L’insediamento industriale Cerere, fondato nel 1902, rappresenta oggi una struttura autentica ed è attualmente considerato una realtà unica nel territorio romano. Gli artisti che abitano nel Palazzo Cerere, sia quelli che vi si insediarono negli anni ’70 che quelli che arrivarono più recentemente, si sono saputi creare uno spazio di vita in grado di ospitare, condividere e stimolare la stessa passione per l’arte. Il legame pluriennale che mi unisce a questo luogo è stato infatti determinante per poter conoscere ed apprezzare più da vicino questa sorta di “atelier collettivo” che tuttora vive nelle mura di questo palazzo storico. Il progetto editoriale 11 storie. Pastificio Cerere, andata e ritorno, già in produzione da un anno, riesce a descrivere in maniera originale questo luogo unico, catturando la sua peculiare sinergia tra la dimensione architettonica, umana ed artistica. Il numero 11 è scelto volutamente per creare una particolare dialettica fra alcuni dei rappresentanti della Scuola Romana e gli artisti più giovani che, residenti nel palazzo Cerere, partecipano alla vita artistica di Via degli Ausoni.

La grande professionalità di Ottavio Celestino emerge dunque in questo insolito racconto fotografico che non si limita a ritrarre gli 11 artisti in questione (Bruno Ceccobelli, Gianni Dessì, Ileana Florescu, Rossella Fumasoni, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella, Oliviero Rainaldi, Pietro Ruffo, Maurizio Savini, Marco Tirelli) nei loro ateliers-laboratori quotidiani, ma acquisisce un profilo internazionale poiché li accompagna attraverso i loro progetti sparsi per tutta l’Europa – da Stoccarda a Belgrado, da Parigi a Beslan, dalla Sardegna a Perugia, da Spoleto a Firenze e da Firenze a Roma. L’originalità del progetto risiede inoltre nel contributo che gli stessi artisti dedicano a questo libro, attraverso dediche, appunti o semplici pensieri, per confermare ancora una volta il significativo e fervente interscambio artistico che contraddistingue tuttora la comunità degli artisti del Pastificio Cerere. Viaggio dopo viaggio Tutto quello che conoscevo dell’ex pastificio era il volubile via vai di legni, di tele, di terre, di casse. E poi un via vai fatto di gente varia che si avvicendava nel montacarichi. Saliva. Scendeva. Sostava. Giorno per giorno si srotolava, davanti ai miei occhi una pellicola e vi si depositavano netti frammenti indelebili: schegge, isole di un andare e venire di creatività, un flusso impermalente di idee, fantasia, ispirazione.

Il flusso inondava gli studi, si disperdeva per poi inaspettatamente ricomporsi, riappariva e poi nuovamente si disperdeva. Lo stesso destino seguivano gli uomini, artisti residenti: andavano, venivano, si fermavano per lungo tempo nei loro studi e poi sparivano, ma inevitabilmente tornavano. Poi un giorno mi chiesi se era possibile seguire questi flussi, capire le opere che nascevano dall’intreccio lirico tra uomini e fantasia. Se esistevano delle traiettorie da seguire e se queste traiettorie non partissero dall’esterno o se all’esterno conducessero. Compresi allora che avrei potuto trovare una forma per raccontare in qualche fotogramma il viaggiare dell’arte. L’amicizia e la confidenza con gli artisti hanno reso possibile questo tentativo di raccontarla con uno sguardo ravvicinato, che si snoda in undici storie ispirate da quegli artisti che ne hanno accettato l’idea, ma anche l’intrusione. Fotogrammi che fissano il contingente, il transitorio, il fugace, viaggiando tra i riti dell’arte: allestimenti, gallerie, musei, fonderie, aerei, treni. Ho cercato gli atteggiamenti spontanei, la forza del reale. Ho cercato di cogliere l’essenziale, di mostrare l’importante e il futile. Ho forse sfiorato inconsapevolmente l’Odissea dell’arte e dell’artista, questo suo ineluttabile destino del muoversi e del partire per poi ritornare. Come Ulisse conoscere il mondo e ritornare un po’ cambiati in un’Itaca anch’essa cambiata. Alla fine di ogni viaggio c’è sempre un altro viaggio da ricominciare.

 Titolo Undici storie. Pastificio Cerere, andata e ritorno. Ediz. italiana e inglese
Autore Celestino Ottavio
Dati 2007, 176 p., ill.
Editore Cambi