E’ indubbiamente un museo del vino, che del vino cerca di raccontare la storia muovendosi per pannelli frutto di un’attenta ricerca come in una sorta di racconto illustrato. Ma il vino diventa anche un pretesto per raccontare, a sua volta, delle genti che abitano ed hanno abitato Carmignano, della loro storia e cultura. E’ un museo del territorio: o del “terroir”, come si direbbe meglio in francese. Inizio e fine di ogni viaggio a Carmignano, condensa informazioni che rimandano all’esterno e si è arricchito di recente di parecchi attrezzi contadini. Il progetto scientifico originario è di Paolo De Simonis, gli arredi e gli allestimenti sono stati studiati dall’architetto Cammilli. Alla ristrutturazione del 2002, che ha interessato soprattutto la prima sala che ora può ospitare assaggi, lezioni e proiezioni, ha collaborato l’architetto Valentino Spinelli.