Tre giorni che vedranno protagonista indiscusso il Croco di Pietro Perugino Zafferano purissimo in fili con degustazioni, laboratori di pittura e tintura di tessuti, convegni e la raccolta dei preziosi stimmi direttamente sul campo

Lo zafferano, si sa, è uno dei prodotti tipici della nostra regione, uno dei più pregiati anche se, probabilmente, non uno dei più noti al grande pubblico. E proprio sul tema della promozione di questa preziosa spezia, dalle numerose proprietà, sarà incentrato il convegno “Lo zafferano in Umbria: Produzione e… Promozione”, in programma Venerdì 21 ottobre alle ore 17.30 a Palazzo della Corgna.

Le Giornate per la valorizzazione dello zafferano purissimo in fili di Città della Pieve, promosse dal Comune e dal locale consorzio produttori e finanziate dalla Regione dell’Umbria nell’ambito del PSR 2007-2013, puntano su un approfondimento a 360° dello zafferano, per cui il programma prevede la partecipazione diretta del pubblico a tutte le fasi di lavorazione dello zafferano, dalla raccolta diretta nei campi alla successiva sfioratura ed essiccazione (sabato 22 e domenica 23 ottobre a partire dalle 9,30 con partenza dal Centro di accoglienza turistica presso la Rocca di Città della Pieve). Non mancheranno, naturalmente le degustazioni guidate e i menù degustazione a cura del Consorzio, per assaporare tutto il gusto della spezia. Anche i ristoranti di Città della Pieve renderanno omaggio al prodotto di punta del territorio proponendo menù a tema con piatti della cucina tradizionale.
Ma zafferano non è solo cucina….

E’ anche tintura di tessuti: la spezia, dall’inconfondibile colore giallo viene, infatti, tuttora utilizzata per la tintura naturale di tessuti e filati. E’ pittura: lo zafferano viene usato come colorante naturale per dipingere diversi materiali. Infine, è profumo. Antica spezia, dalle proprietà afrodisiache, lo zafferano è da tempo immemore usato anche per la cosmesi ed essenze profumate. Così, in occasione delle Giornate per la valorizzazione dello zafferano, a Città della Pieve, si può imparare come colorare i tessuti e i filati, grazie al laboratorio (Palazzo della Corgna, Sabato 22 e domenica 23 ore 15) a cura della Scuola di ricamo “Punti d’Arte”, che peraltro, per l’intero week end terrà anche corsi intensivi di ricamo a “Punto perugino”. Grazie a Officin’Arte, gli aspiranti artisti potranno anche imparare come si dipinge con lo zafferano, sia sabato che domenica dalle 15 alle 18, domenica anche dalle 10 alle 13. L’erboristeria L’Ape Contadina, invece, nel week end alle ore 16, terrà un interessante laboratorio di cosmesi e profumi allo zafferano presso il Centro di Accoglienza Turistica La Rocca. Non mancheranno le mostre, come SaffronArt rassegne di opere dipinte con lo zafferano di Città della Pieve, Design in Giallo, a cura dell’Istituto Italiano Design, e la Mostra di filati, tessuti e ricami con tintura naturale di zafferano a cura di Punti d’Arte (Palazzo della Corgna, Venerdì ore 16, Sabato e domenica 9.30-12.30 e 15-18.30).

Infine, una ricca Mostra Mercato “Zafferano e… non solo!” in cui la spezia farà da apripista ai tanti pregiati prodotti del territorio (Mercato Coperto, Via V. Veneto Venerdì 21 a partire dalle 16, nel fine settimana dalle 9 alle 19 orario continuato).
Spazio anche per la musica e l’arte con i concerti pomeridiani presso il Teatro Comunale, il primo nell’ambito del Concorso Pianistico “Lia Tortora” (sabato 22 ore 17) e il secondo, domenica 23 ottobre alle ore18, con un omaggio alla musica leggera italiana da parte del Gruppo Freedom Choir. Domenica sarà anche inaugurata la Mostra Pieve a colori di Angelo Bucarelli presso il Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi (ore 12).

Lo zafferano di Città della Pieve “Il Croco di Pietro Perugino”

Che lo zafferano si producesse in Umbria -e quindi anche a Castel della Pieve- a partire perlomeno dal sec. XIII° è testimoniato dallo Statuto di Perugia del 1279 e da molti altri documenti successivi, che ci fanno capire anche quanto la sua produzione fosse importante per l’economia della città, dove doveva servire principalmente per la tintura dei tessuti.
In epoca moderna, è stato l’agronomo Alberto Viganò a impiantare nelle sue proprietà nel territorio pievese, alla fine degli anni ’70, dei bulbi di zafferano provenienti dalla Spagna. A lui fecero seguito altri coltivatori della zona, affascinati dall’esperienza di Viganò.
In breve tempo, ci si rese conto che lo zafferano si adattava molto bene sia al clima che al terreno dell’area pievese. In seguito, grazie anche alla collaborazione con la Facoltà di Agraria di Perugia vennero così intensificate le attività rivolte ad approfondire la conoscenza dello zafferano, sia dal punto di vista della coltura (caratteristiche e potenzialità produttive) che dell’impiego in cucina e nell’arte tintoria.
Infine, nel 2002, nasce il Consorzio Il Croco di Pietro Perugino – Zafferano di Città della Pieve Alberto Viganò, con lo scopo di tutelare il prodotto, promuovendone la produzione e il commercio e salvaguardandone la tipicità e le caratteristiche peculiari. Attualmente il Consorzio associa 31 soci, le cui aziende ricadono nella Zona di produzione che comprende un ampio territorio che va dal Lago Trasimeno all’alto Orvietano e include 16 Comuni.
Lo zafferano di Città della Pieve è commercializzato esclusivamente in fili per garantirne l’autenticità.