Rio San Martino dal 5 al 21 novembre 2010

Per secoli il radicchio è stato il cibo della povera gente. Ad un certo punto questa comunissima cicoria spontanea delle nostre campagne, quasi per incanto, si trasformo’ nel piu’ pregiato e ricercato degli ortaggi che crescono nella fredda stagione. Quando è avvenuto questo miglioramento? Qual’è il segreto di questa trasformazione? A tali domande in molti hanno cercato di rispondere ma con relativo attendibile risultato. Da un libretto dell’Agricolo, Almanacco per il 1862, della seconda metà dell’800 e dedicato alle operazioni necessarie alla cura dell’orto nei vari mesi dell’anno, le prime notizie certe sul radicchio rosso. A pag. 72 de L’Agricolo, sta scritto che fra i vari lavori del mese di dicembre “….si rincalzano i cavoli ed i broccoli, s’imbiancano, nella terra coperta di foglie secche, i radicchi bianchi e rossi”.

Il fiore d’inverno

Nel rigore dell’inverno nasce, come per magia, il prodotto più caratteristico e noto della campagna trevigiana, il radicchio. Tra Treviso, Castelfranco e Scorzè, principali poli di produzione delle cicorie trevigiane, si estende una verde campagna puntellata da importanti segni lasciati dalla storia e dall’arte, lungo l’alto corso del fiume Sile.

Il Radicchio Rosso di Treviso

Passata la grande calura estiva, nei campi, le verdi foglie del radicchio vengono dolcemente raggruppate e legate per permettere che il cuore, “al buio”, sviluppi nuove foglie che, a partire dal mese di settembre, si mostreranno di colore rosso intenso. Toilettato, lavato, il Radicchio rosso di Treviso si presenta di buona croccantezza, moderatamente amaro, adatto a molteplici usi, sia cotto che crudo. A novembre, dopo che la campagna abbia “subito” almeno due brinate, è il tempo di raccogliere il Radicchio rosso di Treviso. Il padre di tutti i radicchi del Veneto non è però ancora pronto per raggiungere le tavole dei suoi innumerevoli estimatori. Sarà l’acqua di risorgiva e la mano esperta dei produttori a consentirgli di esprimere tutta la sua bellezza, la sua croccantezza, il suo gusto inconfondibile, la gioia dei palati più raffinati.

Arte, storia, cultura e i piaceri della tavola …

Arte, storia, cultura e i piaceri della tavola lungo la “Strada del radicchio “, il re della cucina, la magia dell’inverno. Da Treviso a Castelfranco, lungo il corso del Sile e’ un susseguirsi di scorsi paesaggistici con l’Oasi naturalistica di Cervara a Santa Cristina di Quinto con l’antico mulino e i sentieri nel verde per giungere nell’area delle risorgive a Casacorba di Vedelago dove il Sile nasce dal terreno dei “fontanassi”. E non mancano le testimonianze dell’architettura veneta: villa Lattes a Istrana, la Rotonda a Badoere (emiciclo porticato che circonda la piazza del paese), villa Corner a Cavasagra, i centri storici delle due citta’ che danno i nomi ai radicchi, Castelfranco e Treviso. La citta’ del Giorgione circondata dalle antiche mura del XIII secolo con bei palazzi e il Duomo che conserva la pala del Giorgione; il capoluogo della Marca con la piazza dei Signori, il palazzo dei Trecento, i buranelli e la pescheria, il Duomo, S. Nicolo e S. Francesco e l’area dell’ex ospedale S. Leonardo ora sede universitaria. Poi le ville lungo il Terraglio la strada da Treviso a Venezia. E le zone di maggior produzione da Casier a Quinto, da Preganziol a Zero Branco (con Villa Guidini, sede del Consorzio di tutela, 0422/486073 ), Scorze’, Trebaseleghe, Noale e Mirano per visitare i centri e le aziende per conoscere da vicino “il fiore che si mangia”.

