Otto italiani su dieci trascorreranno il giorno di Pasqua a casa con parenti e amici portando in tavola i sapori tipici della tradizione che non riguardano solo uova di cioccolato e colombe, ma soprattutto tanti piatti tipici regionali che si tramandano da generazioni.

E’ quanto stima la Coldiretti , nel sottolineare che il menu casalingo comporta una spesa media di circa 22 euro a persona. Ed è proprio tra molte mura domestiche che – sottolinea la Coldiretti – si svolge il tradizionale rito della preparazione e del consumo di specialità alimentari caratteristiche della Pasqua e destinate spesso a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno. In occasione delle festivita’ di Pasqua – precisa la Coldiretti – si consuma quasi la metà degli 1,6 chili di carne di agnello che finiscono in media ogni anno sulle tavole di ogni italiano. Ma molte specialità – continua la Coldiretti – hanno come ingrediente principale nella maggior parte dei casi i 380 milioni di uova che si prevede gli italiani mangeranno durante la settimana santa, direttamente soprattutto sode a colazione o attraverso dolci, creme e paste a pranzo. La preparazione casalinga dei piatti tradizionali – sostiene la Coldiretti – oltre a consentire un risparmio è una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne. Nel Lazio la tradizione vuole che si mangi per colazione la Corallina , salame tipico pasquale accompagnata dalla pizza al formaggio, nelle Marche si gusta la Crescia di Pasqua insieme alle uova sode. Per pranzo, invece, in Molise è d’obbligo l’insalata Buona Pasqua con fagiolini, uova sode, pomodori e frutta e per la Toscana la minestra con brodo di gallina e uovo sodo benedetto. Come secondi non può mancare in Puglia il Cutturidd, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello, prezzemolo, rosmarino, scalogno, sale e pepe. Come dolce, impossibile rinunciare in Campania alla squisita Pastiera napoletana e in Abruzzo ai Fiadoni, calzoni al forno ripieni di formaggio di pecora.

Sono questi – precisa la Coldiretti – solo alcuni nomi delle specialità regionali preparate nelle case degli italiani sulla base di ricette della tradizione che nascondono spesso piccoli segreti familiari che le rendono inimitabili dai grandi marchi industriali. E se tra parenti e amici non c’è più chi custodisce e prepara i sapori dell’antica tradizione, una alternativa coerente – sottolinea la Coldiretti – è rappresentata dagli oltre diciottomila agriturismi della campagna italiana, dove più radicate sono le tradizioni alimentari ed è ancora possibile gustare autentiche specialità regionali fatte con ingredienti genuini e ricette uniche del territorio. Saranno secondo la Coldiretti circa un milione i pasti serviti dagli agriturismi durante le vacanze di Pasqua con un aumento stimato pari al 5 per cento rispetto all’anno precedente. Ad affollare gli agriturismi per il classico pranzo di Pasqua, preparato nel pieno rispetto delle tradizioni, saranno soprattutto i gruppi familiari, mentre per il giorno di Pasquetta si registrerà – afferma la Coldiretti – il pienone di ragazzi che, sempre più spesso, scelgono l’agriturismo come valida alternativa al solito pic-nic fuori porta.

SAPORI DELLA TRADIZIONE DI PASQUA IN OGNI REGIONE

ABRUZZO
Fiadoni : calzoni al forno ripieni di formaggio di pecora

BASILICATA
Scarcedda: dolce ripieno di uova sode. L’uovo rappresenta la fortuna

CALABRIA
Cuzzupa: pagnotta dolce la cui dimensione cresce con l’età del membro familiare. Pitte Con Niepita : dolci a forma di mezzaluna da mangiare sia caldi che freddi

CAMPANIA
Pastiera: capolavoro napoletano con ricotta e grano e buccia d’arancio

EMILIA ROMAGNA
Dolce Salame: dolce a forma di salame con cioccolato, biscotti, mandorle e cacao

FRIULI V. GIULIA
Titole: piccole treccine dolci che avvolgono un uovo colorato di rosso
Pan de Fighi: strudel ripieno con fichi secchi tritati, mandorle o nocciole

LAZIO
Corallina: salame tipico pasquale e pizza al formaggio
Abbacchio: agnello cotto al forno e accompagnato da puntarelle o patate

LIGURIA
Torta Pasqualina: rustico ripieno di verdura, uova e parmigiano

LOMBARDIA
Salame di Filzetta: salame a grana grossa fatto con la parte magra del maiale

MARCHE
Crescia di Pasqua: pizza al formaggio accompagnata da uova sode, salame e novello

MOLISE
Insalata Buona Pasqua: insalata ricca con fagiolini, uova sode, pomodori e frutta

PIEMONTE
Persi al Furn: pesche conservate e cotte al forno ripiene con amaretto

PUGLIA
Cutturidd: agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge.
Scarcedda: fazzolettino di pasta sfoglia cosparso di zucchero e confettini colorati

SARDEGNA
Salame di Tergu: salame di suino nero locale e conservato sotto la cenere

SICILIA
Torta Pasquale con mandorle e spolverata con zucchero a velo

TOSCANA
Minestra con brodo di gallina e uovo sodo benedetto
Dolce di Sant’Agata: panettone con l’uvetta

TRENTINO
Polpettine Pasquali: con macinato di agnello, prezzemolo, rosmarino, scalogno e pepe. Rosolate nell’olio con aceto, vino e brodo e accompagnate da patate fritte.

UMBRIA
Ciaramicola: ciambella guarnita con alkermes e glassata con albume e confetti

V. D’AOSTA
Crescia : pizza al formaggio tagliata a fette e gustata insieme al salame

VENETO
Vovi e Sparasi: uova sode, decorate con erbe di campo, colorate di rosso perché bollite con le bucce di cipolla e asparagi

Fonte: Elaborazione Coldiretti