Cos’è il Marzemino

È un vitigno autoctono italiano, comparso in Italia nel XV secolo nella zona di Brescia, Padova e in Friuli. Oggi è particolarmente coltivato anche in Trentino (varietà Marzemino Gentile) nelle zone di Isera e Volano.

Da qui nasce il vino Trentino Marzemino DOC, il più tipico della Vallagarina, la cui produzione è consentita nella provincia di Trento. La zona classica in cui il vitigno raggiunge la massima espressione qualitativa è sicuramente quella di Isera, dove ha trovato l’habitat ideale sugli scuri terreni basaltici.

I grappoli si presentano di medie dimensioni con le caratteristiche “ali”, gli acini sono medio-piccoli di color nero-bluastro con buccia resistente e pruinosa.

Pur generoso in termini qualitativi il Marzemino, non lo è altrettanto in fase produttiva; gelate e venti primaverili vanno ad aggiungersi alla già scarsa fertilità varietale, non garantendo così al viticoltore grandi quantitativi di produzione.

Il suo colore è inconfondibile, un rubino deciso che contrasta con il profumo sorprendentemente delicato con fragranze immediate di frutti di bosco e aromi floreali, ma anche note speziate, menta e toni balsamici.

Il suo gusto è invece pieno, armonico e succoso così da richiamare le fragranze avvertite nell’impatto olfattivo. Ideale per accompagnare primi piatti con sughi di funghi, carni bianche e rosse, salumi o insaccati serviti caldi o freddi.

La Vallagarina

Isera si trova in provincia di Trento ed è situata in Vallagarina, costellata di vigneti e castelli, protagonista della storia trentina. Tra le principali attrattive di interesse culturale il M.A.R.T, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea. Diversamente interessante il Museo Storico Italiano della Guerra al Castello di Rovereto, che da più di ottant’anni raccoglie e conserva reperti e documenti relativi alla Prima guerra mondiale.

Sul Monte Zugna, lo straordinario ritrovamento delle piste dei dinosauri, ben visibili in un costone roccioso. Le colline circostanti della Vallagarina sono punteggiate di castelli: tra i più spettacolari vi è certamente Castel Beseno, che domina la piana di Besenello, poi Castel Noarna, Castello di Castellano, Castel Pietra, il già citato Castello di Rovereto, il Castello di Sabbionara d’Avio e nel Comune di Isera Castel Corno.

Isera, un paese all’avanguardia per l’attenzione all’ecologia e alla preservazione del paesaggio

Isera, città dalla forte impronta architettonica lasciata dalla dominazione veneziana, non si distingue solo per essere la “capitale” del Marzemino, ma anche e soprattutto per l’impegno che da anni l’amministrazione pone nel rispetto per l’ambiente e la preservazione del territorio.

Isera è infatti attualmente l’unico esempio in Europa di comune modello per la produzione di energia rinnovabile e sostenibile, grazie a due progetti già implementati. Il primo progetto è rappresentato dalla barriera fotovoltaica ed antirumore sull’A22 del Brennero, ai confini di Isera: l’unica nata con il preciso scopo di assolvere le due funzioni in contemporanea. Il secondo impianto è per la generazione dell’idrogeno prodotto con energia fotovoltaica, progetto sperimentale che ha promosso l’Università di Trento e finanziato dalla Provincia Autonoma di Trento, Assessorato all’Energia.

Il Progetto Idrogeno permette sperimentazioni empiriche atte a verificare l’effettiva convenienza energetica dei vari passaggi necessari per arrivare all’accumulo dell’idrogeno. Consente anche di affrontare una delle difficoltà che hanno le varie energie rinnovabili pulite, tra cui sole, acqua, vento: quello dell’accumulo e del successivo utilizzo nei momenti di maggior richiesta o quando il prezzo è economicamente più conveniente.

Ambiente, ospitalità, cucina e vino: elementi che costituiscono il motivo dell’apprezzamento e del successo del turismo enogastronomico di Isera e del resto del Trentino Alto Adige.