La Strada del Radicchio è un progetto sviluppato attraverso tre percorsi tematici disposti in senso Est-Ovest

L’area di produzione del Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Veneto è sicuramente una delle più ricche di beni storici e paesaggistici dell’intera pianura veneta e, probabilmente, dell’intera pianura padana. Ciò è dovuto sia alle sue peculiarità ambientali sia, ancor più, alle vicissitudini storiche che l’hanno interessata e che hanno lasciato tracce più o meno importanti nel paesaggio e nell’assetto territoriale. Riguardo agli aspetti ambientali va in primo luogo citato il Sile che è il più lungo fiume di risorgiva d’Europa. La sua importanza naturalistica ha indotto la Regione Veneto ad istituirvi un Parco Regionale a testimonianza della sua rilevanza non solo nazionale. Il Sile oltre all’indubbio valore naturalistico, è ricchissimo di testimonianze storiche e culturali quali ad esempio i numerosi mulini, gli attracchi per le imbarcazioni, le alzaie lungo le sponde che un tempo servivano al transito dei buoi che trainavano le imbarcazioni (i tradizionali “burci”) controcorrente, le splendide ville sorte lungo le sue sponde, e, più di recente, le industrie molitorie che costituiscono importanti testimonianze dell’archeologia industriale.
Oltre al Sile, dal punto di vista naturalistico non vanno dimenticati altri numerosi corsi d’acqua minori né alcune interessanti zone di risorgiva quali le Fontane Bianche in località Lancenigo di Villorba, o le sorgenti della Storga, nei pressi dell’ex ospedale psichiatrico a Nord di Treviso. Va anche ricordato che, lo stesso fiume Piave, delimita ad Est l’area di produzione.
Infine, sempre per quanto riguarda le zone umide, pur essendo praticamente scomparse le paludi che un tempo occupavano una parte importante della bassa pianura (se si eccettuano alcuni relitti posti lungo il Sile), l’abbandono dell’attività estrattiva in alcune cave di argilla ha consentito di ricreare ambienti simili dal punto di vista naturalistico (ad esempio a Noale, Salzano e Martellago) la cui importanza ha indotto la Regione Veneto ad inserirle nel Parco Regionale.
Come osservato, la peculiarità del territorio in esame deriva, in notevole misura, dagli interventi che l’uomo ha realizzato nel tempo che, stratificandosi, hanno concorso a determinare il paesaggio attuale.
La più antica testimonianza archeologica ancora visibile nel territorio è, probabilmente, costituita dalle Motte di Castello di Godego, una struttura fortificata risalente forse all’età del bronzo.

Il primo “La civiltà dell’acqua da Treviso a Castelfranco Veneto”: posto più a Nord, segue il tracciato del Sile idealmente da Treviso (o più propriamente da Casier) alle sorgenti, per poi proseguire verso Castelfranco in un’area ove è presente una fitta rete irrigua di origine medioevale. Si tratta quindi di un tratto dalla forte valenza ambientale e storico-culturale il cui elemento centrale può essere identificato con l’acqua.

Il secondo “Le terre del radicchio di Treviso”: attraversa l’area di maggiore diffusione della produzione e, partendo da Casier e Preganziol, i comuni dove storicamente si è sviluppata la coltivazione del radicchio, congiunge i comuni di Zero Branco, Scorzè e Trebaseleghe.

Il terzo “La campagna veneta dall’epoca romana alla Serenissima”, posto a Sud, infine, è delimitato nella sua parte più meridionale dal decumano del graticolato romano e comprende ad Ovest l’antica via Aurelia e ad Est un tratto del Terraglio.

