Straordinari reperti in legno per ricostruire la vita degli abitanti del Trentino preistorico. L’appuntamento per tutti gli appassionati di archeologia, ma non solo, è sabato 14 aprile 2012 in Trentino, dove verrà inaugurato il nuovo Museo delle palafitte di Fiavé, una delle 111 località che costituiscono il sito dedicato alle palafitte preistoriche dell’arco alpino entrate a far parte della lista del Patrimonio mondiale dell´Unesco. Il museo, curato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento, racconta le vicende dei diversi abitati palafitticoli succedutisi lungo le sponde del lago Carera, bacino di origine glaciale, tra tardo Neolitico ed età del Bronzo.

Gli scavi hanno portato alla luce resti di capanne costruite sulla sponda lacustre (3800 – 3600 a.C), ma anche secondo il classico modello della palafitta in elevato sull’acqua (1800 – 1500 a.C.). Un’evoluzione di questa tipologia sono le capanne su pali ancorati ad una complessa struttura a reticolo adagiata lungo la sponda e sul fondo del lago (1500 – 1300 a.C.). Negli ultimi secoli del Ii millennio a.C. L’abitato si spostò sul vicino Dos Gustinaci, dove sono state rinvenute abitazioni con fondazioni in pietra. L’eccezionale stato di conservazione non solo dei pali, ma anche di molti altri materiali organici, rende queste palafitte particolarmente affascinanti, consentendo di penetrare in aspetti della vita delle comunità preistoriche generalmente sconosciuti. Il museo espone una selezione degli straordinari oggetti, rinvenuti dagli archeologi nel corso delle ricerche, che suscitano stupore per la loro modernità. Sono migliaia i materiali caduti in acqua, accidentalmente o gettati al tempo delle palafitte, preziose testimonianze di notevoli conoscenze tecniche e costruttive e di abilità artigiana. Si tratta di vasi in ceramica, ma anche di monili in bronzo e – rarissimi all’epoca – in ambra baltica e in oro. Una collezione unica in Europa è quella costituita dai circa 300 esemplari di oggetti in legno: stoviglie e utensili da cucina, fra i quali tazze, mestoli, vassoi, strumenti da lavoro come secchi, mazze, falcetti, trapani, manici per ascia, oltre ad un arco e alcune frecce.

Le particolari condizioni ambientali dei depositi lacustri hanno restituito persino derrate alimentari come spighe di grano, corniole, nocciole, mele, pere. Un intero piano del museo è dedicato alla ricostruzione della vita quotidiana al tempo delle palafitte: un’esperienza unica che permette di immergersi nell’atmosfera del villaggio palafitticolo di 3500 anni fa! Oltre al grande plastico che ricostruisce il villaggio “Fiavé 6”, diversi ambienti svelano di volta in volta il lavoro di contadini e pastori, la vita attorno al focolare domestico, la cucina, la moda, i segreti di metallurghi e cacciatori. Di particolare suggestione sono anche i modellini ricostruttivi, i filmati e gli elementi scenografici che richiamano i pali di supporto delle palafitte. Il progetto scientifico del museo è di Paolo Bellintani e Luisa Moser, archeologi della Soprintendenza trentina, mentre l’allestimento è dell’architetto Franco Didoné. Grafica e scenografie sono state curate da Gruppe Gut – Officina di design. I filmati sono stati realizzati da Format, Centro Audiovisivi P.a.t. Il grande plastico che ricostruisce un villaggio palafitticolo dell’Età del Bronzo è opera di Gigi Giovanazzi.

Museo delle Palafitte di Fiavé Fiavé (Trento), via 3 Novembre

Inaugurazione sabato 14 aprile ore 14.30

Orari 15 – 22 aprile: tutti i giorni ore 10-18

23 aprile – 19 giugno / 21 settembre – 30 novembre: sabato, domenica e festivi ore 14-18 negli altri giorni visite per gruppi su prenotazione

20 giugno – 20 settembre: da martedì a domenica ore 10-18

Info: Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici, Ufficio Beni archeologici – Via Aosta, 1 38122 Trento – tel. 0461 492161 – fax 0461 492160 – www.Trentinocultura.net/archeologia.asp