Quello fra il Trentino e la grappa è un binomio indissolubile, garantito da un marchio e dalla tradizione. Anche quest’anno, in Valle dei Laghi, la tradizione distillatoria rivive grazie alla “Notte degli Alambicchi Accesi”.

L’autunno è il momento ideale per visitare l’antico borgo di Santa Massenza, è infatti la stagione della distillazione delle vinacce, operazione fondamentale per la produzione della grappa, il prodotto simbolo di questo borgo. Un’arte antica, che ancora oggi in riva al lago è praticata all’interno di cinque laboratori. Ad animare le serate e a rievocare ritmi e riti tramandati di padre in figlio, sarà, anche quest’anno, la compagnia teatrale Koinè, che darà vita a “La Notte degli Alambicchi Accesi”, uno spettacolo itinerante in programma nelle tre serate del 5, 6 e 7 dicembre. Gli spettatori, dotati di radiocuffie, saranno accompagnati per le vie del paese per assistere in maniera divertente ed originale a tutte le fasi della lavorazione ed ascoltare, dalla voce dei maestri distillatori, le “storie della grappa”. Si tratta di leggende che sopravvivono in questo borgo trentino, dove, fino agli anni Ottanta, ben tredici cantine riempivano, giorno e notte, le proprie caldaie di legno di pino, ricco di resina e capace per questo di alimentare una fiamma lunga. Gli spettacoli avranno luogo sabato 5, domenica 6 e lunedì 7 dicembre, con inizio alle 18 (replica alle 21).

Per partecipare è necessaria la prenotazione entro le 12 del giorno dell´evento, telefonando ai numeri 0461 864400 – 216000.

“La notte degli alambicchi accesi” è un evento curato da Trentino Spa e dell’Associazione culturale Santa Massenza, “piccola Nizza de Trent”, con il patrocinio dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino e con la collaborazione dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi, del Comune di Vezzano, della Pro Loco Valle dei Laghi, Trento e Monte Bondone. Santa Massenza è un paese di 200 abitanti posto sulla statale che da Trento conduce al Lago di Garda. In questo angolo di Trentino la cultura della grappa viene tramandata da generazioni di padre in figlio. Un piccolo borgo, dove i distillatori sono cinque e portano tutti lo stesso cognome, Poli. Terra vocata alla viticoltura, grazie ad un’eccezionale combinazione di fattori climatici e altimetrici, il Trentino produce grappe di grande pregio e alta qualità. A riprova di ciò, basti dire che su 130 distillerie italiane ben 30 sono operanti in questa regione, una su cinque. Ciononostante questa produzione equivale solo all’8% di quella nazionale, segno inequivocabile di come sia proprio la qualità la parola d’ordine.

La grappa trentina è uno dei distillati più pregiati al mondo. Gode di una specificità che è propria della terra di montagna in cui nasce, capace di conferirle profumi esclusivi. Importante anche la qualità dell’acqua usata durante il processo di distillazione: quella utilizzata sul nostro territorio è particolarmente pura, quasi priva di calcare. Il suo colore e il suo sapore variano sostanzialmente a seconda che si tratti di grappa giovane, con quel gusto ancora legato alle vinacce, o riserva, passata attraverso la maturazione nelle botti di rovere, arricchita così ulteriormente con le note complesse e nobili del legno.

Info: www. Visittrentino. It/alambicchiaccesi