27 agosto > 6 settembre 2014

La 71. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, organizzata dalla Biennale di Venezia, si svolgerà al Lido di Venezia dal 27 agosto al 6 settembre 2014, diretta da Alberto Barbera.

La Mostra vuole favorire la conoscenza e la diffusione del cinema internazionale in tutte le sue forme di arte, di spettacolo e di industria, in uno spirito di libertà e di dialogo. La Mostra organizza retrospettive e omaggi a personalità di rilievo, come contributo a una migliore conoscenza della storia del cinema.

Intervento del Presidente della Biennale di Venezia
Paolo Baratta

Come per l’Arte e per l’Architettura, anche per il Cinema la Biennale si pone costantemente l’obiettivo non solo del buon funzionamento delle mostre, ma quello della loro collocazione internazionale.

La Mostra di Venezia è una “mostra internazionale” e deve mantenere una posizione di prestigio nel mondo anche nel tempo presente che vede il mercato interno del cinema diventare relativamente modesto nel contesto del mercato mondiale, nonostante il cinema italiano sappia farsi onore.

Punto principale della nostra strategia resta il mantenere alta la reputazione della Mostra, alla quale concorrono tre fattori fondamentali: 1) la storia, il primo festival del mondo narra ogni anno la storia della moltitudine di opere la cui memoria vive in quegli spazi, e di artisti che sono transitati e si sono accomodati sulle poltrone ove si accomodano, oggi, le delegazioni ospiti, nel primo palazzo del cinema dedicato a un festival, e tuttora sua sede principale; 2) la continuità di un modello fondato sull’autonomia e sul coraggio delle scelte, con cui il suo prestigio diviene prestigio delle opere che si proiettano; 3) le innovazioni con cui manifestiamo la nostra attenzione per quanto evolve nel mondo del cinema e con le quali assumiamo originali impegni specifici.

Queste le azioni svolte con assiduità:
a) La qualità delle strutture e delle dotazioni tecnologiche.
Annunciammo due anni fa, dopo le vicende del nuovo palazzo del cinema, un programma di rinnovamento delle strutture storiche che ci appariva persino più coerente e qualificante per la nostra strategia. Quest’anno puntualmente rinnoviamo interamente la Sala Darsena portando il nostro programma a un grado molto alto di compimento.
La Sala Darsena sarà aumentata nella capienza da 1300 posti a 1409, le dotazioni saranno all’avanguardia, tutti gli impianti saranno rinnovati.
La realizzazione di un collegamento interno con la Sala Grande consentirà in futuro una possibilità di uso congiunto, con le delegazioni che si potranno affacciare in ambedue le sale. Nasce di fatto il Nuovo Palazzo del Cinema con sale caratterizzate ambedue dalla configurazione in unica cavea, fatto singolare di Venezia che consente una partecipazione del pubblico in un unico spazio psicologico e visivo.
Con questo intervento, e dopo aver rinnovato integralmente la Sala Grande, le sale Pasinetti, Zorzi e Volpi, aver introdotto la Sala Casinò e aver attrezzato la Sala Conferenze Stampa per proiezioni pomeridiane e aver rinnovato interamente il PalaBiennale, la situazione delle sale del festival sarà la seguente: posti disponibili 5.165, dei quali il 90%, e cioè 4.665, totalmente rinnovati.

b) La cura e l’attenzione per la stampa in tutte le sue manifestazioni editoriali.
La stampa, abbiamo sempre ricordato, è il partner principale della Mostra: la stampa nazionale è vero portavoce dei film proiettati, mentre il carattere internazionale della mostra si misura anche e in particolare dal numero di rappresentanti della stampa estera che ci seguono fedelmente (gli accreditati furono lo scorso anno 1.854 per la stampa italiana e 1.119 per la stampa estera). Nell’ormai lontano 2000 riuscimmo a dotarci dell’edificio del Casinò, ove potemmo allestire una delle più belle ed efficienti sale stampa. Ora, con la Sala Darsena dedicata alle proiezioni stampa e dopo un ulteriore rinnovo degli spazi nel Casinò, completiamo il disegno.

