Festa in casa di Papillon per il 50° numero del periodico di sopravvivenza enogastronomica fondato e diretto da Paolo Massobrio. Quindici anni di vita per quello che è ritenuto un vero e proprio caso editoriale da cui è nata un’associazione di consumatori, il Club di Papillon, con 50 sedi e 6.000 iscritti in tutta Italia.

Quindici anni scanditi dunque da racconti, interviste, inchieste, scoperte, legate ad un’Italia del gusto che è cresciuta ed è cambiata, pur mantenendo ben salde le radici con le sue tradizioni alimentari.

E da qui è partito tutto. Da un forte legame con la terra. Numero dopo numero, Massobrio e i suoi collaboratori hanno descritto i luoghi del gusto, gli incontri con gli artigiani d’eccellenza del nostro Paese o con i personaggi che hanno fatto la storia dell’enogastronomia in Italia, i vini e i ristoranti che hanno provato e che, attraverso un lavoro di attenta critica, hanno meritato giudizi positivi o negativi.

Il 50° numero di Papillon acquistabile anche on line su www.clubpapillon.it, ripercorre, nelle pagine iniziali, tutto questo, con un tributo di diciassette storici collaboratori dedicato alle cose più buone scoperte lungo la penisola durante questi anni.

“Il sottotitolo a Papillon di giornale di sopravvivenza gastronomica – racconta Paolo Massobrio – fu di Edoardo Raspelli, che è anche l’inventore dei faccini neri e contenti e se vogliamo della critica enogastronomica in Italia”. “Abbiamo voluto creare un periodico di pura critica enogastronomica – prosegue Massobrio – che stranamente è riuscito a stare sul mercato dando poi l’avvio ad un’attività editoriale che oggi sforna titoli come Il Golosario, guida alle cose buone d’Italia e le GuideCriticheGolose a Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta e Lombardia”.

A compendio di Papillon c’è poi un sito, www.clubpapillon.it, dove ogni giorno, fra le altre cose, appare la preziosa rassegna stampa sul mondo del mangiarbere (“La Notizia e Il Vino del Giorno”, commentata da Paolo Massobrio).

Arricchiscono questa edizione speciale di 200 pagine un servizio dedicato alla pizza (come fare la pizza in casa con i consigli di Giovanna Ruo Berchera e di Gennaro Esposito; la pizza vista dai dietologi Primo Vercilli e Giorgio Calabrese; il galateo della pizza a cura di Barbara Ronchi della Rocca), uno sui vini con i suggerimenti su come imbottigliare il vino tra le mura domestiche e l’inchiesta dedicata alla tradizione con Corrado Barberis, Marisa Laurito, Massimo Bottura, Miti Vigliero e lo storico della filosofia Tullio Gregory.

E poi ancora le consuete segnalazioni di ristoranti e produttori di cose buone da tutta Italia, giudicati con i faccini più o meno sorridenti e le rubriche dedicate all’olio, al bon ton a tavola, ai libri e ai viaggi con tre speciali alla scoperta dei bistrot parigini, dell’enogastronomia londinese e dei produttori di Siena.