Tra pochi mesi potrebbe essere permesso ai viticoltori europei (come già è ammesso per produttori americani, sudafricani e sudamericani) di invecchiare il vino per così dire artificialmente, ovvero con la tecnica del truciolato.
Serve a conferire ai vini quel sapore morbido e aromatico di “barrique”, dato usualmente dall’invecchiamento in botti di rovere.
L’Europa ha presentato la richiesta all’Organizzazione mondiale per il commercio (Wto). Da alcuni mesi la questione è discussa dagli esperti dei 25 stati membri e della Commissione Ue per evitare ai produttori europei quella che di fatto viene considerata una concorrenza sleale.

Ogni stato membro potrà decidere in quale categoria di prodotti autorizzare il truciolato come tecnica di invecchiamento. L’Italia ha indicato che sarà ammessa solo nei vini da tavola mentre sarà vietata per i DOC e DOCG.
È stato inoltre accettato che tale pratica non venga dichiarata in etichetta. Di contro, sarà vietato riportare in etichetta “invecchiato in barrique” per i vini soggetti alla pratica enologica del truciolato.

E le polemiche sono più che mai accese.