Straordinario appuntamento con la grande Arte e con la Storia dal 16 aprile, a Padova: Guariento, gli Angeli e la magnifica Padova del Trecento

Dal 16 aprile al 31 luglio, a Padova “Guariento e la Padova Carrarese”, progetto – evento, comprendente mostre ed itinerari, promosso ed organizzato dal Comune di Padova – Assessorato alla Cultura e Civici Musei e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

Fulcro dell’evento è la mostra sul Guariento allestita nel rinnovato Palazzo del Monte, sede espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Quella che molti pensavano fosse una “mostra impossibile” è invece realtà: tutte le principali opere del grande Maestro degli Angeli, di colui che, dopo Giotto, è stato il più grande interprete della pittura del Trecento a Padova, saranno riunite nella grande esposizione.
Decine di preziosissime tavole e affreschi staccati documenteranno finalmente la grandezza assoluta di un artista che ha saputo precorrere l’eleganza del gotico internazionale. I meravigliosi Angeli, Arcangeli, Cherubini del Guariento saranno affiancati alle altre mirabili opere a tema sacro e profano del Maestro. Accanto ai capolavori del Guariento, la mostra propone opere di Giotto, Pietro e Giuliano da Rimini, Vitale da Bologna, Paolo e Lorenzo Veneziano, Giusto Menabuoi, Altichiero, Vivarini, Nicolò di Pietro, Giambono.
Tutto a comporre un racconto che prima d’ora non era mai stato proposto al pubblico e che, per rarità, preziosità e qualità delle opere esposte, potrà difficilmente esserlo una seconda volta.

La grande monografia sul Guariento allestita a Palazzo del Monte è l’epicentro di una più ampia esposizione che indaga, per la prima volta in modo compito, la “Padova Carrarese”. La mostra si dipana in diverse sedi espositive: i Civici Musei agli Eremitani, Palazzo Zuckermann, il Museo Diocesano e la Casa del Petrarca ad Arquà. In quest’ultima è allestito un approfondimento sul Poeta e i suoi anni padovani.
Con quella di Arquà sono ben 10 le sezioni della grande mostra. Indagano a tutto tomdo le figure dei Signori trecenteschi di Padova nonché di diversi aspetti della vita di corte e cittadina nel “Secolo d’oro” di Padova: la letteratura, i libri, la musica, la scienza, la scultura, le arti applicate (oreficeria, ceramiche, avori, mobili) la monetazione e persino la moda.
Idealmente la grande mostra si allarga poi ad un itinerario entro ciò (ed è davvero molto) che tutt’ora si può ammirare della Padova Carrarese.

Altri angeli, stavolta contemporanei, attendono il visitatore nel Museo Diocesano. Sono quelli di Omar Galliani proposti nella mostra “Il Codice degli Angeli” allestita nella magnifica scenografia del Salone dei Vescovi. Nella suggestione di un dialogo tra le “presenze” contemporanee di Galliani e la sequenza di figure affrescate sulle pareti dell’antica, immensa sala delle udienze, lo stesso Guariento viene evocato con una citazione a punta di grafite.