Un tavolo da gioco en plein air e tre pedine: Piacenza, Parma o Reggio Emilia? Basta scegliere da dove cominciare, poi la mossa sarà sempre giusta: la terra dello slow mix strizza l’occhio ai suoi baby abitanti e ai piccoli visitatori. L’Emilia vista con gli occhi di bambino è un parco giochi a tutta fantasia. Visit Emilia è il dado da tirare per partire a caccia di divertimento ed emozioni sempre nuove.
Piacenza fra draghi, antichi libri e un villaggio neolitico
Uno dei tesori di palazzo Farnese presso il museo Archeologico è il fegato di Piacenza. Niente paura: appartiene ad una pecora di almeno 2mila anni fa, per di più etrusca. Si tratta di un modello in bronzo con cui immaginarsi piccoli chirurghi e indovini. Con questo, infatti, gli aruspici “leggevano” il futuro e davano forma alle loro profezie.
La Val Trebbia è una sferzata di energia: il parco Avventura, appena riaperto, promette week end defatiganti, per i genitori, ma impegnativi per i baby climber che si cimentano fra passerelle sospese e teleferiche. A Travo, invece, il parco archeologico del Neolitico ha storie antichissime da raccontare. Scheggiatura, tessitura, lavorazione del legno: i ragazzi possono seguire laboratori di archeologia sperimentale per approfondire gli hobby del passato e trasformarli in una passione per il loro presente.
C’era una volta Gropparello: il parco delle Fiabe è il luogo giusto per sognare ad occhi aperti e fare un bel ripasso di storia. Parola d’ordine: Medioevo. Giochi in costume, mercatini di professioni antiche, feste a tema. Nel primo parco emotivo d’Italia I più giovani visitatori, e non solo, divengono subito protagonisti di una fiaba fuori dal tempo.
Non c’è gioco senza castello e nel piacentino non c’è che l’imbarazzo della scelta. Castell’Arquato, in val d’Arda, mette d’accordo grandi e piccini. Mentre i primi si godono le prelibatezze della food valley, i piccoli non si annoiano all’ombra della rocca Viscontea. Anzi si immergono: il museo Geologico Cortesi è una sorta di acquario “a secco” dove ammirare i cetacei del pliocene che popolavano questa zona quando, oltre 3 milioni di anni fa, era un gande mare. Quelle balene sono giunte fino a noi dalla preistoria, ma non da lontano. Furono, infatti, scoperti solo 40 anni fa e proprio da un ragazzino, a Tabiano di Lugagnano i resti fossili della balenottera più famosa della collezione. A Vigoleno di Vernasca, uno dei borghi più belli e più piccoli d’Italia è racchiuso un teatro che non poteva che essere “in scala”: probabilmente trai più piccoli al mondo offre ben 12 posti a sedere! Grazzano Visconti, borgo neogotico nato agli inizi del Novecento dalla fantasia di Giuseppe Visconti di Modrone, è una porta temporale: i piccoli visitatori si trovano immersi in giornate a tema, festival, tornei di magia dedicati ad Harry Potter, caccia al tesoro tra i viottoli e le curiose botteghe.
Sono i pesci i protagonisti a Monticelli d’Ongina, dove l’isola Serafini, la più grande delle isole e l’unica abitata in mezzo al Po, è teatro dell’impianto di risalita più grande in Italia e uno dei più importanti d’Europa. L. Lì dove una chiusa ne impedirebbe il passaggio, un ”ascensore”, realizzato nel 2017, riconnette il flusso del Grande fiume garantendo il viaggio delle specie soprattutto quelle più a rischio di estinzione, come lo storione.
Parma, fra burattini, uno storico maestro, un safari nel bosco e tanta … Lentezza
A Parma c’è un castello: non ci abitano dame e cavalieri bensì simpaticissimi burattini pop. Sono la famiglia della storica collezione della famiglia Ferrari che, oltre alle aperture settimanali, organizza laboratori ogni domenica. Con oltre 1500 pezzi fra pupazzi e marionette, oggi ci sono nuove raccolte e nuovi fondi che arrivano fino ai pupazzi televisivi del Gruppo 80 che piaceranno molto anche ai “bambini di ieri”, cresciuti col mito di Uan e Five.
Oltre ai castelli, Parma vanta anche un labirinto: a Fontanellato, non lontano da Fidenza, grandi e piccini si perdono e si ritrovano, fra emozioni e sorprese, nel Labirinto della Masone, voluto da un grande visionario dell’arte come Franco Maria Ricci. Oggi, nei suoi sette ettari non lontano dalla via Emilia, ospita oltre ai percorsi fra tipi di bamboo diversi, anche una collezione d’arte.
A Salsomaggiore ci sono anche tre castelli fatati: Contignaco, con le cacce al tesoro; Scipione dei Marchesi Pallavicino per visite magiche in costume; Tabiano per spettacoli di falconeria e laboratori dedicati a Harry Potter. Voleva un museo “Dall’estremo ieri all’estremo domani” Ettore Guatelli, storico maestro elementare di Ozzano Taro, dove oggi sorgono una fondazione ed un’esposizione molto curata e competa dedicata alla vita contadina: è un angolo di poesia che sembra uscito da Mondo Piccolo, con una ricca offerta didattica per i bimbi.