Programma 29ª Festa del Radicchio Rosso di Treviso IGP
Rio San Martino dal 5 al 21 novembre 2010

Venerdì 5 Gli Amici del Radicchio in collaborazione con IN’S MERCATO presentano I CUGINI DI CAMPAGNA in Concerto – Ingresso libero
Sabato 6 Esibizione di Ginnastica Artistica in collaborazione con l’associazione NOI di Cappella di Scorzé
Si balla con l’orchestra CHECCO E B.BAND
Domenica 7 29ª Mostra del Radicchio Rosso di Treviso, 19ª Mostra del Prodotto Ortofrutticolo “Ecocompatibile e Biologico”, 11ª Mostra della Patata Dolce Americana
Giornata Cuore Rosso: 9ª Sfilata di Ferrari da strada
Gara Regionale di Bocce per Cat. B-A / C-D, 18° Trofeo Radicchio d’Oro
Dimostrazione di Salto Ostacoli e Carosello a Cavallo a cura della Scuderia IPPOGRIFO
Spettacolo folcloristico con banda austriaca
Si balla con l’orchestra MARCO E IL CLAN
Durante tutta la giornata “Giocando sull’aia”, giochi all’aperto a cura dei gruppi parrocchiali.
Mercoledì 10 Gala di San Martino, cena a tema in collaborazione con l’istituto alberghiero Maffioli di Castelfranco (su prenotazione).
Serata della Pizza Speciale al Radicchio. Nella serata saranno aperte l’enoteca, la birreria e la paninoteca.
Giovedì 11 Giorno di San Martino, Festa degli Anziani e dei Bambini della Scuola Elementare
Pranzo per Anziani, Gruppi di Famiglie e Bambini della Scuola Elementare
Spettacolo di intrattenimento per i bambini
Si balla con l’orchestra ROSSELLA FERRARI E I CASANOVA
Venerdì 12 3° Concorso Musicale RADICCHIO LIVE MUSIC FESTIVAL. Ospite il gruppo “Fronte del Vasco”
Sabato 13 Esibizione del coro dei bambini di Scorzè
Si balla con l’orchestra D’ISTINTI BEAT
Domenica 14 Giornata della Solidarietà e del Ringraziamento, 22ª Mostra del Kiwi, 14ª Mostra del Radicchio Rosso di Treviso
1° Radicchio Rosso Run, gara podistica non competitiva.
1° Raduno di Alfa Romeo e auto della Polizia di Stato
S. Messa sotto lo Stand
Taglio della TORTA GIGANTE
5ª edizione del RADICCHIO TROPHY gara non competitiva di Apecar

Gara Nazionale di Tiro alla Fune “7° Trofeo Scattolin Luigi”
Esibizione degli Sbandieratori e Tamburini della Dama Castellana di Conegliano (TV)

Si balla con l’orchestra SELENA VALLE
Durante tutta la giornata sarà proposta una rievocazione di “Antichi Mestieri e Vita Rurale”

Lunedì 15 Si balla con l’orchestra LARA E MARA VENEZIA
Chiusura Pesca di Beneficenza, con estrazione finale di una NISSAN PIXO
Venerdì 19 La Strada del Radicchio Incontra … I prodotti tipici Regionali – Rassegna Enogastronomica.
Sabato 20 La Strada del Radicchio Incontra … I prodotti tipici Regionali – Rassegna Enogastronomica.
Domenica 21 La Strada del Radicchio Incontra … I prodotti tipici Regionali – Rassegna Enogastronomica.
6ª Corsa Campestre Per le Vie del Radicchio
3° Concorso Gastronomico PREMIO SAN MARTINO “Il Radicchio Rosso di Treviso e i prodotti tipici del Veneto in cucina”.
Presentazione delle sculture vegetali di Beppo Tonon.
Gara non competitiva di minicross, motocross e quad
Si balla con l’orchestra I SABIA
Dal 5 al 15 novembre saranno funzionanti la Cucina con le specialità al Radicchio, la Pizzeria con le pizze al Radicchio, il Bar, la Bruschetteria, l’Enoteca e la Birreria con la Birra al Radicchio
Dal 19 al 21 novembre saranno proposti abbinamenti tra il radicchio ed i prodotti tipici Regionali, le Pizze al radicchio, saranno attivi inoltre il Bar, la Bruschetteria, l’Enoteca e la Birreria con la Birra al Radicchio.