Viaggio-spettacolo alla scoperta delle tradizioni e del gusto, per una vacanza insolita nella terra del laterizio – dal 19 al 22 e dal 26 al 29 agosto 2010

Quattro Tarocchi in terracotta, quattro storie da narrare, quattro tappe alla scoperta del territorio e dei sapori tipici del territorio del Comune di Marsciano, in provincia di Perugia.

I turisti che dal 19 al 22 e dal 26 al 29 agosto prossimo parteciperanno a Monteregio. Le Vie della Terracotta saranno al contempo spettatori e attori di uno spettacolo itinerante nella Terra del Laterizio, vivranno in prima persona le storie in cui si sostanzia il viaggio, storie che si intrecciano e si dipanano tra le quattro tappe del viaggio stesso e che nascono da vicende mitiche e magiche della memoria locale, mescolate ad esperienze e antiche sapienze del territorio e della tradizione del laterizio. Ideato e voluto dal Comune di Marsciano con la collaborazione del Museo Dinamico del Laterizio e delle Terrecotte di Marsciano e dell’Associazione Culturale Teatro di Sacco di Roberto Biselli, l’evento è la prima esperienza di spettacolo itinerante realizzato nell’area del perugino con l’obiettivo di far conoscere la natura, la storia e i sapori tipici di un territorio. Oltre a Marsciano, lo spettacolo toccherà i paesi di Cerqueto, Compigliano e Migliano, piccoli nuclei immersi nella natura tra i fiumi Tevere e Nestore, dove la vita scorre tranquilla e la vacanza si fa completa se si considera che il turista può scegliere tra il silenzio della campagna e la visita alle grandi città d’arte vicine, come Todi, Perugia e Orvieto.

“Monteregio. Le Vie delle Terracotta –spiega il Sindaco di Marsciano, Alfio Todini- è un evento unico nel suo genere che abbiamo fortemente voluto perché ci permette di offrire al turista che decide di trascorrere le sue vacanze nella Media Valle del Tevere nel mese di agosto un plus sicuramente diverso, che unisce il piacere di un soggiorno di relax e natura, l’attrazione di un “gioco” scenografico e magico e la ricchezza della cucina umbra” Reportage. Immagini, Parole E Storie – Atri Festival Peliti Associati, agenzia che opera nel settore della comunicazione d’impresa avendo maturato un expertise nel marketing culturale, punta sulla creazione di un nuovo evento culturale, unico e distintivo per promuovere la città di Atri e il territorio. Reportage. Immagini, parole, storie è una rassegna di respiro internazionale dedicata al giornalismo di testimonianza e d’inchiesta che avrà la durata complessiva di due mesi. Nelle prime quattro giornate di apertura, dal 17 al 20 giugno 2010, inaugurazioni di mostre, serate e incontri con ospiti italiani e stranieri, tratteranno il tema del Reportage nei suoi molteplici aspetti: confrontando il linguaggio della fotografia con quello televisivo, la parola stampata e quella pronunciata. Non tanto un convegno quanto una festa in cui la musica e la buona tavola aggiungono il piacere della convivialità alla passione.

Il tema di quest’anno è: “Le forme del Tempo”. “Il reportage, oggi” – afferma Toni Capuozzo, Direttore del Festival – “è un prodotto artigiano che viene guardato come si guarda una specie in via di sparizione. Il mondo è diventato un posto più piccolo, in cui tutti presumono di conoscere tutto, in cui ogni notizia si consuma velocemente, bruciando storie e volti. Lo sguardo è diventato un’occhiata sbrigativa. Il giornalismo degli ultimi periodi spesso rimastica le stesse storie. Il reportage rappresenta invece la possibilità di mantenere vive le differenze: un corto circuito che riaccompagna all’origine delle cose. Che succeda con le immagini o con le parole, con i rumori o con il silenzio, non importa: quel che conta è la profondità e l’intimità di uno sguardo e la sua soggettività, che ne fa un prodotto irripetibile. Più i media vanno veloci, più si impreziosisce la lentezza: per questo abbiamo deciso di dedicare il secondo Festival del Reportage di Atri al tema del Tempo”.

Tra le mostre che saranno inaugurate al Festival di Atri: Haiti 2010 curata da Annalisa D’angelo, che racconta, attraverso gli scatti di Paolo Pellegrin, Larry Towell, Bruce Gilden e Peter van Agtmael (fotografi dell’agenzia Magnum Photos) la tragedia che lo scorso 12 gennaio ha messo in ginocchio la Repubblica di Haiti, After A, appunti fotografici sul Sud Africa, curata da Federica Angelucci, collettiva di giovani fotografi sudafricani che raccontano il loro paese oggi, dieci anni dopo l’apartheid; Picture Post, curata da Dewi Lewis e realizzata in collaborazione con Getty Images, omaggio alla storica rivista inglese (1938-1957); Gesti dell’Anima di Marco Anelli in cui l’autore cattura la fisicità dell’esecuzione di solisti e direttori d’orchestra durante le loro performance all’Accademia di Santa Cecilia; Palazzo di Marina Cavazza, realizzata in collaborazione con Fnac, un viaggio intimo e autobiografico all’interno di Palazzo Borghese; Luigi Barzini. Impressioni di viaggio. 1900-1902, in collaborazione con Fondazione Corriere della Sera, che racchiude circa 170 disegni di personaggi, figure tipiche, paesaggi, monumenti incontrati nei paesi visitati dallo storico inviato; Krusha-e-madhe (1999-2009), un villaggio dopo la guerra di Ivo Saglietti che racconta i cambiamenti e le trasformazioni avvenute nei dieci anni che hanno seguito la guerra in Kosovo; All’ Est dell’Est di Klavdij Sluban, un viaggio attraverso un est silenzioso e schivo, lontano dai clamori politici e dagli sviluppi industriali che descrivono oggi l’oriente. Il fitto calendario di incontri e presentazioni dei quattro giorni di apertura farà di Atri un luogo di scambio e di confronto tra i giovani e i maestri delle varie discipline. Anche quest’anno infatti viene data la possibilità ai giovani reporter di presentare i propri lavori ad una giuria di professionisti che assegnerà il premio Fondazione Coca-cola Hbc – Reportage Atri Festival per finanziare il progetto vincitore.