Il Palio delle Contrade di Castel del Piano (GR) si disputa ogni anno l’8 settembre ed e’ preceduto dal “corteo storico”, che costituisce la rappresentazione allegorica degli avvenimenti storici compresi tra il 1330 e il 1571. Il corteo e’ aaperto da un vessillifero che porta la

“balzana”, stemma dello Stato senese, in ossequio alla fedelta’ verso la Repubblica dimostrata dalla popolazione di Castel del Piano, dall’anno del passaggio (1330) a quello della caduta (1559), nonche’ a perenne ringraziamento per la concessione della fiera del 9 settembre, che sin dall’istituzione (1402) e’ stata inesauribile fonte per l’economia del Paese. Segue il vessillifero che porta l’antico stemma di Castel del Piano, raffigurante un maestoso castagno, simbolo delle principali attivita’ del Paese: agricoltura, commercio e artigianato. Ai lati sfilano i vessilliferi che portano gli antichi stemmi delle Frazioni di Montegiovi e Montenero, raffiguranti tre losanghe gialle su sfondo rosso ed un leone rampante su sfondo bianco. E’ la volta, quindi, del collegio

dei Priori, vestiti ognuno con i colori delle contrade che rappresentano. Il Poggio rappresenta il Priore della Lira Maggiore, il Monumento quello della Lira Minore, le Storte e il Borgo quelli della Lira Media. E’ la volta del Palio e rappresenta la riproposizione storica ed allegorica della consegna, alla popolazione di Castel del Piano, della pittura lignea di scuola senese raffigurante la Madonna col Bambino e venerata ininterrottamente dal 1431. E’ sorretto da quattro soldati che rappresentano la riproposizione allegorica di quei castelpianesi Vagheggini, Donati, Arrighi e Ricci, che portarono la sacra effige a Castel del Piano. Dietro il Palio sfilano in ordine le comparse delle quattro contrade, ognuna con i propri colori, simboli e bandiere. Rappresentano le classi sociali, le attivita’ economiche dell’antico Comune e leCompagnie laicali. Il Poggio e’ la nobilta’ locale e senese, i proprietari degli antichi palazzi e dei terreni a valle; tra le sue

comparse sfila anche il Camerlengo, che era il “Ministro del tesoro e delle finanze” dell’epoca. Le Storte e il Borgo sono il ceto medio, nerbo dell’economia del paese, i piccoli e medi proprietari di appezzamenti a valle e i titolari delle botteghe artigiane e commerciali. Il Monumento rappresenta i coltivatori, i tessitori ed i mercanti di lino, prodotto con colture intensive nei Campi di S. Giovanni e fonte di primaria importanza per l’economia dell’antico Comune. Tutte le contrade hanno “uomini in armi” che rappresentano la partecipazione dell’intera popolazione alla vittoriosa guerra del 1369 contro i Conti Aldobrandeschi di Santa Fiora.

Per informazioni casteldelpiano.mioip.org