Grande folla alla Feltrinelli per la “guida-non-guida” di Roberto M. Polce che ci accompagna passo passo non fra piazze e monumenti ma nella mentalità, negli usi e atteggiamenti dei polacchi. Una guida, puntuale ma leggera, è quanto ci vuole per farsi un’idea ‘vera’ del paese che andremo a visitare.

Così è “Polonia” (Morellini editore) di Roberto M. Polce, caporedattore di “Vie dell’Est” e profondo conoscitore del paese e della cultura polacca. La guida, che ci prende per mano e ci accompagna passo passo non tra le piazze e i monumenti ma nella mentalità, negli usi e atteggiamenti dei polacchi, è stata presentata giovedì primo ottobre a Milano, in piazza Cavour, in una libreria Feltrinelli molto affollata. Il libro (“che sta andando molto bene”, spiega l’autore), fra aneddoti ed esempi del tipico senso dell’umorismo polacco, aiuta infatti a districarsi con freschezza fra la mentalità, le tradizioni, le abitudini, la storia e la realtà di ogni giorno di un popolo “così lontano, così vicino”. “È una guida-non-guida – chiarisce subito la direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo, Malgorzata Furdal – in cui trovo molto azzeccata l’idea di parlare al viaggiatore più che al turista. Polce, grazie a una frequentazione trentennale della Polonia, sa cogliere mentalità e atteggiamenti dei polacchi in modo sorprendente, sorprendente anche per gli stessi polacchi”.

“Il libro è una bella cassetta degli attrezzi – aggiunge Gian Piero Piretto, docente di cultura russa all’Università Statale di Milano. – Mi spiego: offre degli strumenti al viaggiatore, lo mette nelle condizioni migliori per partire alla scoperta di una cultura altra grazie anche a consigli pratici sulla lingua, perfino gergale, utilizzata dai polacchi tutti i giorni”. “È una lettura che i docenti di lingua e letteratura polacca dovrebbero consigliare ai loro studenti”, aggiunge Piretto. La guida dà suggerimenti su come comportarsi se siamo invitati a casa o alle riunioni d’affari, quali argomenti è meglio non toccare in un incontro conviviale e, non ultimo, come bere la celebre vodka polacca, elemento imprescindibile, molto presente nell’arte e nella letteratura non solo della Polonia ma di diversi paesi slavi. “La vodka russa, però, è migliore”, provoca sorridendo Andrea Battaglini, fotografo e giornalista che però rientra subito nel tema: “Capisco la grande fascinazione di Roberto per la Polonia, uno dei più bei paesi della Mitteleuropa, dove c’è molto altro da scoprire oltre alla celebratissima Cracovia, salotto tra i più affascinanti dell’Europa Centrale. Bastino gli esempi di due città di grande suggestione e ricchezza culturale come Lodz e Wroclaw, che noi italiani conosciamo come Breslavia”.

Battaglini ha poi sottolineato il grande senso dell’autoironia dei polacchi, “autoironia che impregna le pagine del libro, rendendolo lieve e godibile. Un altro punto di forza di questa guida – ha aggiunto – è il suo non essere rassicurante per forza nei confronti del viaggiatore. Lo prende per mano, sì, ma per metterlo di fronte a una cultura altra e gli ricorda che il viaggio è solo suo e gli riserverà di certo scoperte e particolari inattesi”. “Mi rende orgoglioso soprattutto il fatto che i polacchi che vivono in Italia regalino il libro ai loro amici italiani come biglietto da visita del loro paese”, ha concluso Polce, prima che dal pubblico gli arrivasse un’idea per la prossima guida: “Perché non fare, nello stesso stile, una presentazione dell’Italia e degli italiani per i polacchi?”. Il “tour” di presentazione della guida “Polonia”, cominciato da Roma e proseguito a Verona e Milano, farà tappa nei prossimi mesi a Firenze, Bologna, Torino, Catania, Trento.

Per maggiori informazioni: www.viedellest.eu