Il Museo del Papiro, struttura aperta al pubblico dal 30 settembre 1989 , è da considerarsi un’opera unica nel suo genere, che avvicina il visitatore alle tradizioni legate al territorio e alle culture del passato. È un museo vivo, nel quale il visitatore può assistere alla lavorazione della carta di papiro ed avere una immagine viva della storia del papiro dalle origini ad oggi. Per la completezza dei reperti esposti e per l’attività didattica svolta, il Museo, nonostante le dimensioni non estese e l’ubicazione non adeguata alla sua importanza, è stato inserito nell’elenco dei musei selezionati per il prestigioso European Museum of the Year Award 1995. I viaggi di ricerca condotti da Corrado Basile in molte zone dell’Africa per studiare la pianta nei suoi habitat naturali hanno permesso di raccogliere un’ampia documentazione sugli usi della pianta di papiro tra le diverse popolazioni e di recuperarne i manufatti. Interessante è al riguardo il recupero di tre barche di papiro, prima che l’arrivo di moderne tecnologie, in zone come quelle dei laghi Tana, Zwai e Ciad, cancelli strumenti e tradizioni di notevole interesse etnografico ed archeologico . Nelle sale del Museo sono esposti: papiri faraonici, ieratici, demotici, greci e copti; papiri prodotti a Siracusa dal XIX secolo ; manufatti in papiro (corde, stuoie, recipienti, sandali, ecc.); barche di papiro provenienti dall’Etiopia e dal lago Ciad , con ampia documentazione sulle tecniche di fabbricazione; un erbario comprendente ombrelle di Cyperus papyrus L. raccolte lungo il Nilo (Kenya, Uganda, Sudan, Etiopia, Egitto), nel lago Ciad, nel lago Hula (Israele) e in Sicilia (Fiumefreddo e Siracusa); gli utensili e i materiali per la scrittura (mortai e pestelli, tavolozze, pennelli, colori, adesivi per inchiostri, resine e gommoresine, ecc.); un’ampia documentazione storica sulle origini del papiro e sulla fabbricazione della carta; decorazioni parietali che raffigurano il papiro e documentano gli usi che di esso si facevano. L’esigenza maggiore è quella di poter disporre di spazi più ampi sia per una migliore disposizione funzionale dei materiali sia per svolgere le attività di ricerca nella maniera più adeguata. Il trasferimento del Museo del Papiro nella struttura più ampia dell’ex convento di Sant’Agostino, immobile sito nel centro storico di Siracusa, consente di ospitare le varie sezioni del Museo: l’esposizione museale, la biblioteca, la sala per mostre temporanee, i laboratori didattici nonché la “Scuola Internazionale di Restauro di Papiri”.