A Prato Spilla, invece, c’è anche un procione ad attendere i piccoli esploratori del parco dei Cento Laghi. La simpatica mascotte è la guida del parco Avventura che vanta 13 percorsi ad alta emozione, fra passerelle sospese e carrucole fra gli alberi, oltre alla possibilità di dedicarsi ad attività più rilassanti (anche per i genitori) come la pesca e la raccolta funghi.
Scurano, ai piedi del monte Fuso risponde a questo richiamo della foresta con il suo menù a tutta natura: oltre ad un parco avventura nel bosco, c’è anche il centro faunistico. Nato ormai 50 anni fa è il regno di un centinaio di ungulati, fra cervi, daini e mufloni oltre ad altri animali del territorio che si possono osservare da lontano, in un vero safari domestico.
La capitale della food valley non dimentica che il cibo è un’arte che va imparata, rispettata e conosciuta fin da piccoli: quante specie di pomodori esistono in Italia? Qual è la vera ricetta del prosciutto e come si fa il parmigiano? Siamo sicuri di sapere tutto sui cereali con cui si produce la pasta? Le mitiche “P” che rendono grande, ma soprattutto golosa Parma, si declinano in laboratori periodici e su richiesta, nelle varie sedi del circuito dei musei del Cibo.
Si dice slow mix, ma si legge Lentezza e Parma si è anche inventata un Festival ad hoc giunto alla nona edizione, per colorare la bella stagione: il 10 e 11 giugno la scuola va in vacanza e allora si può fare tardi.
Sabato 10 giugno alle 21.30 il cortile dell’Università apre anche ai ragazzi dagli 8 anni: non servono libri e matite, solo un cuscino per gustarsi la storia di Dove nascono i temporali, un viaggio fra le favole dei quattro continenti, prodotto dal museo d’Arte cinese ed Etnografico.
Domenica 11 alle 11 va in scena Il viaggio di Tartaruga, un excursus sulle più suggestive fiabe africane, narrate dal punto di vista degli alberi e degli animali della savana. Fra i laboratori più curiosi del week end: Dolls revolution, un corso di cucito per piccoli stilisti rivoluzionari, sabato 10 alle 17.30 al chiostro di San Francesco, oppure Guerrilla gardening, domenica 11 alle 10, a zonzo per la città armati di pollice verde e righello, per stilare una mappa di dove piantare nuovi alberi nelle vie del centro.
Reggio Emilia, fra scienza, selfie e la calzamaglia di Robin Hood
Reggio Emilia è la città del Tricolore con la Sala e il suo moderno Museo dedicato che da sempre sa parlare di Europa e temi internazionali a tutti i livelli e a tutte le età. Si può spaziare fra gli eventi dedicati a lettura ed ambiente di Internazionale Kids e di Reggionarra che, dal 26 al 28 maggio, celebra i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino, trasformando il centro in una città delle Storie, con incontri, musica e laboratori per l’infanzia. Fino all’11 giugno si susseguono i 70 eventi di Europe matters, il festival della Fotografia Europea 2023. Anche i più piccoli sono chiamati a “fotografare” la realtà e a comprenderla: dotati di una speciale mappa, potranno seguire, durante i fine settimana, percorsi ad hoc fra le varie esposizioni, oltre a laboratori e visite guidate come Faccia a faccia, per provare a raccontare che cosa un quadro suggerisca ai loro cuori, oppure La vita di un Seme, un focus per capire l’evoluzione di ciò che seminiamo ed ancora Stop! Immagini in movimento, un workshop sullo stop motion. Le suggestioni del festival organizzato da palazzo Magnani si ampliano anche agli altri spazi dei musei Civici Reggio Emilia con percorsi per famiglie e laboratori per i periodi estivi che prendono spunto dai capolavori meno conosciuti del museo, come le collezioni naturalistiche dello scienziato Lazzaro Spallanzani, le raccolte di zoologia, anatomia, etnografia e il portico dei marmi romani, con il visore di realtà aumentata Regium@Lepidi-Project 2200. Da non perdere è il famoso Capodoglio reggiano, divenuto icona dei musei Civici.
L’iniziazione alla vita dei grandi prosegue al fresco degli Appennini di Cervarezza Terme, dove si respira già l’estate fra i boschi di Cerwood, che strizzano l’occhio a Robin Hood, eroe guitto e birichino. Fra i 27 percorsi che educano alla sostenibilità nel più grande parco avventura d’Italia, si acquistano fiducia e destrezza, calandosi, in totale sicurezza, proprio come l’eroe della vera ed inglese foresta di Sherwood, fra discese ardite in zipline e ponti tibetani. Per un fuori porta che anticipi l’estate, da segnare in agenda Albinea, che dal 25 al 27 agosto ospita Libr’aria, una serie di eventi che la biblioteca “Pablo Neruda” dedica al libro e ai piccoli lettori: niente paura, la scuola forse starà per cominciare, ma qui le lezioni, fra musica e laboratori, avvengono al fresco del parco Dei Frassini “Margherita Hack”.
Per informazioni: www.visitemilia.com