Dieci incontri al museo di scienze naturali, dal 7 al 19 novembre, per avvicinare la scienza ai più piccoli

Coinvolgere i più giovani, favorendo un apprendimento interattivo delle scienze a diretto contatto con esperti, è questo il principale obiettivo del ciclo di conferenze gratuite e workshop “Kidscience”, che avrà inizio al Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige il 7 novembre e si concluderà il 19 novembre 2011. Rivolta a bambini e ragazzi dagli 8 ai 15 anni e proposta in italiano e tedesco, questa seconda edizione si presenta più ricca, con la partecipazione di scienziati di fama.

Entusiasmo e interesse, è noto, sono elementi determinanti dell’apprendimento, soprattutto nei giovani. Anche per questo il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano ha ideato il progetto “Kidscience”, che propone ai più giovani incontri con ricercatori e famosi scienziati su accattivanti temi scientifici all’insegna dell’interattività, del coinvolgimento e dello sviluppo dei personali interessi. Quest’anno il ciclo di Kidscience, giunto alla seconda edizione, prenderà il via il 7 per concludersi il 19 novembre. Pensato per bambini e ragazzi tra gli 8 e i 15 anni, Kidscience 2011 propone sei conferenze – tre in italiano, tre in tedesco – e quattro workshop, tre in più rispetto all’anno scorso. “Un progetto di particolare valore, quello di Kidscience,” è il commento dell’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur, “In questa nostra era digitale, dove bambini e ragazzi incontrano il sapere in modo sempre più virtuale, fornire loro la possibilità di un contatto diretto con gli scienziati è quanto mai importante.

Il ciclo di Kidscience sviluppa inoltre negli adulti di domani la sensibilità per la natura e la tutela dell’ambiente” ha sottolineato l’assessora. Per favorire il più possibile la partecipazione, tutte le conferenze in programma sono gratuite e si tengono tra le ore 16,30 e le 18, quindi in orario extrascolastico ed ideale per i più piccoli. Il direttore del Museo, Vito Zingerle, ha posto l’accento sul fatto che le conferenze ed i lavoratori non si configurano come le classiche lezioni frontali. I giovani partecipanti possono intervenire in prima persona, porre domande, cimentarsi in esperimenti, maneggiare materiale scientifico. Un aspetto, quello dell’applicazione pratica, sviluppato più intensamente nei workshop: nei quattro previsti, differenziati in base all’età, i bambini o i ragazzi arrivano a comprendere le verità scientifiche facendo e sperimentando. Dal metabolismo delle piante alla natura della forza di gravità, dalle formiche con i loro percorsi apparentemente disordinati ai rettili volanti preistorici, fino alla struttura dei cristalli ed al grande squalo bianco: le sei conferenze del ciclo Kidscience si inoltrano in diversi campi della ricerca scientifica – botanica, astronomia, paleontologia, geologia e zoologia, anche nelle sue connessioni con la matematica. Sotto la guida di Josef Eitzinger, docente di Meteorologia agraria a Vienna, i partecipanti scopriranno come cresce una pianta e che ruolo vi gioca l’acqua.

Con l’aiuto dell’esperto di astronomia Oreste Brondo e di alcuni esperimenti conosceranno le leggi che regolano il sistema solare, mentre a chiarire che le formiche non si muovono a caso, ma seguendo specifici algoritmi, sarà l’informatico Andreas Siebert. Agli appassionati di animali preistorici Silvio Renesto, professore di Paleontologia all’Università dell’Insubria, spiegherà come gli pterosauri milioni di anni fa si sono adattati al volo. I cristalli, con le loro straordinarie fattezze da ammirare e toccare, sono i protagonisti dell’incontro col geologo Volkmar Mair. Infine, Alessandro De Maddalena, tra i maggiori esperti al mondo di squali, condurrà, attraverso spettacolari immagini, alla scoperta di uno dei più formidabili predatori marini, il grande squalo bianco. La scelta di questi temi è avvenuta anche sulla base delle indicazioni suggerite dai giovani durante l’edizione 2010. Quattro workshop: Kidscience li propone parallelamente alle conferenze. I primi due, in lingua tedesca, sono dedicati agli insetti e destinati, rispettivamente, a bambini tra gli 8 e i 10 e tra gli 11 e i 14 anni. Li conduce la zoologa del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige Petra Kranebitter utilizzando anche insetti vivi. Sarà uno dei più noti genetisti italiani, tra gli scopritori dei microRna e docente di Biologia cellulare all’Università di Roma La Sapienza, Giuseppe Macino, a guidare i due workshop in italiano: quello per scoprire, giocando, le proprietà dei materiali (età di riferimento: 8 – 10 anni) e quello per imparare a decifrare il codice genetico (13 – 15 anni).

Per partecipare ai workshop è obbligatoria l’iscrizione (allo 0471 412964, dal martedì al venerdì dalle ore 10 alle 18) ed è previsto il pagamento di una piccola quota, 5 euro. Nel mese di novembre 2011, alcuni degli scienziati coinvolti (Regesto, De Maddalena, Macino) saranno protagonisti anche di alcune conferenze serali a ingresso libero in programma al museo. Il dettaglio è consultabile alla pagina web www.Museonatura.it.