, patate e verdure, e in che modo si lavora dal latte lo “scimudin”, formaggio dolce e burroso. Ma dalla Valtellina sono previsti altri arrivi saporiti, dai salumi di cervo, come la bresaola, ai liquori, tra cui il Bombardino, da bere caldo, e le grappe, anche alle erbe aromatiche; dai formaggi, quali il “bitto” e il “casera”, ai vini, Inferno, Sassello e Sforzato, al pane di segale e allo strüdel. Compresi i tessuti e i manufatti dell’area montana.
• dall’Umbria, un norcino doc presenterà in anteprima un insaccato che coniuga bontà a virtù salutari: il salame all’olio extravergine d’oliva umbro Dop, ricco di acidi grassi omega-3, benefici per il cuore e antidoto all’invecchiamento. La novità non a caso proviene dalla “culla” dell’arte salumiera che si è perfezionata a Preci, per merito dei monaci benedettini, abili chirurghi e capostipiti dei norcini attuali.

Alla Fiera di Calenzano, non mancheranno altri produttori di Identità Immutate ®, che hanno già esposto nelle passate edizioni, come, dalla Sicilia, le “signore” dell’olio delle Valli trapanesi, realizzato anche in versione “delicata”, e dalla Toscana, i “genitori” di Messer Vino Toscana Rosato Igt, che dal senese porteranno anche altri “nettari di Bacco”.

Il programma della manifestazione, che dal lunedì al venerdì sarà aperta dalle ore 18 alle 22, prevede varie degustazioni guidate, in collaborazione con la FIC-Federazione Italiana Cuochi, come quella di “sette piatti con i sette oli di Calenzano”, convegni, conferenze, spettacoli musicali, mostre di pittura, scultura e fotografia, un raduno cicloturistico dell’olio e visite guidate alle fattorie. Tutte le sere l’iniziativa “Ce l’ho con l’olio” condurrà alla scoperta dei “mangiari tipici toscani”.

Per il pubblico: A.T.C. (Associazione Turistica Calenzano), via Garibaldi 7, Calenzano (Firenze); tel.-fax 055/8824512, www.atccalenzano.it