21.22.23 settembre 2007. Da 50 anni a Verla di Giovo in Valle di Cembra (Trentino) e’ viva la tradizione di festeggiare il tempo della vendemmia: per chi crede alla confusione dei generi, al vortice dei sapori, all’incalzare dei suoni, alla rinascita degli elementi sul far dell’autunno, il richiamo della Festa dell’Uva non può che essere quell’invito seducente e irresistibile che ognuno attende.

La verde teoria dei vigneti, lo sguardo che da casa muove idealmente in quello spazio: un’ intuizione che è già festa: il 15 agosto dell’ anno 1958 da un’ idea di Tomaso Pellegrini nasce la Festa dell’ Uva di Verla di Giovo. Il 25 agosto il progetto viene ufficializzato e della sua realizzazione si incarica la locale Pro Loco, fondata appena due anni prima. Il 14 settembre 1958 si apre la prima edizione della Festa dell’ Uva. La sfilata dei carri allegorici, evento centrale e di più ampio respiro culturale, è presente sin dagli esordi della manifestazione. Fino al 1980 l’ organizzazione restò di competenza della locale Pro Loco.

Gli anni Settanta possono essere considerati a ragione gli anni d’oro: sotto la presidenza di Simone Dall’ Agnol la festa dell’ Uva acquistò a livello provinciale notorietà e prestigio, ottenendo importanti finanziamenti di natura pubblica e privata. L’ eredità passò nel 1980 al Comitato Turistico Locale, presieduto da Lino Ferretti di Valternigo, sorto dopo lo scioglimento delle Pro Loco e la conseguente costituzione dell’Azienda di Soggiorno della Valle di Cembra. Centrali le figure di Giuliano Dallaporta, direttore della neonata azienda autonoma di soggiorno, e di Mariapia Dall’Agnol, impiegata nel medesimo ente, che alla festa dedicarono tempo ed energie per consolidarne il ruolo anche oltre confine a Durach in Germania.

Nel 1984, esaurito il compito del Comitato Turistico Locale, nasce il primo Comitato organizzatore. Presidente fu nominato Diego Erler di Verla mentre Riccardo Brugnara assunse il compito di segretario. Nel 1986 la festa andò in diffusione nazionale con il programma televisivo “Linea Verde”. Nel 1993 è la volta del secondo comitato presieduto da Paolo Frismon, attualmente in carica. Nel corso degli anni Novanta assistiamo ad un allargamento dell’organico. Ricordiamo, f ra gli altri membri del comitato, Giovanni Sartori, recentemente scomparso, che in qualità di fotografo ebbe l’onere di documentare la Festa dell’Uva. L’ archivio di Giovanni Sartori è una fonte inesauribile di informazioni e di altro materiale fotografico, da lui stesso recuperato, che documenta le primissime edizioni della festa sino al 1958.

Il comitato attuale ha inteso, nel corso di questi anni, estendere la realtà della festa ad un contesto più propriamente valligiano. Numerosi gli stand enogastronomici e d’arte e cultura allestiti da associazioni e singoli operanti in valle. Attualmente l’organizzazione della festa impegna dalle 200 alle 300 persone.

Per maggiori informazioni: www.festadelluva.tn.it