Ecco il racconto del nostro primo viaggio in camper.
“Equipaggio”: io, Angela, 35 anni, Luca, mio marito 37 anni, Federico, 11 anni, Erika, 7 anni e Nicole, quasi 1 anno.
Alla fine di agosto 2002 siamo stati in viaggio in Germania, avevamo programmato una vacanza itinerante e così abbiamo pensato che il mezzo migliore fosse il camper e molto “carichi” ne abbiamo noleggiato uno… anche se dopo i primi tre giorni ci eravamo quasi pentiti della scelta: non era successo niente di grave, ma c’è stata una serie di problemi che aumentava di giorno in giorno:
– appena Luca è arrivato a casa col camper è cominciato a piovere e così abbiamo caricato tutto sotto l’acqua, poi ci siamo accorti che mancava la chiave dello sportello del camper (quello da dove si sale!) e così la mattina della partenza siamo dovuti andare al noleggio dei camper per farcela dare;
– Il letto di Nicole era il letto basso del castello e al noleggio ci avevano detto che ci avrebbero dato una rete da agganciare al letto di sopra in modo che lei non potesse cadere, ma non l’avevano! Per fortuna che un collega di Luca ci aveva prestato una sponda, anche se nonostante questa Niki è caduta due volte dal letto.
– All’esterno del camper c’era un portellone che si apriva ed era una specie di baule ma una delle serrature non chiudeva e così temevamo che si aprisse durante il viaggio, il problema non sarebbe stato tanto per le cose che erano dentro quanto perchè era proprio dal lato del letto di Niki… e così lei ha dormito lì solo a camper fermo!
– E poi il tubo dell’acqua che non si agganciava ai rubinetti tedeschi, un fornello che non funzionava, noi che abbiamo sbagliato strada e abbiamo fatto 150 km in più… c’era da demoralizzarsi.
Però dopo i primi giorni abbiamo cominciato ad essere più pratici noi e soprattutto ad apprezzare davvero la comodità del farci da mangiare quando e dove volevamo, del poter dormire comodi mentre Luca guidava, i bimbi grandi poi hanno fatto tante partite a carte, hanno letto libri e giornalini, scritto disegnato e sono saliti e scesi dai letti un numero infinito di volte e così sono state poche le volte che hanno detto “Quando arriviamo?”.
La sera ci fermavamo, quando possibile, nelle aree di sosta per camper dove c’erano sempre altri camperisti e dove c’era tutto il necessario per scaricare le acque sporche e fare rifornimento di acqua potabile. Una cosa molto bella è la immediata simpatia verso gli altri camperisti, non solo nelle aree di sosta, anche mentre eravamo in autostrada se incrociavamo un altro camper ci salutavamo subito e questo è stato molto bello, era come riconoscerci come persone “dello stesso tipo”, con lo stesso desiderio di viaggiare.
Abbiamo visto tanti posti davvero belli e il tempo è stato molto migliore di quello che c’era in Italia (una volta tanto!). Legoland ai bimbi è piaciuto davvero tanto, ma anche il Bavaria Film è stato interessante, peccato che non capissimo le spiegazioni in tedesco, però abbiamo accarezzato il Fortuna Drago della Storia Infinita, abbiamo assistito ad uno spettacolo di “cascatori” davvero emozionante, siamo entrati in un sottomarino e abbiamo partecipato, si fa per dire, ad un film…
Bellissimo il Burg Hohenzollern, un fiabesco castello arroccato a 856 m di altezza, la cui vista in lontananza è estremamente suggestiva. Si deve lasciare l’auto in un parcheggio a metà collina e poi proseguire a piedi (oppure approfittare del servizio autobus).
Altrettanto spettacolare è quello di Chillon, in Svizzera, costruito su un isolotto roccioso del lago di Ginevra.
Ai bimbi è piaciuto tanto anche il Cucù gigante: una casetta con un grande quadrante di orologio e tanto di cucù davanti, si poteva poi entrare per vedere i meccanismi del cucù e dell’orologio.
Abbiamo visitato un museo all’aperto, il Vogtsbauernhof, con le tipiche fattorie della Foresta Nera ricostruite nei minimi particolari: si poteva entrare, salire le scale e si vedevano le diverse stanze tutte arredate, c’erano anche la panetteria, la segheria, la cappella e il granaio, smontati. Gli arredi delle case sono autentici e ci sono alcuni artigiani al lavoro.
Il paese che ha vinto la classifica dei bimbi (ma anche la nostra) è Rothenburg, un vero gioiello medievale, con il giro delle mura (molto suggestivo), tante torri e porte, stradine strette, tante case a graticcio e tante insegne davvero particolari, molto belli anche i negozi soprattutto quello tutto dedicato al Natale e quello dedicato agli orsi in tutte le loro forme (dai peluche, ai vestiti, ai quaderni…): un po’ consumistico, ma tanto bello!
Abbiamo visto le cascate più alte della Germania in un ambiente incantevole con tanti scoiattoli che venivano vicino a cercare le noccioline!
Abbiamo visitato anche Friburgo: il cuore della città, ricostruito fedelmente dopo le distruzioni dell’ultima guerra, è raccolto intorno Munsterplatz ed è attraversato da strade lunghe e strette fiancheggiate da piccolissimi corsi d’acqua, i Baechle, che furono costruiti nel Medioevo per pulire le strade cittadine convogliando in una rete, che oggi è di 12 km, le acque dei ruscelli che scendevano dalla Foresta Nera. Una tradizione dice che chi mette inavvertitamente un piede in un Baechle sposerà una ragazza di Friburgo!
Abbiamo girato davvero tanto, ma dovevamo approfittarne, chissà quando ci torneremo! Il camper è davvero il modo migliore per vedere tante cose, forse sarebbe stato meglio non avere la piccola con noi, perchè tra seggiolino da macchina e da tavolo, passeggino, zaino e altri accessori lo spazio diminuiva drasticamente e poi è stata un po’ costretta all’immobilità o quasi. Ma con bimbi un po’ più grandi è davvero un mezzo ideale: arrivare in un posto e poter subito preparare il pranzo o la cena, poter dormire in qualsiasi posto e momento è davvero impagabile.