Marco Lodola firmerà la IV edizione di Sant’Appiano d’autore, il progetto nato in seno alla Fattoria Sant’Appiano di Barberino Val d’Elsa, perla enologica del Chianti DOCG.

L’artista chiamato dalla Famiglia Cappelli, proprietaria della Fattoria, vestirà l’etichetta di uno dei vini di punta dell’azienda, l’IGT Monteloro, oltre a prestare le sue opere per una personale visitabile nell’antica azienda dal 9 giugno al 9 settembre.

In principio fu Marcello Fantoni, maestro indiscusso dell’arte italiana del Novecento, poi venne Sergio Scatizzi, il grande pittore toscano recentemente scomparso, mentre lo scorso anno fu l’opera di Paolo Staccioli ad arricchire il progetto nella sua terza edizione. “Sant’Appiano d’autore” ha cominciato da subito con contributi capaci di declinare nel migliore dei modi il progetto della Famiglia Cappelli, che per la IV edizione vede protagonista Marco Lodola.

Sant’Appiano d’Autore per il 2012 conta su uno degli artisti contemporanei più apprezzati e interessanti del nostro paese, fondatore insieme ad altri artisti nei primi anni 80 del movimento artistico “nuovo futurismo”. Formatosi attraverso un classico percorso accademico Lodola abbandona ben presto il rigore scolastico per spaziare tra diverse discipline. Partendo dai materiali plastici colorati con tinte acriliche la ricerca di Lodola lo porta a inserire fisicamente la luce nelle sue opere, mettendola al servizio di sculture, figure e oggetti che con una tecnica assolutamente personale sono in grado di conquistare il pubblico per la loro particolarità.

Per Sant’Appiano d’Autore Lodola firma l’etichetta dell’IGT Monteloro 2007 vestendola con l’immagine dell’opera “Venus”.

La Fattoria allestirà anche una personale dell’artista nell’antica cantina della Fattoria, recentemente riportata alla luce grazie a una meticolosa opera di restauro. Qui saranno esposte alcune opere della serie Lightboxes (Donna alla finestra, Donna seduta, Pegaso, anno 2005), altre della serie Light house (Il volto degli altri, Voyeur lampada, Collants lampada, anno 2005) e altre luminose con piedistallo.

La mostra sarà inaugurata in occasione della presentazione della nuova etichetta del Monteloro il 9 giugno e sarà aperta al pubblico (TUTTI I GIORNI ORARIO 9-12 ;15,30-18,30) fino al 9 settembre.

Fattoria Sant’Appiano
Indirizzo: Strada di Sant’Appiano, 11
50021 Barberino Val d’Elsa FI
www.santappiano.it

Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia).

Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano, e conclude gli studi discutendo una tesi sui Fauves, che con Matisse saranno un punto di riferimento per il suo lavoro, come anche Fortunato Depero ed il Beato Angelico.
Agli inizi degli anni ’80 intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, ha fondato con un gruppo di artisti il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico.
Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.

Ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan, Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy (collana di tazzine d’autore), Francis – Francis, Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat e Lauretana.

Nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino.
Nel 1996 ha iniziato a lavorare negli Stati Uniti a Boca Raton, Miami e a New York.
Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo.
Diverse le sue collaborazioni con scrittori contemporanei tra cui Aldo Busi, Claudio Apone, Marco Lodoli, Giuseppe Pulina, Tiziano Scarpa e Giuseppe Cederna, e con musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Timoria, Jovanotti, Andy (Bluvertigo), Syria e Nick the Nightfly.
Nell’estate del ’98, su incarico della Saatchi & Saatchi, ha eseguito i disegni per le affiches di Piazza del Popolo a Roma, per l’Opera Lirica Tosca di Puccini.
Nel 2000 Lodola, da sempre legato al tema della danza, è stato incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare Gli avidi lumi, quattro totem luminosi alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone.
Per l’occasione è stato realizzato un video-documentario di Sergio Pappalettera.
Le sculture rimarranno collocate nelle maggiori piazze cittadine, come è già avvenuto a Montecarlo, Riccione, Faenza, Bologna, Paestum e al Castello Visconteo di Pavia, San Paolo di Brasile e alla Versiliana.
Nel 2001 è stato incaricato di curare l’immagine del Carnevale di Venezia.
Per l’occasione la Fondazione Bevilacqua La Masa ha organizzato la mostra “Futurismi a Venezia” con opere sue e di Fortunato Depero.
Nel giugno 2002 ha creato la scultura luminosa “A tutta birra” dedicata alla figura del grande imprenditore Venceslao Menazzi Moretti, che è stata collocata nel nuovo parco cittadino di Udine, là dove sorgeva il primo stabilimento della famosa birra.
Nel 2003 realizza la luminosa Venerea nell’ambito della mostra Venere svelata di Umberto Eco tenutasi al Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles, per cui ha curato anche l’istallazione della facciata esterna e la mostra Controluce a Palazzo del Turismo di Riccione che nel 2004 è stata trasferita a San Paolo del Brasile (Museo Brasileiro da Escultura Marilisa Rathsam), Rio de Janeiro (Museo de Arte Moderna), Città del Messico (Polyforum Siqueiros), e al Museo Regional de Guadalajara.
Nel 2005 ha realizzato un manifesto per le Olimpiadi invernali di Torino, una collezione di mobili per Mirabili, la maglia rosa per l’88° Giro d’Italia, il logo per la trasmissione “Speciale per voi…” di Renzo Arbore, nonché la nuova immagine di Roxy bar per Red Ronnie.
Nel 2006 è stata collocata un’altra scultura luminosa all’aeroporto internazionale di Città del Messico, e per Natale una scultura in Piazza di Spagna (Roma). Ha realizzato anche l’immagine del centenario del movimento pacifista di Gandhi.
Nel 2007 realizza il logo per i 50 anni dell’ARCI, l’immagine del 70º Maggio Fiorentino, il logo per i Miti della Musica per la Volkswagen, l’immagine per i 100 anni di Fiat Avio, e i 110 anni della fondazione della Juventus, e il marchio Air One. Inoltre realizza la scenografia per la trasmissione televisiva “Modeland”.
Nel 2008 allestisce la facciata dell’ Ariston e del Casinò in occasione del 58°Festival di San Remo e le scenografie del film “Questa notte è ancora nostra” con Nicolas Vaporidis. In occasione dei Campionati Europei di canoa a Milano ha realizzato una canoa luminosa e per la Stav “Festivalbus”, un autobus di linea decorato con alcuni lavori. In ottobre ha realizzato un’installazione luminosa sulla facciata di Palazzo Penna a Perugia, in occasione della mostra “Infinita città”, curata da Luca Beatrice e ha allestito a Milano in Piazza del Duomo il Rock’n’Music Planet, primo museo del rock d’Europa, con 25 sculture che rappresentano miti musicali.
Alcuni lavori sono stati utilizzati nella scenografia del film “Backward” di Max Leonida. Ha partecipato alla 53esima edizione della Biennale di Venezia del 2009 con l’installazione “Balletto Plastico”, dedicata al Teatro Futurista. Ha realizzato la scultura luminosa FIAT LUX per il Mirafiori MotorVillage di Torino. Ha allestito la scenografia per delle puntate di XFACTOR, per il film “Ti presento un amico” di Carlo Vanzina, con Raul Bova e “Maschi contro Femmine” di Fausto Brizzi. Ha rivisitato il logo per il traforo del Montebianco.
Ha disegnato l’immagine del manifesto di Umbria Jazz 2010, ha partecipato all’Expo Internazionale di Shangai ed ha realizzato una scultura-icona per il gruppo Hotel Hilton. Nel 2011 collabora con Citroen per in un’installazione nel centro di Milano dal nome “Citroen Full Electric”, realizza una serie di sculture per i 25 anni della casa di moda Giuliano Fujiwara e le scenografie per la sfilata autunno inverno 2012 uomo di Vivienne Westwood. Partecipa alla 54esima Biennale di Venezia con il progetto a cura di Vittorio Sgarbi “Cà Lodola”, installazione presso la Galleria G. Franchetti alla Cà d’Oro.