Il Carnevale nella regione dell’Ortler il 19 e 21 febbraio 2012, il 16 febbraio a Prato dello Stelvio con la Corsa dei Campanacci. Il 26 febbraio 2012 i fuochi dello Scheibenschlagen illuminano la Val Venosta.

La fine della stagione invernale in Val Venosta ha il sapore di riti antichi. Chi sceglie queste montagne per passare le ultime giornate della stagione sulla neve ne rimarrà affascinato. Assistere alle usanze tramandate di generazione in generazione per salutare l’inverno, renderà la vacanza un momento davvero indimenticabile.

Il 26 febbraio 2012 i paesi della Valle rivivono lo “Scheibenschlagen”, mentre il 16 febbraio 2012 per Carnevale si ripropone la tradizionale “corsa degli Zusseln” a Prato dello Stelvio. Per vivere questi suggestivi momenti e conoscere la Val Venosta si può approfittare del pacchetto “Vivere la magia del paesaggio”: fino al 24 marzo 7 giorni in garni a partire da 349 euro. Fuochi e campanacci…è in arrivo la primavera – I prati sono ancora innevati, ma il sole inizia a farsi più caldo. La Val Venosta rivive antiche tradizioni propiziatorie per cacciare il freddo e prepararsi all’arrivo della primavera e dell’estate. E chi ha la fortuna di trovarsi tra queste montagne per l’ultima vacanza sulla neve potrà partecipare a manifestazioni molto suggestive e vivere con gli abitanti del posto riti che si ripetono nel tempo.

A Prato dello Stelvio, il 16 febbraio 2012 si terrà “la corsa dei Zusseln”, un’antica usanza che si ripete ogni anno il giovedì grasso. Gli Zusseln sono impersonati da ragazzi del paese, vestiti di bianco, con fiocchi e fiori di carta colorata e che portano alla vita dei campanacci grandi e pesanti. A dare il via alla corsa un aratro, trainato da sei uomini travestiti da cavalli bianchi, seguito da un seminatore con un cesto pieno di sementi, che getta verso gli spettatori per augurare fertilità e prosperità. Il corteo prosegue con altri personaggi tra cui “Zoch e Pfott” (il vecchio e la vecchia), che portano gli attrezzi per il lavoro nei campi e che simboleggiano l’inizio delle attività per i contadini. Nella seconda parte della sfilata gli “Zusseln” fanno molto rumore con i loro campanacci, perché secondo la tradizione il fracasso delle campane manda via il freddo invernale e risveglia il grano.

Il 19 e il 21 febbraio 2012 è il carnevale il vero protagonista all’ombra dell’imponente cima Ortles, la più alta dell’Alto Adige. Dalla domenica al martedì grasso si tiene la tradizionale mascherata alla quale partecipano sette coppie, tra le quali un pagliaccio, un musicista e “Zoch e Pfott”, che si esibiscono in tanti balli tipici di queste montagne.

Il 26 febbraio 2012, da Silandro a Malles, fino a Tubre in Val Monastero, si ripete l’antico rito dello “Scheibenschlagen”, una tra le più affascinanti usanze dell’Alto Adige. La settimana che precede la prima domenica di quaresima tutti sono impegnati nella raccolta di legno, paglia e tronchi di ontano nero o abete rosso, che vengono poi segati e trasformati in dischi con un foro al centro. La prima domenica di quaresima, “Kassunta”, vengono preparati tanti “Kasfängga”, alti pali avvolti di paglia che all’imbrunire vengono bruciati con il legno raccolto. L’accensione del fuoco rappresenta il momento massimo del rituale, che si compie urlando a squarciagola, perché originariamente si pensava che questo baccano servisse ad allontanare i demoni. Successivamente vengono accesi i dischi in legno, che messi su bastoni flessibili in noce, vengono fatti ondeggiare in circolo, recitando una rima come auspicio di fertilità e per benedire il futuro raccolto. Alla fine il disco incandescente viene colpito bruscamente, spezzando così la forma originale in diversi e multiformi pezzi che volano via, formando una freccia luminosa nell’oscurità.

Vivere la magia del paesaggio in Val Venosta – Impianti all’avanguardia, 126 km di piste, aree dedicate esclusivamente al fondo, ma anche sentieri e tracciati per godersi la montagna in tranquillità, magari con le ciaspole ai piedi. Percorsi in quota, all’ombra dell’Ortles la cima più alta dell’alto Adige, attorno a laghi incantati o sentieri che attraversano prati e campi dove d’estate crescono dolci fragole. Le racchette da neve, in Val Venosta, sono un divertimento su misura per grandi e piccoli, esperti e principianti, ambiziosi e appassionati. Per chi vuole provare un percorso emozionante, ma non semplice, c’è l’itinerario che da Solda (1.900 metri) porta alla Malga dei Vitelli (2.248 metri), da dove si gode una vista panoramica sulle più belle cime dell’Alto Adige. Un dislivello di 623 metri da percorrere in 3 ore attende gli amanti delle ciaspole più preparati in Valle Avinga, a Tubre. Semplice, ma sempre ad alta quota invece il percorso che porta alla Malga Lyfi, in Val Martello, la famosa valle delle fragole. Si arrivano a raggiungere i 2.252 metri, seguendo un tracciato facile per un dislivello di 200 metri. Adatto a tutti è l’itinerario che segue il lago di San Valentino a Passo Resia. Un giro del lago con le racchette da neve, passando vicino alle case dei pescatori per arrivare al paese di San Valentino: un’ora e mezza di escursione, molto semplice e sempre in piano.

Info: Consorzio Turistico Val Venosta, tel. 0473.620480, www.Valvenosta-altoadige.info