Il 9 e il 10 ottobre 2010, Per la sesta edizione di Pomaria, la valle trentina si presentera’ ai visitatori nella sua veste piu’ bella per rendere omaggio alla regina dei suoi frutti: la mela. Nel borgo rinascimentale di casez selezioni di prodotti unicamente locali “chilometri 0-20”, frutta rara, laboratori slow food, antichi mestieri, raccolta di mele “in diretta” insieme ai maestri raccoglitori… Tra le novità: pom’arte, concorso d’arte estemporanea dedicato alla mela

Pomaria compie un altro anno e, più cresce, la manifestazione diventa, di volta in volta, più bella, ricca di eventi, piena di cose nuove da scoprire. La prossima edizione è la numero sei e anche per il 2010, il weekend di ottobre in Val di Non non deluderà chi si aspetta una grande festa.

Protagoniste, come da tradizione, saranno naturalmente le mele della valle trentina, le prime in Europa ad ottenere il marchio D.O.P. Ci saranno tutte le varietà che fanno capo al consorzio Melinda, ma anche quelle antiche, rare, con nomi particolari e sapori che, nelle loro origini remote, sono un’autentica novità da riscoprire.

Tutte insieme, antiche e nuove, formano una tavolozza di colori, profumi e aromi, unica in tutto il panorama delle feste d’autunno. Esposte scenograficamente accanto alle etichette che le raccontano, sullo sfondo delle dimore rinascimentali di Casez, sembrano quasi un quadro fiammingo.

E poi, oltre ad ammirarle, i visitatori potranno sperimentare con gusto a tutte le ghiotte trasformazioni che le fanno diventare marmellate deliziose, succhi dissetanti, sidro spumeggiante, ingredienti principe di torte, strudel e altri dolci da acquolina in bocca.

Acconto ai quadri “viventi” delle mele esposte, tra le novità dell’edizione 2010, i visitatori si potranno dilettare con le opere del concorso d’arte estemporanea “Pom’Arte”, naturalmente, dedicato alle mele, che abbelliranno il centro di Casez.

Chi le vorrà, inoltre, veramente toccare con mano ancora sulla pianta, potrà contare sulle lezioni di alcuni “maestri raccoglitori” che spiegheranno, in un meleto lasciato a disposizione dei visitatori, i segreti della raccolta. Perché, anche questa azione richiede pazienza, tecnica, delicatezza e, al tempo stesso, un gesto secco e deciso. Non potrebbe non essere così per un frutto, affascinante e simbolicamente pieno di significati quale è la mela. Una volta raccolta la propria cassa la si potrà portare direttamente a casa e assaporare la il piacere di un morso croccante dato a una golden delicious appena raccolta…

Giunti, però, alla settima edizione, dire che le protagoniste di Pomaria saranno soltanto le buonissime mele della Val di Non, sarebbe quasi riduttivo. La festa del raccolto noneso, anno dopo anno, è diventata una manifestazione quasi unica in tutto il Trentino perché ha saputo portare in un borgo suggestivo come Casez lo spirito di una valle intera, le sue risorse più buone e più belle, la voglia di condividerle autenticamente con i visitatori, il desiderio di dare vita a un evento che abbia un elemento di entusiasmo e interesse per tutti, bimbi e adulti.

E, infatti, grandi e piccini popolano in egual misura le viette di Casez alla ricerca di qualcosa di buono o di un laboratorio come quello in cui tutti i partecipanti – senza distinzione di età – preparano insieme, in diretta, la marmellata di mele antiche e rosa canina. E chi è più interessato ai mestieri può scoprire, tanto per citarne uno, la lavorazione del feltro, un tessuto legato a doppio filo a tutte le zone di montagna.

Come non menzionare le entusiasmanti lezioni di sapore che sono le degustazioni di Slow Food, tenute in cortili decorati o altri locali resi preziosi dai loro soffitti a volta. Ci si siede attenti e con grande stupore, sotto l’abile guida dei rappresentanti di Slow Food, si chiudono gli occhi, e si scopre che un formaggio locale a latte crudo regala un sentore di patata, di fungo, di erba appena tagliata o che un miele monofiore è il compagno ideale per una tazza di un tè pregiato.

Altro elemento di notevole interesse e pregio dell’evento è che tutti i prodotti che animano le differenti isole espositive sono rigorosamente locali, in un’ottica di chilomtri 0-20: formaggi, vino autoctono, distillati, conserve dolci e salate, farine, insaccati, piccole realtà artigianali…

I vari spazi dedicati alla ristorazione permettono, poi, di scoprire ricette abilmente rivisitate: l’orzotto mantecato e abbinato al presidio Slow Food locale, la mortandela, diventa un piatto cremoso, degno dei risotti più ricchi. La polenta cotta nel paiolo regala sensazioni dimenticate o mai incontrate prima…

In concomitanza al weekend di Pomaria, l’autunno “gustoso” della valle trentina propone, dall’1 al 17 ottobre, la rassegna “Gli Antichi Sapori della Val di Non”. In questo periodo alcuni ristoratori proporranno – al prezzo di 32,00 Euro – un menu speciale incentrato sulle ricette della tradizione reintrepretate creativamente e associate, portata dopo portata, a vini trentini selezionati ad hoc per esaltare il sapore dei piatti.

LA STRADA DELLA MELA E DEI SAPORI DELLE VALLI DI NON E DI SOLE
Un progetto che punta ad un turismo di qualità

L’associazione “La Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole” nasce nel 2003 per volontà di contadini, locandieri, agrituristi, proprietari di negozi di prodotti tipici ed enoteche della Valle del Noce, che con entusiasmo e passione hanno dato vita ad un importante progetto volto ad offrire agli ospiti in visita in questi splendidi posti un ottimo servizio.
Gli Associati della Strada della Mela e dei Sapori delle Valli di Non e di Sole, infatti, si sono impegnati a seguire un rigido e preciso disciplinare per garantire ai visitatori servizi di ottima qualità: l’offerta di prodotti tipici locali sempre genuini e gustosi, menù a tema con i piatti della tradizione e ambienti confortevoli e curati in ogni dettaglio.

Per ulteriori informazioni su Pomaria:

www.visitvaldinon.it
www.stradadellamela.it
www.melinda.it
Frutta antica: Associazione Spadona, www.associazionespadona.it