L’Antico Frantoio di via Populonia a Massa Marittima, la cui costruzione risale alla fine del ‘700, costituisce una piacevole sorpresa nonché la riscoperta di un pezzo di civiltà contadina così ricca e variegata di cui oggi si sono perse le tracce. Qui nel cuore di questa città medievale ci si può soffermare un momento in un ambiente praticamente intatto, che si è conservato dopo il lavoro di intere generazioni e la cui attività della lavorazione dell’olio e della vendita di prodotti agricoli affini, termina con la metà dello scorso secolo. L’Antico Frantoio di via Populonia è un complesso di particolare rilevanza storico – tecnologica, per la completezza dell’apparato lavorativo. Il frantoio colpisce per la complessità scenografica della grande ruota motrice sul cui asse è innestata una lunga leva alla quale veniva aggiogato il mulo. Ad ogni giro dell’animale corrispondevano quattro giri della macina di granito, grazie ad un meccanismo di amplificazione composto da quattro robuste ruote a pioli (il cui lontano modello fu ideato per la prima volta da Leonardo da Vinci). La pasta delle olive veniva inserita in una sorta di borse, dette “bruscole”, e collocate sotto la pressa dello strettoio, questa volta manovrato con fatica dall’uomo. I prodotti del frantoio erano l’olio vergine, l’olio di sansa e la fondata che veniva usata per le lampade ad olio. Il frantoio era un ambiente polivalente: frantoio, spaccio, stalla per i muli che vivevano a fianco dell’uomo. Dal 1990 grazie alla disinteressata disponibilità degli antichi proprietari, il frantoio è aperto al pubblico.