L’Archivio di Stato di Perugia è l’unico, sul territorio nazionale, ad avere quattro Sezioni dipendenti, dotate di attrezzature e di servizi per la conservazione e la consultazione del materiale documentario, situate a Gubbio, Assisi, Foligno e Spoleto.

Il patrimonio documentario conservato è, pertanto, molto ricco in quanto rispecchia la storia più che millenaria delle città in cui è stato prodotto e si trova tuttora.

La documentazione più antica proviene dagli archivi di monasteri e conventi, in particolare da monasteri benedettini, gli unici ad essere stati istituiti anteriormente all’anno Mille; così, ad esempio, a Perugia sono conservati documenti in pergamena datati dal 995 d.C. appartenenti al monastero di Santa Maria di Valdiponte.
Con la nascita degli ordini mendicanti (sec. XIII) anche la produzione documentaria registrò uno straordinario incremento, regolarmente documentato dagli archivi conservati. Pergamene e registri delle Corporazioni religiose soppresse sono presenti in tutte e cinque le sedi. Ugualmente, ciascuna conserva archivi storici comunali: non solo del comune di appartenenza, ma anche di località vicine, depositati in tempi diversi per assicurarne una corretta conservazione e fruibilità.
In particolare, il comune di Perugia ha depositato documentazione datata dal XII al XX secolo, costituita, per la parte antica, da statuti, registri di consigli, catasti, copiari, atti giudiziari (in pergamena, rilegati in pelle o in assi lignei; arricchiti da ornamentazioni e miniature), pergamene sciolte, registri contabili, carteggio; per la parte moderna la documentazione, cartacea, è corrispondente alle funzioni esercitate. Con l’archivio storico del comune di Perugia sono pervenuti oltre ottocento registri parrocchiali (di battesimi, matrimoni, morti e stati delle anime), requisiti dalle parrocchie nel 1861 per consentire l’impianto dello Stato civile del neonato Stato unitario. Parallelamente, è conservato l’archivio del Delegato Apostolico, l’organo politico emanazione dell’autorità pontificia preposto al governo cittadino in modo continuativo a partire dalla cosiddetta “guerra del sale” (1540).

Numerosi sono gli archivi e i documenti di uffici statali:
di organi giudiziari (Preture, Tribunali, Corte d’Appello, Corte d’Assise, Procura della Repubblica, Carcere di Perugia);
di organi finanziari (ex- Intendenza di Finanza, ex- Ufficio Tecnico Erariale, ex- Uffici delle Imposte Dirette, ex- Uffici del Registro, ex- Ragioneria Provinciale e Regionale);
di uffici Ministero dell’Interno: Prefettura (1860- 1972), Questura (1895-1975);
del Ministero della Difesa: Distretto Militare (registri di leva fino al 1933).
del Ministero della Pubblica Istruzione: Ispettorato Scolastico, Provveditorato agli Studi, Scuola Media Statale “Sebastiano Purgotti”, Istituto Comprensivo Assisi 1;
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: ex-Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici dell’Umbria (1893- 1982);
del Ministero per le politiche Agricole e Forestali.
A ciò si aggiungono i ricchissimi Archivi notarili, ricchi di migliaia e migliaia di volumi (solo a Perugia se ne contano oltre ottomila), con documenti dal 1348 alla fine dell’Ottocento, e gli archivi dei Giudici di Pace operanti nelle diverse città.
E’ inoltre ospitato a Perugia l’archivio storico della Provincia.

Assai numerosi sono gli archivi di enti soppressi, di famiglie, di persone, di associazioni di diritto privato. Tra i più antichi e interessanti, quello della famiglia Bourbon di Sorbello e del Monte Santa Maria con documenti dal XII al XIX secolo; delle famiglie Ansidei di Catrano (secc. XVI-XVIII), Danzetta (secc .XVI-XIX), Meniconi Bracceschi (secc. XVII-XX), Baldelli Bombelli (secc. XVII-XX), Gurrieri – Tarchi (secc. XIX- XX), Antonini (secc. XIV-XX) Aganoor- Pompili (secc: XIX-XX), Rossi Scotti (secc. XIX-XX) a Perugia; Della Porta (secc. XV- XX) e Armanni (secc. XIV- XVII) a Gubbio (secc. XV-XX); Fiumi Sermattei della Genga ad Assisi (secc. XIV-XIX); Orfini (secc. XVII-XX), Benedetti Roncalli (secc. XIX-XX) e Sabatini (secc. XIX-XX) a Foligno; Sordini (secc. XIX- XX), Campello (secc. XVI- XX), Antonelli (secc. XVIII-XX), Pianciani (secc. XIX-XX) a Spoleto.

Tra gli archivi di persone non si possono non citare quelli di Aldo Capitini (sec. XX), Walter Binni (sec. XX), Francesco Briganti (secc. XV- XX), Cesare e Amedeo Fani (secc. XIX- XX), Osvaldo Armanni (secc. XIX- XX), Lucio Severi (secc. XIX- XX), Carlo Alberto Belloni (sec. XX), Paolo Basler (secc. XIX- XX).
Per i politici, Raffaele Rossi (PCI, DS), Armando Rocchi (PNF), Giorgio Bonomi (PDUP), Marcello Catanelli (LC), Vittor Ugo Bistoni (PSI), Luciano Marcellini (PRI) e, inoltre, le carte della Federazione provinciale e Comitato regionale del Partito Comunista (1944-1991), del Comitato regionale, provinciale, comunale e di alcune Sezioni della Democrazia Cristiana, dell’estrema Sinistra (1969-1993).