Dal 15 giugno tutte le confezioni di passata di pomodoro dovranno obbligatoriamente indicare zona effettiva e nazionalità della coltivazione. In questo modo si potrà scongiurare definitivamente il rischio che vengano spacciati per “passata di pomodoro italiana” prodotti provenienti da altri paesi, in particolare dalla Cina o dal altri grandi stati produttori.

Come per il pollame anche per la passata di pomodoro sarà ora obbligatorio indicare in etichetta la provenienza, secondo quanto prevede finalmente il decreto interministeriale firmato dagli ex ministri Alemanno e Scajola, per impedire di spacciare come Made in Italy gli oltre 100 milioni di chili di pomodoro conservato arrivato in Italia dalla Cina nel 2005.

Con la nuova normativa – sottolinea la Coldiretti – si stringono le maglie della legislazione a tutela del mercato nei confronti di truffe, contraffazioni ma anche da problemi per la salute perchè si tratta di un prodotto trasportato per migliaia di chilometri da un paese con regole sanitarie profondamente diverse da quelle nazionali. Ora tutti i derivati del pomodoro ottenuti dalla diluizione del concentrato di minore qualità e provenienti dall’estero – sostiene la Coldiretti – potranno essere posti in vendita sul mercato nazionale solo con denominazioni differenti e con l’indicazione dello stato di origine, tali da non creare confusione con la vera passata di pomodoro Made in Italy.