Pinete, lussureggianti vallate, paludi e oasi, incantevoli paesaggi desertici, il mondo sottomarino del Mar Rosso, le cascate e i corsi d’acqua della zona del Mar Morto… La Giordania è una terra dall’eccezionale biodiversità, un patrimonio custodito dalla RSCN (Royal Society for Conservation of Nature) che si occupa della protezione delle specie selvatiche e dei diversi habitat attraverso un sistema di parchi tutelati.

Il periodo migliore per scoprire il wild side del Regno Hashemita è proprio quello primaverile ed estivo, quando la natura sboccia in tutta la sua autentica bellezza. Mille sono gli itinerari possibili per gli amanti del verde e delle esperienze outdoor, a partire dalla Riserva di Dana, con i suoi 300 chilometri quadrati di gole e montagne estesi dall’alta valle del Rift ai bassopiani desertici del Wadi Araba, rifugio per stambecchi, gazzelle di montagna, tassi, volpi rosse e lupi. Qui l’uomo ha riscoperto la sua opera, con il restauro delle antiche case in pietra nel rispetto del distintivo carattere tradizionale.

Si può scegliere un percorso ‘soft’ secondo la proposta ‘Tour arte tribale tradizionale’, camminando attraverso i giardini a terrazza, incontrando i contadini locali, entrando in un tipico forno e acquistando gioielli in argento caratteristici della zona, oppure ci si può spingere al Feynan Eco-Lodge per il ‘Copper Mine Tour’ lungo le miniere di rame risalenti all’Età del ferro, con tappa nelle affascinanti chiese bizantine e nelle antiche tombe cristiane e islamiche.

Nella Riserva naturale di Mujib, situata all’interno della profonda gola del wadi che si immette nel Dead Sea, si trovano avventura e comfort: si consiglia di esplorare il territorio a piedi attraverso i numerosi percorsi escursionistici oppure di navigare sul Mar Marto a bordo di un’imbarcazione a energia solare. La presenza di corsi d’acqua nella valle e il dislivello, hanno reso possibile lo sviluppo di oltre 420 specie di piante, 102 specie di uccelli migratori e 10 specie di animali carnivori (volpe rossa, volpe di Blandford, iena, sciacallo, gatto selvatico, lince del deserto, tasso, mangusta, lupo e leopardo arabo).

Meno conosciuta, ma molto suggestiva, è, poi la Riserva di Shawmari, santuario naturale a due ore di macchina da Amman, esteso su una superficie di 22 chilometri, popolata da animali in via di estinzione come onagri (asini selvaggi asiatici), struzzi, gazzelle e l’orice che si è riprodotto fino a raggiungere le 200 unità. Un accampamento molto semplice accanto all´entrata della riserva offre dieci tende e strutture base per coloro che desiderano dedicare più di un giorno alla visita.

Sempre a nord del Paese, molto vicino al villaggio di Umm al-Yanabee´, c’è la Riserva di Ajlun che, a partire da aprile, fiorisce in una distesa di anemoni e rose selvatiche. I boschi della zona da sempre ospitano cinghiali, volpi, lupi e iene, inoltre, gli amanti del bird watching avranno modo di avvistare gracile e ghiandaie dai colori vivacissimi.

Continuando in questo veloce repertorio di punti d’attrazione, non si può trascurare la Foresa di Dibeen, il parco più giovane della Giordania, a sud della città di Jerash, con i suoi otto chilometri quadrati di pendii e colline scoscese.

Il territorio di Al Azraq è, invece, il cuore liquido del Regno, posto in una lieve depressione geologica come bacino per le acque provenienti dalle montagne siriane. La riserva custodisce il sito delle sorgenti, la grande area periferica di dune fangose sedimentate e gli acquitrini, paradiso per gli uccelli in cerca di un’oasi tra le rocce.

Da Al Azraq si passa alla mediterranea Zubia, molto amata dagli escursionisti per le passeggiate nelle fitte foreste o per gite alla ricerca delle rovine disseminate nei boschi, come il castello Qala’at ar-Rabad, costruito dagli arabi per difendersi dai crociati.

Per scoprire la regione in versione notturna i turisti possono scegliere la proposta ‘Arabian Night Safari’, due ore in 4X4 al calar della sera sotto il cielo stellato del deserto. Anche i bambini avranno modo di imparare divertendosi grazie alle Children activities, per l’educazione all’ambiente fin in giovane età.

L’incontro a tu per tu con la Giordania selvaggia non potrà dirsi completo senza il battesimo della solitudine, l’incontro con il deserto immenso, echeggiante, divino: il Wadi Rum, un panorama dai tratti aspri, profondamente modellato dagli elementi, dove alte montagne simili a sculture, gettano ombre su lingue di terra bruciata, dove le distese di sabbia, dall’alba al tramonto, assumono incredibili sfumature di colore. Tra i luoghi da visitare, Jebel Khazali, le sorgenti di Lawrence d’Arabia e la montagna dei Sette Pilastri della Saggezza.

Gli alpinisti esperti possono scalare aride vette di puro granito, (alcune di 1. 750 metri) e rupi di sabbia cristallizzata; gli escursionisti possono invece assaporare la pace e la tranquillità, ammirando le nude pareti di roccia che dialogano con i grandi spazi aperti.

E ancora, nel Golfo di Aqaba sul Mar Rosso si può ammirare una delle più belle barriere coralline del mondo. Oltre ai coralli, sui fondali si incontrano varietà multicolori di pesci tropicali. E’ un vero paradiso per gli amanti degli sport acquatici, con spiagge sabbiose orlate di palme, barriere coralline popolate da una caleidoscopica vita marina e clima mite e soleggiato anche di inverno.

Di speciale interesse fra i siti archeologici, l’antica città islamica di Ayla, il Forte d’Aqaba ed uno straordinario museo. La fascia del Mar Rosso, è di appena 23 chilometri, ottenuti dall’Arabia Saudita in cambio di una porzione di deserto.

Per informazioni: www.visitjordan.com