Dal 7 dicembre al 18 gennaio si svolge a Jesolo (Venezia) in Piazza Marconi la settima edizione di “Sand Nativity – Presepe di Sabbia”, organizzata dall’amministrazione comunale. Sotto la direzione artistica di Richard Varano (Usa), l’edizione di quest’anno propone otto opere realizzate da scultori di fama internazionale con 850 tonnellate di sabbia su un’area espositiva di 360 mq di area espositiva. L’ingresso sarà libero ma i visitatori potranno contribuire con le loro offerte a due progetti umanitari sostenuti da due sacerdoti missionari: la costruzione di un ponte tibetano, distrutto da un inondazione, per collegare due città che si trovano in due Stati dell’America Latina, El Salvador e Honduras, in modo che la popolazione locale possa raggiungere la scuola, la chiesa e svolgere attività sociali; l’altro progetto riguarda la costruzione di un mulino per la produzione e trasformazione della manioca nello Stato di Bahia in Brasile.

L’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona ha rivolto parole di plauso all’iniziativa del comune di Jesolo e alle sue finalità. Nell’esprimere il suo apprezzamento De Bona ha messo in risalto l’importanza che i missionari hanno avuto e continuano ad avere per le nostre comunità all’estero e non solo. “I missionari italiani – ha detto – si sono resi indispensabili da un lato per l’aiuto ai nostri emigrati, dall’altro nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, degli emarginati, dei malati dei vari continenti”. A questo proposito, De Bona ha reso noto che l’associazione Luci nel mondo onlus ha da poco realizzato per conto della Regione una pubblicazione con i nomi e indirizzi dei 3471 missionari delle nove diocesi del Veneto che stanno prestando la loro opera in Asia, America Latina, Africa ed Europa. “I missionari veneti sono la metà di tutti i missionari italiani in giro per il mondo – conclude De Bona – ed è una realtà che ho accostato con profonda ammirazione”.