In Val di Fassa il Carnevale non è soltanto un tripudio di colori, ma una vera e propria celebrazione della cultura e dell’identità ladina. Dal 17 gennaio al 5 febbraio le antiche tradizioni tornano infatti a vivere a Penia di Canazei ed a Campitello di Fassa.

Nel primo borgo vanno in scena le Mascherèdes, spettacoli burleschi e canzonatori nell’antica lingua parlata nella vallata fassana, per l’appunto il ladino. Il momento centrale dei festeggiamenti è il pomeriggio di domenica 22 gennaio a Campitello di Fassa, grazie alla sfilata di Bufòn, Marascons e Lachè. Tutte le figure indossano maschere lignee realizzate ancora oggi in modo artigianale dagli scultori locali. Ad aprire il corteo sono i Lachè, che indossano vestiti sgargianti con l’obiettivo di richiamare l’attenzione dei passanti.

Inconfondibili sono anche i Marascons, capaci di farsi notare grazie ad una cintura addobbata con campanelli che suonano al caratteristico incedere saltellante. Fra i protagonisti della sfilata vi è anche il Bufòn, una delle maschere più rappresentative della tradizione fassana, che indossa un copricapo conico ed una maschera dal naso molto pronunciato. Il suo compito è quello di portare in piazza vizi e virtù degli abitanti, divertendosi anche a dileggiare le ragazze del paese.

In piazza, infine, si può assistere al “Molin de le veies”, rappresentazione allegorica di un antico mulino in grado di trasformare le vecchie signore in giovani fanciulle.

Info: www.fassa.com