L’Assessorato del Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni Culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta comunica che, venerdì 3 maggio, alle ore 17.30, al Centro Saint-Bénin di Aosta, sarà inaugurata la mostra Steve McCurry. Animals. Un’antologia di sessanta immagini, selezionate dal fotografo tra le sue più significative, compone una rassegna tematizzata, dopo le tante retrospettive di successo che si sono susseguite in Italia, a cura di Biba Giacchetti.

Il tema degli animali nei racconti fotografici di Steve McCurry trae le origine nel 1991. Steve McCurry negli anni Novanta è un fotografo affermato, ha vinto quattro World Press Photo e ha già fotografato Sharbat Gula, la celebre ragazza afgana.

Sul fronte editoriale ha già sviluppato un importante corpus di lavoro incentrato sulla condizione umana, con un particolare sguardo ai più fragili, i rifugiati, i bambini e in generale alle culture in via di estinzione. In questo contesto si accinge a effettuare la sua prima missione interamente dedicata agli animali. La storia che ha scelto di documentare riguarda gli accadimenti nei territori della prima Guerra del Golfo.

Steve McCurry entra in Kuwait nel 1991, sul finire della guerra con le truppe americane; Saddam Hussein, in ritirata, ordina di bruciare più di seicento pozzi di petrolio disseminati nel Paese.

Ha inizio la più grande catastrofe ecologica di tutti tempi e Steve McCurry racconta l’impatto di questo disastro sul sistema ecologico e le conseguenze di tanta umana scelleratezza sul genere animale.

McCurry torna con immagini epocali, come i cammelli sull’orizzonte infuocato o gli scatti dedicati alla fauna migratoria, tra cui il celebre uccello dagli occhi rossi completamente sommerso dal petrolio. Le fotografie di McCurry faranno il giro del mondo e vinceranno nel 1992 per la quinta volta il World Press Photo.

Ancora oggi queste immagini sono pubblicate dalla stampa mondiale quando si affrontano temi legati alla conservazione del pianeta. Come avviene per tante altre immagini di McCurry, restano emblematiche, vere e proprie icone senza tempo.

Da allora McCurry ha instancabilmente raccontato storie di uomini, che incrociano inevitabilmente storie di animali, genere verso il quale nutre una forte empatia.

La mostra al Centro Saint-Bénin di Aosta si articola in un percorso espositivo in grado di lasciare il visitatore libero di muoversi in un’alternanza di immagini leggere o più profonde, perché possa assecondare la sua sensibilità e giocare liberamente su registri emotivi diversi.

Steve McCurry, esploratore del genere umano, offre un viaggio nella contiguità del pianeta animale; parla di sofferenza e dignità, di relazioni e di conseguenze, invitandoci a riflettere che non siamo soli al mondo e che tra gli esseri viventi c’è una profonda condivisione di quel mistero che è la vita.

L’immenso e meraviglioso archivio di Steve McCurry ha generato, inoltre, libri sui temi a lui più cari: le culture in via di estinzione; paesi come India, Afghanistan, Tibet, Italia; collezioni di ritratti, racconti su modi di vivere diversi e sentimenti universali; si è concentrato su buddismo e spiritualità, e infine ha dedicato un libro all’atto della lettura.

Dopo l’impegno del libro biografico, la cui autrice è la sorella di Steve, Bonnie McCurry Reum, è in lavorazione un volume interamente dedicato agli animali. Un progetto inedito in costante divenire, il cui fine è rendere omaggio alla condizione animale con una narrazione su piani diversi.

Scatti più drammatici, come quelli della Guerra del Golfo, si alterneranno a racconti poetici, interazioni con l’uomo, ritratti esilaranti di etnie lontane ma anche personaggi occidentali, e poi animali liberi e selvaggi, o che consentono la sopravvivenza umana, sfruttati per contrastare la miseria.

Un affresco variopinto per un tema tanto vasto quanto vicino al quotidiano di ciascuno, affrontato con la capacità universale di raccontare che solo Steve McCurry possiede.

Scrive in catalogo Daria Jorioz, storica dell’arte e dirigente della Struttura Attività espositive: La capacità di modificare il proprio registro espressivo rende Steve McCurry un autore di grande ampiezza iconografica, che ha saputo narrarci nel corso dei decenni la multiforme ricchezza delle genti del mondo, dall’Afghanistan all’India, dal Tibet alla Birmania, ma anche i conflitti e l’attualità più drammatica, come nel celeberrimo caso dei pozzi di petrolio incendiati in Kuwait nel 1991”.

La rassegna al Centro Saint-Bénin di Aosta è corredata da un catalogo bilingue italiano-francese, curato da Biba Giacchetti, con un testo critico di Daria Jorioz, in vendita in mostra al prezzo di 25 euro.

Inaugurazione: venerdì 3 maggio 2019 ore 17,30

Sede espositiva

Centro Saint-Bénin.

Via Festaz 27, Aosta.

Orari

Dal martedì alla domenica ore 10-13 e 14-18.

Chiuso il lunedì.

Ingresso

Intero 6 euro.

Ridotto 4 euro.

Gratuito per i minori di anni 18.

Abbonamento con la mostra Lucio Fontana. La sua ombra lunga, quelle tracce non cancellate al Museo Archeologico Regionale di Aosta dal 13 aprile al 22 settembre 2019: 10 euro intero, 6 euro ridotto.

Per informazioni

Struttura Attività espositive

Soprintendenza per i beni e le attività culturali

Assessorato Turismo, Sport, Commercio, Agricoltura e Beni culturali

Regione autonoma Valle d’Aosta

Tel. 0165.275937

[email protected]

Centro Saint-Bénin

Tel. 0165.272687