Iginio Massari è un nome che non ha bisogno di presentazioni, il grande Maestro dei pasticceri italiani e non solo, che tutto il mondo ci invidia.

Vogliamo darvi una sua ricetta speciale, di un dolce della tradizione culinaria bresciana a base di pesche. La persicata è un dolce semplice della tradizione, riscoperto anche grazie alla sua presenza nelle vetrine delle pasticcerie Iginio Massari, che lo ha fatto conoscere anche fuori dalla città bresciana. Si tratta di una sorta di conserva di frutta solida, preparata per portare il profumo delle pesche di fine stagione anche in inverno.

La persicata deve il suo nome a “persech”, parola dialettale bresciana per indicare la pesca: questo dolce esisteva già nell’ottocento e pare che D’Annunzio ne fosse tanto goloso da interrompere i suoi leggendari digiuni solo con qualche assaggio di persicata. Dolce come una caramella, originariamente si preparava solo con le dolci pesche bianche di Collebeato.

La pesca di Collebeato è così amata che ogni anno a luglio la Pro Loco di Collebeato organizza la “Festa dei Pèrséch“. Un fitto cartellone allieta il pubblico per 10 giorni di eventi tra musica, stand gastronomici, animazioni e giochi per bambini. Imperdibile la sfilata del carro delle pesche accompagnata da tamburi e percussioni della banda del paese.

Si prepara in estate dunque, e si consuma il resto dell’anno, in particolare nel periodo natalizio. Non resta che preparare la dolce  persicata e gustarla, come dice Iginio Massari: «Oro colato da mettere in bocca».

  • 1000 gr pesche di pasta bianca
  • 950 gr zucchero
  • 15 gr pectina
  • 50 gr zucchero
  • 100 gr acqua
  • 4 gr acido citrico in soluzione

La ricetta della persicata

A illustrare il procedimento per realizzare la persicata è stato Iginio Massari in persona, con un post su Instagram di qualche anno fa. Riportiamo.
In una pentola portate l’acqua a ebollizione e scottate le pesche mature già private del nocciolo. Mescolate le pesche con la prima parte di zucchero in una bacinella e riponete poi il composto in frigorifero”.

Iginio Massari prosegue: “Dopo tre ore, mescolate e cuocete il composto in un tegame antiaderente fino alla prima ebollizione. Mescolate la seconda parte di zucchero con la pectina a secco e versatevi l’acqua. Mescolate con un minipimer e aggiungete al composto in ebollizione. Verso la fine della cottura unite la soluzione di pectina e completate la cottura a 68° gradi, quindi incorporate la soluzione di acido citrico”.