c) Le condizioni di ospitalità per le delegazioni. Confermiamo un ancor più impegnativo accordo con alcuni dei principali alberghi di Venezia (Excelsior compreso) con il quale la Biennale acquisisce una consistente disponibilità di stanze da offrire alle delegazioni a prezzo stabilizzato, che risulta di fatto calmierato nelle giornate di punta.
In tal modo intendiamo correggere l’immagine di maggior costosità, e facciamo fronte alle instabilità e alle complessità che ci derivano anche dal secondo buco introdotto negli anni scorsi con la chiusura del “Des Bains”; confermiamo facilitazioni nei trasporti gratuiti per accreditati per la linea Darsena Casinò/San Zaccaria ogni 15 minuti dalle 7 di mattina alle 2 di notte.

d) Nel quadro generale dell’evoluzione del mercato interno, può sembrare persino ardito sviluppare un mercato del cinema a fianco della Mostra; sviluppare un mercato non è creare un evento; comporta un progressivo succedersi di conferme sulla presenza di operatori soddisfatti, che richiamano altri operatori, mentre si vanno gradualmente definendo la fascia e le destinazioni geografiche prevalenti che concorrono a qualificarlo.
I risultati di questo investimento sono confortanti, con 250 distributori di primaria importanza, da 58 Paesi. La continuità è la sola strategia sensata, anche qui ogni anno si aggiunge qualche novità.

e) Affiancare alla selezione in concorso e a quella fuori concorso la sezione “Orizzonti” rappresenta un impegno preciso che qualifica la Mostra come mostra di ricerca. Introdurre giurie, premi, ecc. per questa sezione, vuole rappresentare uno sforzo per favorire il prestigio, la popolarità, la diffusione della conoscenza anche dei film in essa presenti.

f) La creazione di Biennale College ha interessato anche il Settore Cinema. Siamo alla terza esperienza di un’iniziativa che, nella sua completezza, non ha pari in nessun altro Festival. La partecipazione internazionale alla selezione, il lavoro congiunto assistito da esperti, la scelta finale di tre film da finanziare, la loro realizzazione nei tempi previsti per la presentazione alla Mostra, potevano sembrare percorso ardito. Tre anni: tre conferme di risultati di qualità e un modello di formazione e promozione che offriamo come possibile esempio da seguire.

g) Il restauro di film del passato corona la nostra attività, necessario complemento di una istituzione culturale e di ricerca. Quest’anno saranno ben 21 i film di Venezia Classici. La giuria di giovani studiosi sarà quest’anno guidata da Giuliano Montaldo che ringraziamo sentitamente.

La competizione internazionale tra festival si va facendo sempre più forte anche a seguito delle modificazioni profonde nella geografia dei mercati per i film, fenomeno che non mancherà di avere significative ripercussioni, come già da tempo avvertiamo. In questo contesto fa piacere leggere quanto scritto da un importante sito web specializzato statunitense. Analizzando quello che accade nella seconda metà dell’anno, venivano enucleati i cinque principali festival del mondo della stagione autunnale, divisi in due categorie per importanza relativa. La Mostra di Venezia veniva annoverata nella terna più alta, e, voglio richiamare, risultava il solo festival di tutto l’elenco che si svolge fuori dal continente americano nella stagione che conduce agli ambiti premi dei mesi successivi. Non è certo una posizione di rendita ma una che richiede assiduo e costante impegno, che non faremo mancare, consci anche di dover dare il massimo impegno a fronte dell’imprescindibile supporto del Mibact, e quindi delle risorse pubbliche a questa Mostra destinate.

Paolo Baratta

www.labiennale.org/it/cinema/71-mostra/