Per la sua “prima volta” nel contemporaneo, l’Hermitage sceglie Venezia, l’Università Ca’ Foscari e la Biennale. Il grande museo russo, già più volte presente in Italia con opere delle sue celeberrime e vastissime collezioni d’arte antica e moderna, ha scelto l’occasione della 54. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia (di cui è evento collaterale) per farsi conoscere in Italia anche come protagonista del contemporaneo. Lo fa con una monografica dedicata a Dmitri Alexandrovich Prigov (1940-2007), uno dei maggiori, probabilmente il più originale, dei concettualisti russi.

Per questa sua importante vetrina l’Hermitage ha scelto un partner italiano del tutto particolare, l’Università Ca’ Foscari, istituzione dove è attivo il Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia, recentemente inaugurato alla presenza di Svetlana Medvedeva, consorte del Presidente della Federazione Russa.

Sarà proprio Ca’ Foscari Esposizioni, il magnifico spazio espositivo ospitato dalla storica sede sul Canal Grande dell’Ateneo veneziano, ad accogliere, dal primo giugno al 15 ottobre, la mostra prodotta dall’Hermitage. Va sottolineato come il museo pietroburghese, in questo caso, non sia presente come semplice prestatore di capolavori ma come ideatore e diretto produttore dell’esposizione, la prima ad essere organizzata sull’artista russo dopo che nel 2010 il Museo statale Hermitage ha accolto la donazione del corpus principale dell’opera di Prigov dalla Fondazione Dmitri Prigov. Questa collezione unica è ora oggetto di ricerche scientifiche da parte di un team composto di Dipartamento di Arte contemporanea del Museo statale Hermitage e dal CSAR Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari Venezia all’intero del quale viene anche inaugurato il Laboratorio permanete dedicato all’opera di Prigov.

La mostra comprenderà disegni e oggetti concettuali di Prigov, molti dei quali inediti. Installazioni spaziale saranno realizzate per la prima volta in sale espositive seguendo gli schizzi preparatori dell’artista. Questo lavoro sarà realizzato dal curatore Dimitri Ozerkov sotto la supervisione della Fondazione Dmitri Prigov. Nelle sale restanti verranno proiettati video sulle performance poetiche di Prigov. La totalità dei lavori rappresenterà il mondo unico di Dmitri Prigov, in una forma polilinguistica di Gesamtkunstwerk costituita da oggetti, immagini, luci e suoni.

“La lingua è l’oggetto principale dell’arte di Prigov”, afferma Silvia Burini che per parte italiana coordina il progetto. Secondo Dimitri Ozerkov è il mezzo artistico a cui egli ricorre per trattare la nascita e lo sviluppo di oggetti come phenomenae. Per lui, la lingua è un veicolo egoista, fragile, trasparente e internazionale, per mantenere e trasmettere la molteplicità di significati. L’esposizione rappresenterà il modo in cui la lingua esiste nel tempo e nello spazio secondo Prigov. Le parole e le costruzioni di parole create dai mortali esseri umani sopravvivono a questi, e tendono verso l’eternità. Diventano oggetti e creature (Uova, Bestiari) che si attraggono e si respingono a vicenda. Al primo sguardo l’artista può apparire un manipolatore di testi, ma ben presto diventa chiaro che lui, così come il resto dell’umanità, è stato manipolato, attraverso i secoli, dal potere della lingua.

La mostra, curata da Dimitri Ozerkov (direttore di Dipartimento di Arte contemporanea del Museo statale Hermitage), è organizzata dall’Hermitage in collaborazione con Il Centro di Alti Studi sulla Cultura e le Arti della Russia CSAR dell’Università Ca’ Foscari, con la Fondazione Dmitri Prigov e con Barbarian Art Gallery by Natasha Akhmerova. Il catalogo illustrato, redatto appositamente per l’esposizione, includerà una prefazione del Prof. Mikhail Piotrovsky, direttore del Museo statale Hermitage, e saggi di Dimitri Ozerkov, Silvia Burini, Elizaveta Butakova, del compositore Vladimir Martynov e del teorico Mikhail Iampolski.

La mostra è allestita con il supporto di OMA nell’ambito della collaborazione tra OMA ed Hermitage. Lo studio di architettura e urbanistica OMA è stato fondato nel 1975 da Rem Koolhaas, Elia and Zoe Zenghelis and Madelon Vriesendorp.

Informazioni utili:
apertura al pubblico: tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 10 alle 18
Ingresso gratuito