Premiato e festeggiato dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Alfredo Zavanone con i suoi sessant’anni di giornalismo è il “Decano dei Giornalisti della Lombardia”, in quanto è tra i primi iscritti all’Ordine dei Giornalisti (allora “Associazione Nazionale dei Giornalisti”), come conferma la tessera datata luglio 1946. Piemontese di nascita, ma da anni residente in provincia di Pavia, Alfredo Zavanone è uno tra i più famosi cronisti dell’epoca.

Ha lavorato per l’Istituto di Tecnica Agraria di Roma, ha collaborato con “Il Candido”, “L’Europeo”, la “Tribuna” e tante altre illustri testate giornalistiche. E’ stato nominato “Segretario del Coordinamento per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale” e si è occupato dei corsi internazionali sul riso, promossi dal “Ministero degli Affari Esteri” in favore dei paesi emergenti dell’Africa e dell’Asia.
Giornalista e documentarista ha firmato molti documentari e ha realizzato servizi per i cinegiornali dell’epoca, tra cui la “Settimana Incom”, diretta da Sandro Pallavicini.

Nell’anno sotto il segno del cinquantenario di “Carosello”, dobbiamo ricordare che anche lui ha contribuito alla realizzazione di quello che era il primo programma pubblicitario televisivo. Molti di voi ricorderanno “Carosello” e i suoi personaggi: da Capitan Salomone, il panciuto pirata e il suo nostromo Mano di Fata, con tanto di uncino al posto della mano, che ogni volta ripeteva: “Capitano lo possiamo torturare?”. “Ma cosa vuoi torturare! Porta pazienza, so ben io come fargli aprire bocca. Basta offrirgli un’amarena Fabbri”. Questo e tanti altri simpatici spot hanno accompagnato la nascita della televisione e della pubblicità di “Carosello”, come quelli della pasta Agnesi, e della Barilla.
Abbiamo sorriso con la pubblicità dei formaggi dell’Invernizzi e della Galbani, i dadi della Star, i dolci della Ferrero, Mellin, Pavesi, Perugina, con la Lavazza, la Simmenthal e i tanti simpatici personaggi che ruotavano attorno al mondo della TV. A lato, Alfredo Zavanone con Fulvia Colombo la prima annunciatrice della RAI TV.

Giornalista del settore alimentare e turistico ha scritto alcuni libri dedicati al mondo del riso.
Ricordiamo: “Sua Maestà il Riso”, Atesa Editrice, per il Comitato Italiano di Coordinamento, e scritto per l’Anno Internazionale del Riso decretato dalla FAO (Organizzazione Alimentare Mondiale). Il volume è stato presentato in Italia, Europa, e alla Fiera Mondiale del Libro che si è svolta a Rio de Janeiro (Brasile), dove l’Italia era ospite d’onore con i suoi 200 migliori volumi italiani di gastronomia e alimentazione. “L’Anno Mondiale del Riso – Il Riso, Patrimonio dell’Umanità“. Così è stato definito dalle Nazioni Unite che hanno decretato il 2004/2005 l’Anno Internazionale del Riso e dalla FAO che vogliono ricordare quanto importante sia questo cereale collocato tra i primi posti nella scala alimentare mondiale e, ancora oggi, base principale dell’alimentazione di oltre metà della popolazione del nostro Pianeta.
Le “Terre del Riso” sono quindi protagoniste nel campo dell’alimentazione, ma anche un punto di riflessione per la Comunità Internazionale. L’ inquinamento dell’intero pianeta, l’indispensabile equilibrio con le risorse idriche e la fame nel mondo sono i principali temi da affrontare proprio perché sono un patrimonio dell’umanità da difendere, proteggere.

Il Volume di Alfredo Zavanone offre al lettore una tavolozza di colori e sapori mettendo in evidenza la storia del riso e della sua diffusione, ma senza tralasciare aneddoti, usi, tradizioni e curiosità. Stuzzichevoli approcci gastronomici sono affidati al “Ricettario”, 138 modi per assaporare la cucina con il riso, ad opera di grandi Chef tra cui il celebre “Pinocchio” di Borgomanero (NO); l’Avv. Giovanni Goria (Asti) dell’Accademia della Cucina del Piemonte; i celebri Chef degli omonimi “Gualtiero Marchesi” di Bellavista d’Erbusco (BS) e del “Vissani” di Baschi (TR).

Ed ecco i consigli di due grandi Chef, Gualtiero Marchesi e Gianfranco Vissani, tratti dal volume, seppure in forma ridotta alle sole dosi, ma basterà curiosare tra le pagine del libro, seguire i loro consigli per improvvisarsi chef e chissà: magari seguire le loro orme di Grandi della cucina Italiana!

Ristorante “Gualtiero Marchesi” – Loc. Bellavista, Erbusco (MI). Chef Gualtiero Marchesi.

Risotto alla milanese

Ingredienti per 4 persone:
300 – 350 gr. di riso superfino Arborio
90 gr. di burro
50 gr. di midollo di bue
mezza cipolla
mezzo bicchiere di vini bianco o rosso
brodo ridotto di manzo o di manzo e gallina
50 gr. di grana grattuggiato
una bustina di zafferano

Ristorante “Vissani” – Baschi (Terni). Chef Gianfranco Vissani

Risotto al nero di seppia rivestito di pomodoro, in quazzetto d’aglio fresco con julienne di seppia cruda e cipollotto verde

Ingredienti per 6 persone:
300 gr. di riso Vialone Nano
10 gr. di nero di seppia
200 gr. di aglio fresco
200 gr. di pomodoro
80 gr. di seppia
50 gr. di cipollotto
30 gr. di scalogno
5 dl. di brodo di pesce
peperoncino
olio extravergine d’oliva
sale

di Alexander Màscàl, fotoreporter e scrittrice di turismo