Il visitatore compie un percorso che, dall’interno del museo, lo conduce alla sommità del centro storico di Castelnuovo di Farfa. Vi hanno lavorato cinque artisti di fama internazionale: Alik Cavaliere, Gianandrea Gazzola, Maria Lai, Hidetoshi Nagasawa e llle Strazza. Curatore scientifico, Tersilio Leggio; ideatori e progettisti: Mario Benedetti e Sveva Di Martino con Marcello Morgante. Il primo approccio è con la “Sala multimediale” per utili informazioni sulle tradizioni e la storia. Si passa, poi, alla “Sala della memoria” (dotata di una multìvisìone curata da Franco Vergine e Sandra Canzonetti), al frantoio (risalente al Settecento) e alla “Sala delle macchine”, con una collezione di presse olearie dal XVI al XX secolo. Usciti dall’edificio, la visita prosegue nel centro storico e nella campagna, fino alta chiesetta campestre di San Donato (IX sec.), al cui interno architettura e musica celebrano l’olio nella spiritualità mediterranea. La chiesa è circondata dal “Giardino degli ulivi del mondo”, uno spazio simbolico dove vengono ospitate le diverse qualità coltivate nel Mediterraneo; il giardino accoglie anche un ulivo dell’orto di Getsemani donato dalla delegazione della Terra Santa. Il museo ospita anche un box-shop per acquisti di olio e oggetti di artigianato artistico.